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Il Fuji a Milano. L’onda di Hokusai, Hiroshige e Utamaro si abbatte su Palazzo Reale

Katsushika Hokusai La grande onda presso la costa di Kanagawa, dalla serie Trentasei vedute del monte Fuji (1830-1832 circa) Silografia policroma, 25,9 x 38,5 cm - Honolulu Museum of Art Katsushika Hokusai La grande onda presso la costa di Kanagawa, dalla serie Trentasei vedute del monte Fuji (1830-1832 circa) Silografia policroma, 25,9 x 38,5 cm - Honolulu Museum of Art
Katsushika Hokusai La grande onda presso la costa di Kanagawa, dalla serie Trentasei vedute del monte Fuji (1830-1832 circa)  Silografia policroma, 25,9 x 38,5 cm - Honolulu Museum of Art
Katsushika Hokusai
La grande onda presso la costa di Kanagawa, dalla serie Trentasei vedute del monte Fuji (1830-1832 circa)
Silografia policroma, 25,9 x 38,5 cm – Honolulu Museum of Art

Un’onda vi seppellirà. Arrivano a Palazzo Reale di Milano i tre grandi maestri dell’ukiyoe: Hokusai, Hiroshige e Utamaro. Una selezione di oltre 200 silografie policrome e libri illustrati -provenienti dalla prestigiosa collezione della Honolulu Academy of Arts- racconta il Mondo Fluttuante dei tre maestri, punto di riferimento indiscussi della modernità: Katsushika Hokusai (1760-1849), Utagawa Hiroshige (1797-1858) e Kitagawa Utamaro (1753-1806).

La mostra (prodotta di MondoMostre / Skira) propone un viaggio nel mondo artistico e umano dei tre artisti, che ancora oggi, come nei secoli precedenti, hanno influenzato scuole e artisti del Giappone e dell’Europa, contrapponendo all’etica del samurai il godimento del singolo momento, il piacere, il divertimento in ogni sua forma. Sono messe così in luce da una parte le peculiarità tecniche, l’abilità e l’eccentricità dei singoli artisti, dall’altra il mercato dell’immagine dell’epoca che richiedeva di trattare soggetti precisi, luoghi e volti ben noti al pubblico, temi e personaggi alla moda. Una domanda intorno alla quale crescevano inevitabilmente rivalità, prima ancora che tra gli stessi artisti, tra gli editori che producevano le opere e si contendevano i migliori pittori, incisori e stampatori per dar vita a serie di stampe sempre diverse, verticali, orizzontali, in forma di ventaglio, in formato di libro per soddisfare un mercato dell’editoria sempre più esigente e ampio.

Katsushika Hokusai La cascata di Yoshino nella provincia di Yamato dove Yoshitsune lavò il suo cavallo, dalla serie Viaggio tra le cascate giapponesi (1832-1833 circa)  Silografia policroma, 37,9 x 25,9 cm - Honolulu Museum of Art
Katsushika Hokusai
La cascata di Yoshino nella provincia di Yamato dove Yoshitsune lavò il suo cavallo, dalla serie Viaggio tra le cascate giapponesi (1832-1833 circa)
Silografia policroma, 37,9 x 25,9 cm – Honolulu Museum of Art
Katsushika Hokusai Il fiume Tama nella provincia di Musashi, dalla serie Trentasei vedute del monte Fuji (1830-1832 circa)  Silografia policroma, 24,4 x 37,5 cm - Honolulu Museum of Art
Katsushika Hokusai
Il fiume Tama nella provincia di Musashi, dalla serie Trentasei vedute del monte Fuji (1830-1832 circa)
Silografia policroma, 24,4 x 37,5 cm – Honolulu Museum of Art

Attraverso 5 sezioni (Paesaggi e luoghi celebri: Hokusai e Hiroshige; Tradizione letteraria e vedute celebri: Hokusai; Rivali di “natura”: Hokusai e Hiroshige; Utamaro: bellezza e sensualità; I Manga: Hokusai insegna) la mostra mette in luce il mercato dell’immagine dell’epoca, che richiedeva di trattare soggetti precisi, luoghi e volti ben noti al pubblico, temi e personaggi alla moda. Una domanda intorno alla quale nascevano inevitabilmente rivalità, prima ancora che tra gli stessi artisti, tra gli editori che producevano le opere e si contendevano i migliori pittori, incisori e stampatori per dar vita a serie di stampe sempre diverse, verticali, orizzontali, in forma di ventaglio, in formato di libro per soddisfare un mercato dell’editoria sempre più esigente e ampio.

Il percorso di mostra pertanto, attraverso le silografie dei tre maestri, Katsushika Hokusai (1760‐1849), Utagawa Hiroshige (1797‐1858) e Kitagawa Utamaro (1753‐1806), mette in evidenza come fossero ricorrenti gli stessi soggetti e come gli editori fossero obbligati a inventare espedienti quali formati e inquadrature diverse. Ma anche come ognuno di questi artisti si sia distinto con una serie tematica specifica fino a renderla un best seller obbligando gli altri a cimentarsi sullo stesso soggetto alla moda per ricavarsi il proprio spazio sul mercato.

