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Venezia 74. Leone d’Oro a Guillermo del Toro, Premio Orizzonti a Susanna Nicchiarelli

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Cala il sipario sulla 74. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Leone d’Oro a The Shape of Water, di Guillermo del Toro. L’Italia porta a casa il Premio Orizzonti con NICO, 1988 di Susanna Nicchiarelli, a Charlotte Rampling la Coppa Volpi.

L’estate sta finendo e un’altra Mostra se ne va.

Tramonta il sole (più o meno) sull’ultima giornata della 74. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, lo stesso sole che quest’anno si è spesso fatto desiderare sulle coste del Lido. Dopo dieci giorni di anteprime internazionali, nuove scoperte e feste noiose, anche quest’anno la manifestazione veneziana è giunta alle battute finali e si appresta a chiudere baracca e burattini.

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Nella malinconia danzante che si accompagna sempre a una triste partenza, la settantaquattresima edizione della Mostra saluta il suo pubblico con l’ultimo red carpet del 2017 e con l’ultima immagine del suo “madrino”: Alessandro Borghi, il vero protagonista italiano di quest’anno (per un’ultima volta, vestito di tutto punto in un completo rosa firmato Gucci, by Alessandro Michele) conduce la cerimonia di chiusura e annuncia finalmente il palmares.

Sul gradino più alto del podio, il Leone d’Oro per il miglior film è inaspettatamente vinto da The Shape of Water, di Guillermo del Toro, favola dalla straordinaria dolcezza che oltre ad aver conquistato l’apprezzamento della giuria, ha fatto breccia nel cuore di tutto il pubblico al Lido. Il Leone d’Argento riservato dalla giuria alla miglior regia è per Jusq’à la garde, l’opera prima di Xavier Legrand, mentre il Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria va a Foxtrot, la tragedia israeliana di Samuel Maoz.

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Con Annette Bening alla presidenza della Giuria, attrice dalla carriera straordinaria e di tutto rispetto, era inevitabile che la curiosità maggiore fosse riservata ai premi assegnati alle interpretazioni: ad aggiudicarsi la Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile è così il palestinese Kamel El Basha, attore di teatro al suo esordio al lungometraggio, per la sua interpretazione nel film The Insult di Ziad Doueiri; mentre la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile premia la straordinaria Charlotte Rampling, per il ruolo di Hannah nell’omonimo film dell’italianissimo Andrea Pallaoro.

>> Fra gli altri riconoscimenti, è il giovanissimo Charlie Plummer ad aggiudicarsi il Premio Marcello Mastroianni, menzione speciale riservata ogni anno a un giovane attore o attrice emergente (nonché augurio per la futura carriera nell’imprevedibile mondo del cinema), per la sua interpretazione del giovane omonimo in Lean on Pete di Andrew Haigh. Il Premio speciale della Giuria ricompensa Sweet Country di Warwick Thornton, mentre il Leone del Futuro alla migliore opera prima va ancora Jusq’à la garde di Xavier Legrand (che alla sua prima edizione della Mostra porta a casa ben due Leoni, bravo!).

Infine, il Premio Venezia Classici per il miglior film restaurato è di Va’ e vedi (Idi I Smotri), film russo del 1985 di Elem Klimov; il Premio per la miglior sceneggiatura se lo aggiudica Martin McDonagh per il clamoroso successo di Three Billboards Outside Ebbing, Missouri; il Premio Orizzonti per il miglior film va al documentario tutto italiano NICO, 1988, il documentario sulla front woman dei Velvet Underground di Susanna Nicchiarelli mentre, primo in assoluto nella storia della Mostra di venezia, il Premio al miglior film in Virtual Reality va a Arden’s Wake (Expanded) di Eugene YK Chung.

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Flames to dust, lovers to friend… cantava Nelly Furtado; Why do all good things come to an end? Se la settantaquattresima edizione della Mostra sia stata buona o non buona, è un giudizio che forse conviene riservare ai posteri, quando gli anni saranno passati e il panorama cinematografico sarà stato in grado di regalare qualche esperienza forse un po’ più stupefacente. L’impressione sul Lido è che tutto si sia svolto come in sordina, senza grandi sorprese o fervori: nessuno dei film in Concorso sconvolge i presenti e nemmeno l’esperimento della Venice Virtual Reality desta troppo entusiasmo.

>> Certo, non sono mancati gli highlights. Tra i film, la menzione d’onore va probabilmente a Jim & Andy: The Great Beyond. The Story of Jim Carrey, Andy Kaufman and Tony Clifton, il documentario di Chris Smith che recupera il footage dimenticato del backstage del film Man on the Moon, di Miloš Forman: alternato all’intervista con il protagonista di entrambi i film, Jim Carrey, l’opera del regista britannico scava nel profondo della psiche dell’attore restituendo una discesa negli inferi a tratti veramente inquietante, ma dall’enorme interesse umano e psicologico. Ma in questi ultimi giorni non manca di stupire nemmeno Abdellatif Kechiche, che dopo l’enorme successo de La vie d’Adéle torna al grande schermo con Mektoub, My Love: Canto Uno, il primo capitolo di un progetto di due film. La grandezza del regista non si smentisce (anche se forse i 180 minuti mettono a dura prova le sveglie mattutine dei giornalisti…), anche se la vera sorpresa è il cast dei giovanissimi attori, in particolare delle attrici una più bella e sensuale dell’altra, leggiadre, naturali sullo schermo tanto da indurre a pensare che l’opera intera sia un mockumentary sulla loro vacanza in Costa Azzurra.

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Les jeux sont faits!

Zaino in spalla per le migliaia di presenti all’appuntamento annuale con il cinema di tutto il mondo, è arrivato il momento di saltare sul primo vaporetto e tornare a casa. Niente più divi, niente più Lexus (sponsor ufficiale della manifestazione), niente giornalisti e camion della Rai o terrazze panoramiche e studenti curiosi. Qualcuno piange, qualcun altro esulta e proprio non ce la fa più. Altri hanno abbandonato la nave molto prima del suo arrivo in porto.

Ma nessuna disperazione, amici cinefili: non resta che parafrasare Jane Fonda, che ricevendo il Leone d’Oro alla carriera ha dichiarato: “I feel like I’m just beginning”. Con l’inaugurazione del 2017 Toronto International Film Festival, il prossimo appuntamento cinematografico è già cominciato. Senza contare che fra circa un anno, il 29 agosto 2018, la Mostra di Venezia tornerà a regalare nuove emozioni – o almeno, ci proverà.

>> GUARDA LA GALLERY CON TUTTI I PREMI

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