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Raffello e l’eco del mito, in mostra a Bergamo

Raffaello Sanzio, San Sebastiano, circa 1502-1503 Raffaello Sanzio, San Sebastiano, circa 1502-1503, tempera e olio su tavola, Accademia Carrara, Bergamo courtesy: Fondazione Accademia Carrara, Bergamo
Raffaello Sanzio, San Sebastiano, circa 1502-1503
Raffaello Sanzio, San Sebastiano, circa 1502-1503, tempera e olio su tavola, Accademia Carrara, Bergamo
courtesy: Fondazione Accademia Carrara, Bergamo

Raffello e l’eco del mito, in mostra all’Accademia Carrara di Bergamo. Dal 27 gennaio al 6 maggio 2018.

“Dalle sue mani sono uscite cose divine” Fëdor Dostoevskij

Raffaello è il protagonista del nuovo progetto di Fondazione Accademia Carrara di Bergamo, in collaborazione con GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea. Un’esposizione che, a partire dal dipinto del San Sebastiano conservato in Carrara, approfondisce le opere e il mito cresciuto attorno al genio di Urbino in particolare nell’Ottocento, ma che ha affascinato, in forme diverse, artisti a noi vicini, dalle Avanguardie d’inizio Novecento fino a oggi.

In mostra oltre 60 opere, tra le quali alcuni tra i più significativi dipinti di Raffaello giovane, fanno il punto sulla sua formazione, accompagnando il visitatore alle soglie della maturità.

Dipinti, sculture e testimonianze raccontano inoltre i mondi e i maestri con cui venne in contatto l’artista, dalla Urbino del padre, Giovanni Santi, a Perugino e Pinturicchio, mettendo a fuoco una sapiente capacità innovativa. Questa la dote che, insieme alla strepitosa maestria tecnica e alla controllata naturalezza, fa di Raffaello un punto di riferimento o un oggetto di polemica, come dimostrano alcune opere in mostra di Picasso, de Chirico, Giulio Paolini o Francesco Vezzoli.

L’esposizione di Bergamo, la prima nel solco delle celebrazioni del 2020 per il quinto centenario della morte, raccoglie prestiti straordinari provenienti dalle maggiori istituzioni museali italiane e internazionali, dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze all’Hermitage di San Pietroburgo, dalla Pinacoteca di Brera alla Galleria Nazionale di Roma, dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia al Metropolitan Museum di New York, dalla National Gallery di Londra al Bode Museum di Berlino e al Pushkin di Mosca.

La mostra è a cura di Maria Cristina Rodeschini, Emanuela Daffra e Giacinto Di Pietrantonio e sarà accompagna  un catalogo a cura di  Marsilio / Electa.

RAFFAELLO e L’ECO DEL MITO
Accademia Carrara Bergamo
27 gennaio – 6 maggio 2018

a cura di Maria Cristina Rodeschini, Emanuela Daffra e Giacinto Di Pietrantonio

  • In mostra: Raffaello, Giovanni Santi, Pietro Perugino, Pintoricchio, Luca Signorelli, Pedro Berruguete, Hans Memling, Pietro de Saliba, Giovanni Antonio Boltraffio, Marco d’Oggiono, Pietro Fontana, Giuseppe Sogni, Francesco Gandolfi, Cesare Mussini, Francesco Podesti, Felice Schiavoni, Giuseppe Bezzuoli, Francesco Valaperta, Pelagio Palagi, Dionigi Faconti, Peter Cornelius, Johannes Riepenhausen, Anton Raphael Mengs, Giorgio De Chirico, Pablo Picasso, Antonio Donghi, Christo, SALVO, Luigi Ontani, Giulio Paolini, Ettore Spalletti, Omar Galliani, Pietro Roccasalva, Carlo Maria Mariani, Luciano Fabro, Vanessa Beecroft, Mariella Bettineschi, Francesco Vezzoli.

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