Katsushika Hokusai La cascata di Amida in fondo alla via di Kiso, dalla serie Viaggio tra le cascate giapponesi (1832-1833 circa)  Silografia policroma, 38,7 x 25,9 cm - Honolulu Museum of Art
Katsushika Hokusai
La cascata di Amida in fondo alla via di Kiso, dalla serie Viaggio tra le cascate giapponesi (1832-1833 circa)
Silografia policroma, 38,7 x 25,9 cm – Honolulu Museum of Art
Utagawa Hiroshige 28 – Fukuroi. I celebri aquiloni della provincia di Tôtômi, dalla serie Cinquantatré stazioni di posta del Tôkaidô (1848-1849 circa)  Silografia policroma, 24,6 x 37,2 cm - Honolulu Museum of Art
Utagawa Hiroshige
28 – Fukuroi. I celebri aquiloni della provincia di Tôtômi, dalla serie Cinquantatré stazioni di posta del Tôkaidô (1848-1849 circa)
Silografia policroma, 24,6 x 37,2 cm – Honolulu Museum of Art

Risulta chiaro così perché alle Trentasei vedute del monte Fuji di Hokusai (1830‐32 circa) seguirono, a distanza di quasi vent’anni, anche Trentasei vedute del monte Fuji di Hiroshige (1852‐58) e come queste ultime comprendano vedute simili che in qualche modo citano il maestro Hokusai (ad esempio proponendo la “Grande onda” con una simile inquadratura ma meno irruenta e drammatica).

Allo stesso modo si comprenderà perché la serie più famosa di Hiroshige, le Cinquantatrè stazioni del Tōkaidō, edita inizialmente nel 1833‐34, sia stata ripetutamente proposta dallo stesso autore con editori diversi e in formati diversi, se non addirittura in collaborazione con altri artisti, e come il soggetto sia stato trattato anche da Hokusai in una serie di surimono (biglietti augurali) e silografie tra il 1804 e il 1811.

Katsushika Hokusai Il santuario Honganji di Asakusa a Edo, dalla serie Trentasei vedute del monte Fuji (1830-1832 circa)  Silografia policroma, 24,7 x 36,5 cm - Honolulu Museum of Art
Katsushika Hokusai
Il santuario Honganji di Asakusa a Edo, dalla serie Trentasei vedute del monte Fuji (1830-1832 circa)
Silografia policroma, 24,7 x 36,5 cm – Honolulu Museum of Art
Katsushika Hokusai Cardellino e ciliegio piangente, dalla serie “Piccoli fiori” (1832 circa)  Silografia policroma, 25,1 x 18,2 cm - Honolulu Museum of Art
Katsushika Hokusai
Cardellino e ciliegio piangente, dalla serie “Piccoli fiori” (1832 circa)
Silografia policroma, 25,1 x 18,2 cm – Honolulu Museum of Art

Scorci di ponti, cascate, quartieri di Edo, di Kyoto e delle province più lontane, insieme ai volti, all’eleganza dei kimono e alla sensualità delle donne più belle dell’epoca dipingono il quadro di una società e accompagnano l’osservatore, di allora come di oggi, nei luoghi e nelle località frequentati dai tre maestri e dai loro contemporanei; testimoniano come l’uomo sia sempre parte attiva e integrata nella natura, anche quando i soggetti rimandano alla tradizione letteraria, poetica e teatrale; evidenziano da un punto di vista tecnico una crescente confidenza dei maestri dell’ukiyoe con quelle che furono le modalità di rappresentazione della realtà provenienti da Occidente che furono integrate poco alla volta nelle immagini del Mondo Fluttuante e soprattutto segnano da un punto di vista sociale e politico la creazione di una nuova e più omogenea identità culturale nazionale.

Kitagawa Utamaro Yoyogiku e Yoyotsuru della Matsubaya, dalla serie Illustrazione completa delle parodie del kabuki di Yoshiwara (1798)  Silografia policroma, 38,6 x 25,1 cm - Honolulu Museum of Art
Kitagawa Utamaro
Yoyogiku e Yoyotsuru della Matsubaya, dalla serie Illustrazione completa delle parodie del kabuki di Yoshiwara (1798)
Silografia policroma, 38,6 x 25,1 cm – Honolulu Museum of Art

D’altra parte, furono queste immagini, in particolare le vedute del Giappone di Hiroshige, i 15 volumi di Manga di Hokusai, i volti delle bellezze di Utamaro a divenire punto di riferimento estetico per tutti gli artisti successivi: i fotografi giapponesi e occidentali affermatisi in Giappone nella seconda metà dell’Ottocento si rifecero ai colori, alle inquadrature e ai soggetti dell’ukiyoe per i loro scatti da proporre agli stranieri, confermando quelle immagini come “l’Immagine del Giappone” oltreoceano che conquistò e sconvolse il mondo artistico europeo, in particolare nella Parigi di fine Ottocento, trasformando e rivoluzionando la modalità pittorica degli impressionisti.

