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Alfabeti sommersi. Emilio Isgrò e Anselm Kiefer a Palazzo Vecchio

Alfabeti Sommersi

Fino al 13 novembre sarà possibile visitare la mostra Alfabeti Sommersi al Palazzo Vecchio. In occasione del 50° anniversario dell’alluvione di Firenze sono state presentate per la prima volta e in un unico contesto fiorentino le opere di due grandi artisti del nostro tempo: Emilio Isgrò e Anselm Kiefer.

 

Alfabeti Sommersi

La mostra s’inserisce in una serie di eventi organizzati dal Comune di Firenze per ricordare i drammatici eventi del 1966, quando, verso le cinque del mattino del 4 novembre, l’Arno straripò trasformando la città in un immenso lago immerso nelle tenebre di acque limacciose, causando vittime e travolgendo nella sua furia auto e merci di ogni genere, quadri e sculture, libri e manoscritti, infangando preziosi affreschi, marmi e fondi oro, tessuti e arredi lignei.

Alfabeti sommersi
I libri, a centinaia, furono vittime della violenza delle acque che invasero la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e altre storiche biblioteche, imbrattando e distruggendo un patrimonio cartaceo di eccezionale valore. Molti di questi tesori vennero salvati in una catena di amicizia e di solidarietà che coinvolse ragazzi, uomini e donne, arrivati da ogni parte del mondo. I famosi “angeli del fango”. Tra questi anche un giovane Emilio Isgrò, che da giornalista inviò alcuni articoli proprio da Firenze. Assieme ai libri, ai manoscritti, ai codici miniati, vennero colpite centinaia di opere d’arte. Due sono, infatti, i simboli, o meglio le icone, universalmente riconosciute di quel cataclisma: il “Crocifisso” di Cimabue, irrimediabilmente sfregiato nella basilica di Santa Croce il 4 novembre 1966, quando l’Arno invase la chiesa, il cenacolo, i chiostri e il “libro”, l’altro oggetto del patrimonio artistico, assurto da quel momento a testimone dell’alluvione fiorentina. Al “libro”, in quanto tale, e al dipinto di Cimabue si legano i temi della memoria, quello del dolore, della fragilità della bellezza, della distruzione del patrimonio artistico, assieme ai temi della rinascita e della cura, del restauro e della resilienza.

Alfabeti sommersi
Nella vasta produzione di Isgrò e Kiefer, il libro rappresenta sicuramente un oggetto di fondamentale valore etico ed estetico, carico di significati universali. Le opere saranno presentate in un allestimento inedito in Palazzo Vecchio sede principale delle celebrazioni organizzate in ricordo del drammatico evento e della immediata reazione dei cittadini nei giorni successivi al disastro. In questa speciale ricorrenza, Emilio Isgrò ha deciso di presentare in anteprima il “Prologo del Vasari”, nuovo ciclo monumentale di “cancellature” operate sulle biografie degli artisti scritte da Giorgio Vasari nella seconda metà del Cinquecento. Un’operazione che collega in modo ancor più diretto l’esposizione odierna all’anniversario dell’alluvione, quindi alla drammatica rovina del patrimonio cartaceo e di quello artistico, disastro che viene ancora oggi identificato con i libri della Biblioteca Nazionale, veri e propri “alfabeti sommersi”, e con il Crocifisso di Cimabue, le cui ricevute offesse e la cui bellezza restaurata sono il simbolo universale di sacrificio e di rinascita, in questo caso di una intera città e delle sua magnificenza.

Alfabeti sommersi

Nelle nicchie monumentali della Sala,  un docufilm con immagini inedite a colori, girate da Beppe Fantacci, rivela la drammaticità dei giorni dell’alluvione. Fantacci ebbe un ruolo importantissimo in quei giorni: fu lui, nel 1966, a ideare un sistema di micro credito, il cosiddetto “fondo ALFA” garantito con risorse offerte da grandi società industriali e commerciali americane, che aiutò a risollevare nel modo più rapido ed efficace possibile le botteghe artigiane fiorentine. Una testimonianza importante, che meritava di emergere.

Alfabeti sommersi

 

 

Informazioni utili

ALFABETI SOMMERSI

Emilio Isgrò e Anselm Kiefer a Palazzo Vecchio

In occasione del 50° anniversario dell’alluvione di Firenze

1 -13 Novembre 2016, Sala d’Arme, Palazzo Vecchio, Firenze.

www.musefirenze.it

Ingresso gratuito

A cura di Marco Bazzini e Sergio Risaliti

Mostra promossa dal Comune di Firenze. Organizzazione Mus.e

In collaborazione con Galleria Lia Rumma e Galleria Tornabuoni Arte

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