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Belmond San Michele: nuova vita agli artisti della street art in un convento storico a Fiesole

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Un bel panorama, un’opera d’arte, un cenno di musica classica: piaceri che non hanno bisogno di essere codificati, analizzati, capiti. Vanno semplicemente vissuti, apprezzati in modo unico e personale come ognuno di noi sa fare, individualmente. Forse quando ci si affaccia dal loggiato del Belmond Villa San Michele ci si sente come il viandante sul mare di nebbia di Friedrich: ammaliati dalla vista, rapiti dalla bellezza di una Firenze che ti osserva con prepotente saggezza. La bellezza chiama bellezza e l’arte chiama arte. Uno storico monastero a Fiesole, sulle colline che abbracciano la città fiorentina, si apre alla contemporaneità, ospitando per una stagione le opere dei maggiori street artist fiorentini e pittori contemporanei. Nove stili, nove influenze, nove anime artistiche che popolano le sale storiche, le terrazze panoramiche e il loggiato di Belmond San Michele .

Blub
L’artista senza volto che appone maschere subacquee alle icone della storia. Parodia e un messaggio di forza, quello che invita a prendere coscienza delle proprie capacità senza lasciarsi schiacciare dall’eredità del passato, caratteristiche che emergono soprattutto nei periodi di crisi. La street art che suscita stupore e divertimento. Il dipinto più bello a Belmond? La dama con l’ermellino

Exit/Enter
L’artista sviluppa per l’hotel il suo progetto più famoso di street art in tre declinazioni: l’Amore, un cavaliere che venera un cuore e abbandona la sua spada; la Spiritualità, un Cristo in croce con duplice aureola, alla testa e ai piedi; l’Energia, un uomo che venera il sole. I suoi dipinti sono collocati negli spazi dedicati alle funzioni sacre dell’antico monastero.

Hopnn
La bici è la sua passione, il suo mezzo di spostamento, uno stile di vita, un inno all’ecosostenibilità. Un pezzo di storia dell’hotel, un grande e antico tappeto dipinto per dargli nuova vita, un fascino tra l’antico e il nuovo, il sacro e il profano, “vandalizzando” un capolavoro di tessitura , un dialogo diretto con la storia del luogo.

Jamesboy
Animali e creature fantastiche che incolla sui muri di Firenze, variopinti guardiani che salvaguardano la città dal degrado urbano che il giovane artista ha sperimentato in Sudafrica. Al Belmond Vila San Michele nel chiostro dell’antico monastero troviamo un trittico utilizzando un’antica panca dove si presuppone che i monaci pregassero: un gufo, un gatto e un leone a custodia del luogo.

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Il sedicente Moradi
Solo materiale riciclato e organico per realizzare sculture uniche e ironiche. Al Belmond Villa San Michele sulla terrazza panoramica d’ingresso che definisce ” lupgo dorato in cerca di una nuova identità” ha creato il Selfista, nostro specchio di identità e presupposto stesso della vita nell’era digitale.

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Clet
Cartelli stradali, proposta di un ordine e un dialogo senza risposte, per una visione un po’ pessimistica della contemporaneità. A Belmond Villa San Michele nove suoi cartelli per interpretare la relazione con il cibo: non bisogna essere troppo severi con se stessi e concedersi qualche golosità.

Giovanni De Gara
Fondatore della Florence Art Factory, uno spazio per performance urbane e artistiche. Il suoi sono disegni di denuncia: “se un alieno si affacciasse a guardare la terra individuerebbe come segno più rappresentativo un enorme rettangolo verde che tutto domina: i campi da calcio, simbolo della nostra cultura. L’alieno rimpiangerebbe i tempi delle piramidi”.

Iguarnieri
Due fratelli che realizzano in bottega opere d’arte con tecniche del passato, rivisitano e ridipingono grandi opere del passato in modo contemporaneo come la cupola del Brunelleschi e il campanile di Giotto.

Maria Micozzi
Autodidatta come artista ma Maria Micozzi ha studiato matematica, fisica, filosofia, neuropsicologia, psicoanalisi e epistemologia. Le sue opere sono caratterizzate dalla sperimentazione di nuove soluzioni tecnico-formali, affine alle avanguardie dal punto di vista concettuale. A Belmond Villa San Michele le sue opere sono esposte al Ristorante Antico, nel corridoio che conduce alla suite Michelangelo e alla stanza La Cappella.

Belmond

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