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Il Rinascimento di Bill Viola tra attese ed esperienze

Bill Viola, Water Martyr (Martyrs Series), 2014. Courtesy Bill Viola Studio Bill Viola, Water Martyr (Martyrs Series), 2014. Courtesy Bill Viola Studio
Bill Viola, Water Martyr (Martyrs Series), 2014. Courtesy Bill Viola Studio
Bill Viola, Water Martyr (Martyrs Series), 2014. Courtesy Bill Viola Studio

La Fondazione Palazzo Strozzi continua il suo programma di eventi dedicati al contemporaneo con la mostra Bill Viola. Rinascimento Elettronico, visitabile dal 10 marzo al 23 luglio 2017. La retrospettiva, curata da Arturo Galansino (direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi) e Kira Petrov (direttore esecutivo del Bill Viola Studio), ripercorre la carriera del maestro della videoarte con opere che vanno dagli anni Settanta fino ad oggi.

Con un percorso espositivo che si articola tra il Piano Nobile e la Strozzina, la mostra spinge lo spettatore ad intraprendere un viaggio attraverso la complessa umanità che l’artista indaga nei suoi suggestivi tableaux vivant, in cui spesso è costretta a scontrarsi con le forze della Natura. Acqua, fuoco, terra ed aria sono gli elementi che si scagliano brutalmente contro i corpi delle donne e degli uomini rappresentati da Viola, utilizzati come mezzo per esplorare metaforicamente alcuni dei temi cari alla poetica dell’artista: il significato della nascita, dell’esistenza ed infine quello della morte.

Masolino da Panicale, Cristo in pietà, 1424. Museo della Collegiata di Sant’Andrea Bill Viola, Emergence, 2002. Courtesy Bill Viola Studio
Masolino da Panicale, Cristo in pietà, 1424. Museo della Collegiata di Sant’Andrea
Bill Viola, Emergence, 2002. Courtesy Bill Viola Studio

La mostra si snoda attraverso una serie di ambienti in cui trionfa il buio, che si manifesta come una presenza che incombe sullo spettatore, insieme alla maestosa grandezza di alcune opere. L’oscurità è accompagnata da suoni e rumori generati dagli elementi della Natura e dagli uomini, che amplificano la potenza visiva ed emotiva dei video ed impongono allo spettatore di osservare le scene in un religioso silenzio. L’arte di Bill Viola è un’arte fatta di attese ed esperienze. I suoi video non possono essere guardati di sfuggita, ma chiedono allo spettatore di soffermarsi ed osservare attentamente cosa accade. Il tempo della visione è infatti totalmente subordinato a quello delle opere stesse, la cui temporalità, spesso alterata e modificata, obbliga lo spettatore a fermarsi e a fare esperienza di ogni singola proiezione.

Paolo Uccello, Diluvio universale e recessione delle acque, 1439-1440 circa. Museo di Santa Maria Novella, Chiostro Verde Bill Viola, The Dulge, 2002. Courtesy Bill Viola Studio
Paolo Uccello, Diluvio universale e recessione delle acque, 1439-1440 circa. Museo di Santa Maria Novella, Chiostro Verde
Bill Viola, The Dulge, 2002. Courtesy Bill Viola Studio

Altro elemento centrale nelle opere dell’artista è il rapporto tra antico e contemporaneo, che nella mostra viene messo in evidenza grazie a numerosi confronti con alcuni dei capolavori più importanti dei maestri del passato. Questi non solo conferiscono maggiore carica emotiva ai quadri viventi di Bill Viola, ma rappresentano un momento di incontro tra linguaggi espressivi diversi ma allo stesso tempo vicini: l’affresco, utilizzato da Masolino da Panicale o Pontormo per dipingere l’umanità del proprio tempo; il video, per riprendere l’uomo contemporaneo che Viola raffigura nelle sue opere.

Nella rassegna è presente infatti la Visitazione (1528-1529) del Pontormo, che è stata messa in rapporto diretto con The Greeting (1995), in cui il momento di incontro tra le tre donne si dilata nel tempo grazie ad un uso estremo dello slow motion, sfidando il pubblico ad aspettare il compimento dei gesti delle donne fino alla fine. Inoltre, uno dei momenti più suggestivi dell’intera esposizione è rappresentato dall’opera The Dulge (2002). Grazie alla creazione di una imponente cornice architettonica, l’opera è stata messa in stretta relazione con l’impressionante Diluvio universale e recessione delle acque (1439-1440) di Paolo Uccello. Grazie ad un varco, si oltrepassa il Diluvio raffigurato nell’affresco per assistere a quello realizzato da Viola, che con un sonoro boato si abbatte sulla tranquilla quotidianità dei passanti ripresi nel video, ignari della sorte che sta per attenderli.

Bill Viola, Inverted Birth, 2014. Courtesy Bill Viola Studio
Bill Viola, Inverted Birth, 2014. Courtesy Bill Viola Studio

Il percorso espositivo non occupa solamente gli spazi di Palazzo Strozzi ma si propone di evadere da questi ed unirsi alla città. Il Rinascimento Elettronico di Bill Viola coinvolge infatti alcuni dei luoghi più importanti di Firenze, città a lui estremamente cara non solo per le origini italiane del nonno paterno, ma soprattutto perché è stato il luogo in cui ha intrapreso il suo cammino nella videoarte lavorando in qualità di direttore tecnico al centro di produzione e documentazione del video art/tapes/22, tra il 1974 e il 1976. Grazie ad una serie di collaborazioni è possibile vedere altre opere dell’artista, esposte in alcuni dei più importanti musei fiorentini. Il Museo di Santa Maria Novella, ad esempio, ospita il video Tempest (Study for The Draft) (2005), che è stato messo in rapporto con il ciclo di affreschi Storie della Genesi (1439-1440) di Paolo Uccello; agli Uffizi sono esposti Self Portraite Submerged; invece, il Battistero di San Giovanni e il Museo del Duomo ospitano le opere Observance (2002) ed Acceptance (2008), esposte insieme alla Maddalena Penitente di Donatello e la Pietà Bardini di Michelangelo, coronando così il rapporto tra antico e contemporaneo suggerito dall’arte di Bill Viola.

Pontormo Jacopo Carucci, Visitazione, 1528-1529 circa. Pieve di San Michele a Carmignano Bill Viola, The Greeting, 1995. Courtesy Bill Viola Studio
Pontormo Jacopo Carucci, Visitazione, 1528-1529 circa. Pieve di San Michele a Carmignano
Bill Viola, The Greeting, 1995. Courtesy Bill Viola Studio

Informazioni utili

Bill Viola. Rinascimento Elettronico

Dal 10 Marzo al 23 Luglio 2017

Palazzo Strozzi

Piazza degli Strozzi, 50123 – Firenze

www.palazzostrozzi.org

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