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Successo per le opere su carta e l’arte orientale da Pandolfini

Hugo Heller, Vienna 1918 DAS WERK VON GUSTAV KLIMT Serie completa di 50 tavole, aggiudicata per 42.500 euro
Hugo Heller, Vienna 1918 DAS WERK VON GUSTAV KLIMT Serie completa di 50 tavole, aggiudicata per 42.500 euro
Hugo Heller, Vienna 1918 DAS WERK VON GUSTAV KLIMT Serie completa di 50 tavole, aggiudicata per 42.500 euro

L’interesse e l’affluenza di pubblico registrati durante l’esposizione dell’asta STAMPE E DISEGNI DAL XVI AL XX SECOLO – LIBRI E AUTOGRAFI è stata proporzionale all’esito della vendita: 800.000 euro di venduto, 120% delle stime minime raccolto a fronte del 71% di lotti venduti. Con questi numeri Pandolfini registra un nuovo importante successo, sulla scia del consistente esito dell’asta di Arte Moderna e Contemporanea battuta lo scorso 13 giugno.

Pietro De Bernardi, A.D. di Pandolfini Casa d’Aste, ha commentato l’esito di questa vendita “La clientela italiana e internazionale risponde sempre in maniera positiva quando dal catalogo emerge un lavoro di selezione accurata, di ricerca, studio e documentazione. Questo catalogo, che si riferisce a un settore molto sofisticato e per noi interessante, è perfettamente in linea con tutti gli altri e con il nostro credo aziendale che mira a presentare opere accuratamente selezionate e valorizzate dai nostri capi dipartimento”.

STAMPE E DISEGNI DAL XVI AL XX SECOLO
Entrando nel vivo dell’asta in oggetto in oggetto, registriamo il commento del direttore del Dipartimento di STAMPE E DISEGNI ANTICHI E MODERNI, Antonio Berni, che legge con la medesima prospettiva di Pietro De Bernardi il successo ottenuto: “Una conferma e una sorpresa. Il risultato dell’asta consolida la certezza che il mercato risponde con crescente entusiasmo alle offerte di opere di qualità. Allo stesso tempo ha offerto un deciso segnale di ripresa del mercato nazionale con molti collezionisti italiani di provata esperienza e cultura che hanno ricominciato ad acquistare opere su carta.”

Top lot della vendita è stato il disegno a penna, inchiostro bruno e acquarello rosso La deposizione nel sepolcro di Giovanni De Vecchi passato a un nuovo proprietario per 50.000 euro dopo una lunga gara tra due compratori collegati per telefono. Il disegno del De Vecchi, che partiva da una stima di 8/12.000 euro, è il foglio preparatorio per la pala d’altare della Cappella Tani nella chiesa di Santa Prassede a Roma.

DeVecchi

Tra le STAMPE ANTICHE è da sottolineare l’interesse che ancora una volta ha suscitato l’opera incisa di Canaletto presente in catalogo con le vedute di Venezia, altre prese da i Luoghi e altre ideate, una raccolta di rilievo non solo per la completezza ma anche per l’assoluta qualità di tutti i 25 fogli che la compongo e che sono stati proposti in vendita singolarmente e venduti per la quasi totalità con cifre, per molti lotti, decisamente superiori alle stime minime.

L’aggiudicazione più alta, 13.750 euro è stata fatta registrare da La torre di Malghera che partiva da una stima di 2/3.000 euro, poi interessanti anche gli esiti di Le porte del Dolo, Santa Giustina in prà della valle, e i due fogli ognuno con quattro piccole vedute, aggiudicati il primo a 9.000 e gli altri tre a 9.375 euro ciascuno. Da ricordare anche l’aggiudicazione de La madonna con la scimmia di Dürer per 20.000 euro e l’interesse suscitato da alcuni album proposti come I Costumi dei contadini della Toscana di Carlo Lasinio aggiudicato per 15.000 euro o quello delle Vedute delle ville e d’altri luoghi della Toscana di Giuseppe Zocchi che ha chiuso la gara a 10.000 euro.

Della COLLEZIONE CHIARINI, composta da 29 lotti, abbiamo accennato indirettamente parlando del top lot, il disegno del De Vecchi infatti ne faceva parte. Come quel foglio anche larga parte degli altri ha riscontrato grande interesse e buon successo di vendita, su tutti ricordiamo Studio per il bagno di Betsabea al recto e al verso Studio per San Bruno di Giovanni Bilivert che ha visto confrontarsi la sala con diversi collegamenti telefoni uno dei quali alla fine si è aggiudicato l’opera per 21.250 euro.

