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Lettere di Michelangelo e Vasari, ultimo week end per la mostra

C’è tempo ancora fino a domenica 24 luglio per visitare la mostra a Firenze, in palazzo Medici Riccardi, che espone il nucleo di lettere che Michelangelo Buonarroti scrisse a Giorgio Vasari, conservato ad Arezzo presso il Museo Casa Vasari.

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L’esposizione Michelangelo e Vasari. Preziose lettere all’«amico caro» dall’archivio Vasari è a cura di Elena Capretti e Sergio Risaliti.  A queste lettere, così come alla sua opera artistica e letteraria, Vasari affidò il compito di conservar memoria di sé, di “lasciar fama” e di combattere la “voracità del tempo”. La stessa ansia di eternità che l’artista volle esprimere nella sua casa di Arezzo, a cui le Carte sono oggi vincolate. Esse costituiscono una testimonianza diretta della vicenda umana e della formazione artistica di Giorgio Vasari (1511 -1574), della sua personalità poliedrica, della sua vasta produzione, dei suoi rapporti con i committenti (tra cui Cosimo I de’ Medici) e con i maggiori artisti e letterati del suo tempo, in particolare con Michelangelo.

Il percorso espositivo ha il suo fulcro proprio nelle lettere inviate fra il 1550 e il 1557 da Michelangelo a Roma a “Messer Giorgio amico caro” in Firenze, segno vivo del profondo rapporto tra i due artisti, carte private che ci consentono di avvicinare un Buonarroti anziano, prossimo alla morte, che si confronta con le proprie debolezze, gli affetti e le ultime meditazioni sull’arte e l’architettura. In queste carte troviamo anche tre sonetti autografi di Michelangelo, tra i suoi più celebri componimenti lirici.

La mostra racconta anche come nasce l’idea e la storia de Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori, e architettori, che Vasari pubblica a Firenze in due edizioni, entrambe con una dedica al duca Cosimo I de’ Medici: la prima uscita nel 1550 nei tipi di Lorenzo Torrentino e la seconda, ampliata e corredata dei ritratti incisi degli artisti, edita dai Giunti. Le Vite sono di fatto la prima storia dell’arte moderna, il cui culmine – formale, morale e spirituale – è rappresento da Michelangelo Buonarroti (1475 – 1564) di cui il Vasari, in forza del rapporto speciale con l’artista, si ritiene erede e discepolo privilegiato.

I manoscritti esposti nella mostra provengono dall’archivio della famiglia Vasari, a tutt’oggi conservato nella casa aretina dell’artista, acquistata dallo Stato italiano nel 1911 in occasione del IV centenario della nascita, e trasformata in Casa Museo Vasari.

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informazioni utili

MICHELANGELO e VASARI.
Preziose lettere all’«amico caro» dall’archivio Vasari
Palazzo Medici Riccardi
Firenze – via Camillo Cavour, 3
12 maggio – 24 luglio 2016
Orario: 9.00-19.00 (la biglietteria chiude alle 18.30), chiuso mercoledì
Ingresso comprensivo della visita a palazzo Medici Riccardi euro 12, ridotto 8 euro;
solo per la mostra euro 7 ridotto 4 euro

www.michelangeloevasari.it

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