Silenzio e luce. I cambiamenti climatici in mostra alla Triennale, Michel Comte a Milano

Dopo la mostra Light, che lo vede protagonista -fino al 10 dicembre- al MAXXI di Roma, Michel Comte (Zurigo, 1954) si sposta alla Triennale di Milano dove presenta il progetto Black Light, White Light, dal 28 novembre al 1 gennaio 2018.

Cambiamenti climatici, innalzamento degli oceani, riduzione dei ghiacciai. Sculture su larga scala, fotografie, video installazioni e proiezioni sono i mezzi con cui l’artista mira alla creazione di un’esperienza totalizzante per lo spettatore su temi oggi più che mai cruciali.

Il lavoro dell’artista e lo studio dei paesaggi da lui condotto nascono dalle sue esperienze nell’arrampicata e nell’aviazione, passioni che gli hanno dato l’opportunità di osservare e rappresentare paesaggi glaciali in tutto il mondo.

Silenzio e luce. Lo spettatore si immerge in uno spazio -a cura di Jens Remes- in cui ammirare e sentire l’energia del pianeta Terra. Black Light, White Light rivela come il potere della natura e della bellezza ci può ispirare per creare un mondo migliore.

“Siamo al punto di svolta, e grazie alle nuove tecnologie e alla conoscenza di oggi abbiamo la possibilità di intraprendere un reale cambiamento verso il meglio. I visionari hanno dimostrato ciò che un uomo con una vera convinzione e un piano d’azione sia in grado di raggiungere. La nostra visione deve essere chiaramente orientata verso la luce.”

Michel Comte

Non solo opere. Dichiarazione politica e chiamata alle armi. L’ambizione del progetto è quella di agire sull’uomo e sulle sua coscienza e richiamarlo ad aprire gli occhi davanti alla realtà dei fatti.

Light e Black Light, White Light sono solo le prime due tappe del grande percorso espositivo in cui verrà tradotto il lavoro di Comte.

>> Un lavoro che guarda al futuro e le cui potenzialità sono state riconosciute anche dal WWF che, nella sua delegazione italiana, ha deciso di sposare il progetto di Comte. Saranno promosse una serie di attività di sensibilizzazione sul tema del climate-change, in parallelo alla campagna “Planet is Calling”, che punta sulla necessità di rispondere con azioni concrete ai forti segnali che il Pianeta ci ha lanciato nel corso del 2017.