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L’energia di Jean-Michel Basquiat in mostra al MUDEC di Milano

Jean-Michel Basquiat Jean-Michel Basquiat

Dal 28 ottobre 100 opere di Jean-Michel Basquiat provenienti da collezioni private saranno in mostra al MUDEC-Museo delle Culture di Milano. L’esposizione racconterà la breve ma intensa carriera di uno dei più grandi esponenti del graffitismo americano e permetterà di approfondire l’arte di Basquiat e la sua capacità di raccontare con un linguaggio immediato tematiche impegnative sull’identità umana e il concetto di razza.

J.M. Basquiat, Fallen Angel
J.M. Basquiat, Fallen Angel

Jean-Michel Basquiat nasce a New York nel 1960. Si appassiona al disegno fin dall’infanzia e realizza  proprio durante gli anni di scuola dei libri illustrati. Il suo carattere inquieto si manifesta già quando è molto giovane, più di una volta fugge da casa. Il padre, soprattutto nel periodo successivo  al divorzio con la moglie, ha difficoltà a comprendere il temperamento del figlio. Durante gli anni in cui frequenta una scuola per ragazzi dotati di Manhattan, Basquiat incontra Al Diaz. E’ il 1977 e tra i due nasce un’amicizia e una collaborazione determinante per la definizione di un nuovo linguaggio del graffitismo.

Jean-Michel Basquiat
Jean-Michel Basquiat

 

J.M Basquiat, Hollywood africans, 1983
J.M Basquiat, Hollywood africans, 1983

I due amici cominciano ad elaborare graffiti per le strade di New York. Si firmano SAMO– Same Old Shit. Nel 1978 Basquiat lascia definitivamente la casa paterna. E’ proprio il padre ad incoraggiarlo, fiducioso che il figlio avrà successo. Le prime opere sono dedicate a personaggi del mondo della musica e della box. I soggetti sono Charlie Parker, Joplin, Hendrix e Billie Holiday. Per vivere Basquiat realizza quadri e magliette. Alla fine degli anni Settanta incontra,  in un ristorante di SoHo, Andy Warhol che avrà un ruolo significativo nella carriera dell’artista.

A.Warhol e J.M.Basquiat
A.Warhol e J.M.Basquiat

 

Insieme al fondatore della Pop Art, al quale è legato da una grande amicizia, produce la serie Collaborations. Anche l’incontro con Keith Haring, principale rappresentante del graffitismo americano, è stato fondamentale per Basquiat. L’amicizia tra i due inizia nel 1979 e durerà per tutto il resto della loro vita. A partire dagli anni Ottanta, l’artista comincia ad esporre insieme ai talenti più importanti dell’epoca. Partecipa alla mostra collettiva New York/New Wave a cui aderiscono oltre all’amico Haring, Robert Mapplethorpe, Kenny Scharf, Andy Warhol e altri graffitisti. Nel 1981 compie il suo primo viaggio in Europa ed espone a Modena alla galleria di Emilio Mazzoli. Le sue opere vengono presentate nelle più importanti città del mondo, ma alla metà degli anni Ottanta il suo successo è in declino. Probabilmente le opere di Basquiat non sembrano più così innovative come agli esordi.  A questo si aggiunge la sua forte dipendenza alle droghe, che lo conduce alla morte a soli 27 anni nel 1988.

J.M.Basquiat e K.Haring
J.M.Basquiat e K.Haring

 

Jean-Michel Basquiat, 1982. Courtesy Galerie Bruno Bischofberger, Zurich © The Andy Warhol Foundation
Jean-Michel Basquiat, 1982. Courtesy Galerie Bruno Bischofberger, Zurich © The Andy Warhol Foundation

I dipinti di Jean-Michel Basquiat hanno diversi supporti come la tela, il legno e il cartone. Il suo linguaggio è diretto e apparentemente infantile. In realtà la combinazione di parole e immagini ispirate al mondo contemporaneo fanno di Basquiat un portatore di messaggi moderni. Sullo sfondo delle sue opere, compaiono spesso parole cancellate. Lo stesso artista dichiara: «Cancello le parole, in modo che le si possano notare – il fatto che siano oscure spinge a volerle leggere ancora di più».

Questa tecnica torna utile per mettere ancora più in evidenza uno dei principali soggetti proposti da Basquiat: la comunità afroamericana che vive a New York.

 

J.M.Basquiat, Testa 1982
J.M.Basquiat, Testa 1982
Andy Warhol, Jean-Michel_Basquiat,1982.
Andy Warhol, Jean-Michel_Basquiat,1982.

Venti anni dopo la sua prima mostra al Whitney Museum of American Art (1992-1993) e dieci anni dopo la retrospettiva al Brooklyn Museum of Art (2005), questa esposizione mostrerà il ruolo centrale di Basquiat nella generazione dei suoi artisti coetanei e la funzione della sua arte come un ponte di collegamento tra le diverse culture.

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Informazioni utili

Jean-Michel Basquiat

28 ottobre 2016 – 26 febbraio 2017

MILANO
MUDEC
Museo delle Culture

via Tortona 56, CAP 20144 Milano

www.mudec.it

basquiat.com

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