Un fascino che continua a perpetuarsi ancora oggi e che ha dato e dà vita a tutta quella produzione grafica contemporanea che da quest’arte fluttuante è scaturita, dai manga agli anime, dal tatuaggio fino ai gadget più commerciali, ma anche nel continuo richiamo da parte di artisti contemporanei giapponesi e stranieri nelle loro opere di temi e qualità delle stampe dell’ukiyoe

Utagawa Hiroshige La cascata Rôben a Ôyama nella provincia di Sagami, dalla serie Vedute dei luoghi celebri del Kantô (1843)  Silografia policroma, 25 x 36,6 cm - Honolulu Museum of Art
Utagawa Hiroshige
La cascata Rôben a Ôyama nella provincia di Sagami, dalla serie Vedute dei luoghi celebri del Kantô (1843)
Silografia policroma, 25 x 36,6 cm – Honolulu Museum of Art
Utagawa Hiroshige “Libellula e crisantemi” (1837-1838 circa)  Silografia policroma, 11 x 16,4 cm - Honolulu Museum of Art
Utagawa Hiroshige
“Libellula e crisantemi” (1837-1838 circa)
Silografia policroma, 11 x 16,4 cm – Honolulu Museum of Art
Katsushika Hokusai Fuji Rosso (Giornata limpida col vento del sud), dalla serie Trentasei vedute del monte Fuji (1830-1832 circa)  Silografia policroma, 25,5 x 36,8 cm - Honolulu Museum of Art
Katsushika Hokusai
Fuji Rosso (Giornata limpida col vento del sud), dalla serie Trentasei vedute del monte Fuji (1830-1832 circa)
Silografia policroma, 25,5 x 36,8 cm – Honolulu Museum of Art

Informazioni utili

“HOKUSAI, HIROSHIGE, UTAMARO”
Luoghi e volti del Giappone che ha conquistato l’Occidente

22 settembre 2016 – 29 gennaio 2017

Palazzo Reale – Piano Terra

Piazza Duomo, 12
20122 – Milano

http://www.hokusaimilano.it/

Mostra prodotta da MondoMostre Skira

ORARI

Lunedì: chiuso
Martedì, Mercoledì: 09.30 – 19.30
Giovedì: 09.30 – 22.30
Venerdì, Sabato, Domenica: 09.30 – 19.30
La biglietteria chiude un’ora prima

Per informazioni sulla Mostra è attivo il call center al numero:

+39 02 92800375

BIGLIETTI

I biglietti per la Mostra, oltre che alla biglietteria di Palazzo Reale, sono in vendita presso il servizio di prenotazione online Viva Ticket. Fai clic sul bottone qui sotto per acquistare il biglietto.

Viva Ticket

INTERO

€ 12

RIDOTTO
visitatori oltre i 65 anni, visitatori da 6 a 26 anni, portatori di handicap, possessori Card Annuale Civici Musei Milanesi, soci TCI Touring Club con tessera, soci FAI con tessera aderenti all’iniziativa “Lunedi Musei” (Museo Poldi Pezzoli e Museo Teatrale alIa Scala), militari, forze dell’ordine non in servizio, insegnanti

€ 10

RIDOTTO CARD MUSEI LOMBARDIA e CLUB SKIRA
Biglietto ridotto per possessori Abbonamento Card Musei Lombardia Milano e per possessori Carta Club Skira – comprensivo di audioguida o sistema microfonaggio per gruppi

€ 8

RIDOTTO SPECIALE
Gruppi organizzati direttamente dal FAI e gruppi organizzati direttamente dal TCI Touring Club o dal FAI (ai quali non si deve applicare il diritto fisso di prevendita), volontari del servizio civile nazionale con tesserino di identificazione, giornalisti con tessera OdG con bollino dell’anno in corso, dipendenti del Comune di Milano con badge nominale (un solo eventuale ospite al seguito paga € 10,00)

€ 6

RIDOTTO FAMIGLIA ADULTO
Valido per famiglie composte da 1 o 2 adulti + bambini dai 6 ai 14 anni

€ 10

RIDOTTO FAMIGLIA BAMBINO
Valido per famiglie composte da 1 o 2 adulti + bambini dai 6 ai 14 anni

€ 6

GRUPPI
Dal martedì alla domenica. Minimo 15 massimo 25 persone

€ 10

GRUPPI SCUOLE
Dal martedì alla domenica. Minimo 15 massimo 25 persone. Per scuole di ogni ordine e grado

€ 6

GRATUITO
minori di 6 anni, guide turistiche abilitate con tesserino di riconoscimento, un accompagnatore per ogni gruppo, due accompagnatori per ogni gruppo scolastico, un accompagnatore per disabile che presenti necessità, un accompagnatore e una guida per ogni gruppo Touring Club e FAI, giornalisti accreditati dall’Ufficio Stampa del Comune e della Mostra, dipendenti della Soprintendenza ai Beni Paesaggistici e Architettonici di Milano, tesserati ICOM, guide turistiche (previa esibizione di tesserino di abilitazione professionale), dipendenti del Servizio Polo Mostre di Palazzo Reale (previa esibizione di tessera nominativa), componenti commissione vigilanza e vigili del fuoco (previa esibizione di tessera non nominativa).

GRATUITO

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