Print Friendly and PDF

Lion – La strada verso casa, epopea alla ricerca del significato di famiglia. Recensione

Lion – La strada verso casa

Lion – La strada verso casaLion – La strada verso casa, epopea alla ricerca del significato di famiglia. Con Nicole Kidman e Dev Patel.

Lion – La strada verso casa è un film di Gareth Davies, regista australiano agli esordi. Basato sul libro di memorie La lunga strada per tornare a casa (Fabbri Ediore), il film racconta la storia vera di Saroo Brierley, interpretato da Dev Patel (The Millionaire).

Del cast fanno parte anche Rooney Mara, David Wenham e Nicole Kidman. Il film è stato presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival del 2016 classificandosi al 2º posto al Premio del Pubblico.

India anni ottanta. Saroo, un bambino di umilissime origini e orfano di padre sale per sbaglio su un treno che lo conduce a Calcutta, lasciandosi alle spalle la famiglia e il piccolo villaggio indiano dove è nato, lontano 1600 chilometri. Sperduto nella caotica e poverissima metropoli sopravvive per strada fino a che non viene messo in un orfanotrofio, prima di essere adottato da una coppia di coniugi australiani, con i quali il piccolo cresce. All’età di 25 anni, Saroo non ha dimenticato le sue radici e passa le sue serate su Google Earth nella speranza di rintracciare il villaggio dove vivono la madre e i fratelli, utilizzando i pochi dettagli e ricordi che ha.Lion – La strada verso casaL’opera prima di Gareth Davies è divisa in due parti, la prima è ambientata in India e segue le vicende del piccolo protaginista, dallo smarrimento all’adozione da parte dei genitori australiani ed è certamente questa la parte più riuscita: la pellicola è estremamente schietta sulle condizioni della popolazione più povera che vive ai margini della società indiana. Quella di Saroo è una vera e propria discesa in una bolgia dantesca, il pericolo è dietro l’angolo, l’abuso anche, i bambini sono merce.

La seconda parte, incentrata sulla ricerca della propria famiglia, cede invece a un facile sentimentalismo, soffermandosi forse in modo eccessivo sulla crisi interiore del protagonista. Le premesse iniziali del film e il suo soggetto sembravano lasciare spazio a un’interessante analisi sul valore della propria origine e della propria cultura: analisi che pare d’altra parte esser portata avanti in alcune scene, come nel dialogo del protagonista con la madre adottiva in cui si riflette su come l’adozione di un bambino comporti anche l’adozione dei traumi e delle gioie del suo passato, e più in generale sul significato di essere genitore.Lion – La strada verso casa Il film però cede alla tentazione di raccontare una “favola buona”, cadendo in un meccanismo di retorica sentimentale, facilitato dai giochi di una regia e di una sceneggiatura mai veramente interessanti, che non sbagliano ma nemmeno incantano.

L’interessante plot narrativo e il cast d’eccezione lasciavano ben sperare. Ottima la prova di Nicole Kidman che regala una delle sue migliori interpretazione degli ultimi dieci anni.

Commenta con Facebook

leave a reply

*