Tra le STAMPE E DISEGNI DEL XIX SECOLO il lotto che ha fatto registrare la cifra di aggiudicazione più alta è stato la rara cartella di litografie dai dipinti di Gustav Klimt, DAS WERK VON GUSTAV KLIMT, uscita a Vienna nel 1918 e unica pubblicazione realizzata con l’artista in vita, che è passata in nuova collezione per 42.500 euro. Nota interessante: il primo esemplare della preziosa serie di 50 fogli fu acquistato dall’imperatore Francesco Giuseppe e un altro esemplare figurava nella collezione di Frank Lloyd Wright.
In ordine di tempo si arriva al NOVECENTO, tra questi importante il riscontro che ha avuto il disegno a penna e inchiostro, del 1929, Beflaggte Burg di Paul Klee che ha chiuso la sua gara a 25.000 euro partendo da una stima di 12.000 euro. Ricordiamo anche Standing figure, un disegno a penna, inchiostro di china, gessetto nero e acquarello grigio di Henry Moore che è stato aggiudicato per 10.625 euro, mentre per 11.250 euro è stato battuto Grouppe de troi femme, una puntasecca e acquaforte di Pablo Picasso del 1922/23.

LIBRI E AUTOGRAFI
La vendita di giovedì 23 giugno di LIBRI E AUTOGRAFI, facendo registrare una percentuale di lotti venduti superiore all’84% ha raccolto oltre 180.000 euro pari al 157% delle stime minime.

Un risultato che premia la Casa d’Aste e lusinga la responsabile del dipartimento Chiara Nicolini che a caldo ha commentato così: “Sono davvero felice del risultato ottenuto perché si tratta di un’importante conferma per il dipartimento di LIBRI MANOSCRITTI E AUTOGRAFI. Avviato solo tre anni fa in un momento difficile e di grande competizione per il mercato librario antiquario italiano, il dipartimento dimostra una crescita nettissima, favorita dalla reputazione della Casa d’Aste e dall’attenta selezione e analisi dei lotti.”

Andrea Cesalpino, 1571 PERIPATETICARUM QUAESTIONUM LIBRI QUINQUE, aggiudicato per 35.000 euro
Andrea Cesalpino, 1571 PERIPATETICARUM QUAESTIONUM LIBRI QUINQUE, aggiudicato per 35.000 euro

Accurata selezione che appare subito chiara se si valutano titoli e risultati partendo dal top lot che è stato la prima edizione del primo libro in cui si parla della circolazione sanguigna, le Peripateticorum quaestionum del 1571 di Andrea Cesalpino, che partendo da una stima di 20.000/25.000 euro è stata aggiudicata a 35.000 euro, cifra di rilievo internazionale.
Anche la prima edizione delle celebri Vite del Vasari (1550) partendo dagli 8.500-11.500 euro della stima ha raggiunto dopo una serrata battaglia combattuta tra sala, telefoni, e offerte tramite la piattaforma Pandolfini Live la cifra ragguardevole di 20.000 euro.
Grande interesse ha suscitato pure lo splendido esemplare di uno dei libri più controversi di tutti i tempi, il Malleus Maleficarum del 1519, manuale contro le streghe, venduto a 13.570 euro partendo da 3.200-3.800 euro. Eclatante il successo della Ketubah manoscritta miniata su pergamena del XVIII secolo, che da una stima di 950/1.200 euro è passata di mano a per 15.000 euro.

Giorgio Vasari, 1550 LE VITE DE PIÙ CELEBRI…, aggiudicato per 20.000 euro
Giorgio Vasari, 1550 LE VITE DE PIÙ CELEBRI…, aggiudicato per 20.000 euro

 

 


24 GIUGNO | ARTE ORIENTALE
RISULTATI INTERNAZIONALI PER L’ORIENTE DI PANDOLFINI

L’asta di Arte Orientale del 24 giugno ha totalizzato circa 1.200.000 euro, realizzando il 178% delle stime minime. “Un’ottima affermazione che con grande soddisfazione ci porta a consolidare la nostra costante crescita, la fidelizzazione e l’allargamento, anche a livello internazionale, della nostra clientela. Anche per quest’asta, infatti, abbiamo avuto moltissime richieste di collegamenti telefonici, quasi integralmente da compratori internazionali, dal Regno Unito, da Hong Kong e soprattutto da buyers cinesi che hanno dovuto confrontarsi con una vivacissima attività sulla piattaforma PANDOLFINI LIVE e con i compratori che hanno gremito la sala”, così ha commentato Pietro De Bernardi – CEO di Pandolfini Casa d’Aste.

