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Raccontare un mondo. L’Africa subsahariana in mostra al PAC di Milano

Frédéric Bruly Bouabré (Costa d’Avorio) La main de Dieu! Apprenons la toute bonne culture tendant à sauver l’humanité italienne!, 2012 graphite, ball point pen and colored pencil on cardboard, cm 14,2 x 11, courtesy Collection Patrick Fuchs, Bénédicte Montant, Marco Colucci, Ginevra PAC Milano Africa Frédéric Bruly Bouabré (Costa d’Avorio) La main de Dieu! Apprenons la toute bonne culture tendant à sauver l’humanité italienne!, 2012 graphite, ball point pen and colored pencil on cardboard, cm 14,2 x 11,

PAC, Milano. Dal 27 giugno all’11 settembre 2017. L’arte e la funzione del narrare, in Africa, sono essenzialmente compito del cantastorie (griot o griotte al femminile). Così come degli anziani, dei capi tribù e delle donne, anch’esse depositarie del patrimonio favolistico. Questa volta è il Padiglione di Arte Contemporanea di Milano a volerci raccontare il continente Africano. Con trentatré artisti in mostra. In equilibrio tra Occidentalità e Africanismo. Toccando questioni politiche, economiche, religiose. La cultura e l’arte emergono come strumenti ben precisi di consapevolezza.

Georges Adéagbo, The revolution and the revolutions...! 2016, 11th Shanghai Biennale PAC Milano
Georges Adéagbo, The revolution and the revolutions…! 2016, 11th Shanghai Biennale

Fotografie, dipinti, installazioni, disegni, sculture, video e performance. Artisti di diverse generazioni offrono ai visitatori ricerche visuali e narrative. Una mostra che segue con grande coerenza il filone iniziato dal PAC – atto a dedicare uno sguardo sul mondo. Abbiamo incontrato la Cina, abbiamo incontrato Cuba. Ora abbiamo la possibilità di immergerci nell’universalità della scena dell’Africa contemporanea a sud del Sahara.

Un’atmosfera estremamente stimolante e di grande interesse. La qualità degli artisti che sono presentati in questa mostra rappresenta un’immagine collettiva, un punto geografico che ci permette di capire cosa vivono e cosa vedono. Qual è il loro sguardo. Uno sguardo che entra in relazione con l’oggi. E ci invita a modificare il nostro. A relazionarci con un nuovo punto di vista.

Georges Adéagbo ha raccolto, proprio in occasione di questa mostra, tutto quello che i milanesi hanno scartato, perduto e che lo ha attirato. Abiti, libri, dischi, piccole sculture… indagando il tema della perdita, dell’oblio, della cancellazione della memoria.
L’opera di Omar Ba concilia i suoi ricordi senegalesi con le esperienze vissute nella sua città adottiva – Ginevra. Mescolando elementi africani ed occidentali.
La serie di fotografie Revelations scattate da Kudzanai Chiurai esplorano il modo in cui l’Africa viene immaginata in Occidente. Oltre che a porsi domande sulla condizione del continente nero che è presa continua di violente guerre civili.

Kudzanai Chiurai, Revelations VI, 2011, Ultrachrome ink on photo fibre paper, Collection of Jean Pigozzi, Geneva PAC Milano  Africa
Kudzanai Chiurai, Revelations VI, 2011, Ultrachrome ink on photo fibre paper

Personal Accounts è un’opera di Gabrielle Goliath. Una serie di cinque film su cinque donne diverse che raccontano le loro esperienze di violenza domestica. Con un gesto di censura l’artista elimina il dialogo e le parole, disattivando il suono.

Gabrielle Goliath (Sud Africa) Personal Accounts installation view 2013, 5-channel video installation  PAC Milano
Gabrielle Goliath (Sud Africa)
Personal Accounts
installation view
2013, 5-channel video installation

Questo è forse uno dei continenti più complessi del nostro pianeta. Le tematiche che scandiscono il percorso della mostra ci permettono di capire come i temi affrontati dagli artisti siano fortemente legati alla storia. Alla cultura. Mentre – allo stesso tempo – assumono una dimensione e un’ottica universale carica di forte stimolo anche per il visitatore che viene portato a mutare la propria prospettiva e mettere in discussione ciò che accade nel mondo.

Un pezzo di Africa diversa da quella degli stereotipi.

Barthélémy Toguo (Camerun) Road to Exile, 2015.  Installation view, various dimensions courtesy Galleria Lelong, Paris and Barthélémy Togue,  Camerun PAC Milano
Barthélémy Toguo (Camerun)
Road to Exile, 2015.
Installation view, various dimensions
Senzeni Marasela, (Sud Africa) Waiting for Gebane,  2015-2016, 12 acquerelli, 60 x 42 cm (ciascuno) courtesy Afronova Gallery, Johannesburg PAC Milano
Senzeni Marasela, (Sud Africa)
Waiting for Gebane,
2015-2016, 12 acquerelli, 60 x 42 cm (ciascuno)
Peter Hugo, (Sud Africa) Genocide site,  Ntarama Catholic Church, Rwanda, III, 2004,  lambda print mounted on aluminium, cm 93 x 112   courtesy private collection, Ginevra PAC Milano
Peter Hugo, (Sud Africa)
Genocide site,
Ntarama Catholic Church, Rwanda, III, 2004, lambda print mounted on aluminium, cm 93 x 112
Nathalie Anguezomo Mba Bikoro, (Gabon) In Arcadia, How Soldiers Become Mermaids   2016 1x channel video projection, audio courtesy private collection PAC Milano
Nathalie Anguezomo Mba Bikoro, (Gabon)
In Arcadia, How Soldiers Become Mermaids
2016
1x channel video projection, audio
courtesy private collection
Frédéric Bruly Bouabré (Costa d’Avorio) La main de Dieu! Apprenons la toute bonne culture tendant à sauver l’humanité italienne!, 2012 graphite, ball point pen and colored pencil on cardboard, cm 14,2 x 11, courtesy Collection Patrick Fuchs, Bénédicte Montant, Marco Colucci, Ginevra PAC Milano Africa
Frédéric Bruly Bouabré (Costa d’Avorio)
La main de Dieu! Apprenons la toute bonne culture tendant à sauver l’humanité italienne!, 2012
graphite, ball point pen and colored pencil on cardboard, cm 14,2 x 11,

 

Informazioni utili

AFRICA. Raccontare un mondo
27 Giugno 2017 – 11 Settembre 2017
Pac
Padiglione d’Arte
Contemporanea

Via Palestro, 14
20122 Milano
www.pacmilano.it

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