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Dystopia, in mostra i mondi sospesi di Anne & Patrick Poirier

Anne & Patrick Poirier DYSTOPIA

Anne & Patrick Poirier DYSTOPIADystopia, Anne & Patrick Poirier in mostra da Fumagalli fino al 20 dicembre.

La Galleria Fumagalli presenta Dystopia, la prima personale della coppia di artisti francesi Anne e Patrick Poirier. La mostra è accompagnata da una monografia che documenta i cinquant’anni di pratica artistica della coppia, pubblicata dalle Éditions Flammarion.

Dal 1967 Anne e Patrick Poirier lavorano in coppia come artisti viaggiatori, agrimensori di siti e scopritori di civiltà arcaiche, religioni e culture. Abbracciando con un approccio artistico le scienze umane e sulla scia degli insegnamenti di Claude Lévi-Strauss, durante le loro esplorazioni raccolgono materiali d’archivio utili alla comprensione dell’organizzazione e della scomparsa di società antiche.

Una pratica artistica che segue alcune costanti: architettura, archeologia, mitologia, psicologia, anatomia, antropologia, metafore e strumenti per indagare un mondo spazio-temporale fisicamente percepibile e i suoi rapporti con l’inconscio.

>> Eterogeneo nel risultato formale, l’intero corpo di opere di Anne e Patrick Poirier comprende plastici, sculture e installazioni ambientali, fotografie, lavori su carta e dipinti.

Per la mostra Dystopia Anne e Patrick Poirier hanno lavorato alla produzione di opere inedite, in continuazione con la ricerca svolta negli ultimi anni sui siti dell’antica Mesopotamia (odierni Iraq e Siria) e come summa di una metodologia di lavoro condiviso e sempre in movimento.Anne & Patrick Poirier DYSTOPIA

>> Il titolo della mostra fa esplicito riferimento al termine distopia, coniato a fine ‘800 come antitetico in negativo di utopia: una società fittizia nella quale alcune tendenze sociali, politiche e tecnologiche avvertite nel presente sono portate agli estremi mettendo in evidenza gli aspetti negativi e distorsivi.

In maniera analoga, utilizzando il passato e il presente come materia per la costruzione di una rappresentazione estetica di suggestioni future, l’opera dei Poirier crea modelli inventati, incarnazioni di forme di civiltà immaginabili ma artificiali.

Se da un lato il mezzo scultoreo viene privilegiato nella rappresentazione delle rovine, o di ciò che resta di civiltà distrutte reali o immaginarie, la fotografia è invece testimonianza dell’effimero e volutamente pone l’accento sulla fragilità e la vanità delle cose.

Il supporto cartaceo – storicamente deputato alla scrittura e quindi alla trasmissione durevole delle informazioni – viene utilizzato in Ouranopolis (1995), rappresentazione di una pratica d’impressione dei luoghi caratteristica del lavoro dei Poirier. Si tratta di una sorta di diario al microscopio nel quale scrittura e immagine documentano il passare dei giorni.

In risposta a una società ossessionata dal presente, Anne e Patrick Poirier ci invitano in un ambiente sospeso, privo di riferimenti temporali e spaziali definiti. Ci fanno vacillare tra la memoria di antiche civiltà.

Dystopia
Anne & Patrick Poirier,
mostra a cura di Lorand Hegyi e Angela Madesani
dal 22 settembre al 20 dicembre, 2017

Galleria Fumagalli
Via Bonaventura Cavalieri 6, 20121 Milano

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