VASO GUAN, Cina, Periodo Qianlong (1736-1795), aggiudicato per 356.800 euro
VASO GUAN, Cina, Periodo Qianlong (1736-1795), aggiudicato per 356.800 euro

Top lot della vendita è stato il VASO GUAN, Cina – Periodo Qianlong, che stimato 50.000 – 70.000 euro ha proseguito la sua corsa, non concitata ma costante vista la determinazione dei contendenti, fino ai 356.800 euro, cifra con cui è stato aggiudicato ad un compratore straniero presente in sala.
Il vaso è di forma quadrata ed è percorso orizzontalmente da tre fasce ognuna composta di tre “creste” in rilievo; al centro un collo strombato con un’ampia bocca, ai quattro angoli altrettante piccole imboccature di forma circolare, sotto al piede ad anello si trova il marchio in blu sotto coperta e del periodo (1736-1795). Il tutto è coperto da uno spesso smalto grigio pallido con una craquelé ben evidente a maglie strette in un tono di grigio-marrone dorato ottenuta intenzionalmente. Questo vaso come molti oggetti Qianlong, e i precedenti del regno Yongzheng, è ispirato alle ware- Guan create nei forni di Hangzhou per gli imperatori della Dinastia Quing.

BUDDHA VAIROCANA, Cina, Dinastia Ming, XVI secolo, aggiudicato per 198.200
BUDDHA VAIROCANA, Cina, Dinastia Ming, XVI secolo, aggiudicato per 198.200

La rarità di questo oggetto risiede, oltre alla pregevolissima fattura e allo stato di conservazione, nei pochissimi esemplari presenti sul mercato e passati nelle aste internazionali anche in tempi non recenti. Il Buddha Vairocana, risalente alla Dinastia Ming del XVI secolo, era tra le eccellenze del catalogo e tale si è dimostrato anche nell’esito della vendita chiudendo la gara a 198.200 euro. Come per il Vaso Guan il nuovo proprietario di questa inconsueta scultura è un collezionista internazionale che se l’è aggiudicata dopo una lunga serie di rilanci telefonici.
Il Vairocana è una scultura di 52 centimetri in bronzo dorato con caratteristiche d’inconsueta rarità perché raffigura il Buddha seduto, una delle sue posture più consuete, ma con un mudra – posizione delle mani – raramente riscontrato in opere di tale grandezza e importanza: entrambe hanno pollice e indice uniti a formare dei cerchi e le altre dita tese con il palmo sinistro rivolto al petto e quello destro all’esterno.

COPPA DA LIBAGIONE, Cina – Dinastia Qing, secolo XVIII, aggiudicata per 57.500 euro
COPPA DA LIBAGIONE, Cina – Dinastia Qing, secolo XVIII, aggiudicata per 57.500 euro

L’eleganza e la raffinatezza dell’esecuzione sono la cifra distintiva di due Coppe da libagione che hanno segnato due ottime performance raggiungendo le cifre di 57.500 e 35.000 euro partendo rispettivamente da stime di 15/25.000 e 8/12.000 euro. Eseguite in Cina nel secolo XVIII durante la dinastia Qing, entrambe sono in corno di rinoceronte scolpito, la prima come una grande foglia di loto decorata da fiori e poggiata su una base in legno ebanizzato intagliata a rami e fiori, la seconda come una corolla di fiore con al centro un sinuoso pistillo e all’esterno altri piccoli fiori.

In ambito scultoreo bisogna ancora ricordare l’ottimo risultato ottenuto dal bronzo, Cina – XIX secolo, raffigurante il “bodhisattva della compassione” Avalokitsevara raffigurato in piedi su una base modellata come due corolle di fiori di loto affrontate che dai 12/15.000 euro della stima ha cambiato di proprietario per 42.500 euro.

AVALOKITSEVARA, Cina, secolo XIX, aggiudicata per 42.500 euro
AVALOKITSEVARA, Cina, secolo XIX, aggiudicata per 42.500 euro

Il catalogo del 24 giugno attraversava trasversalmente il grande ventaglio collezionistico dell’arte orientale per la completezza delle proposte dalle provenienze alle epoche, dalle tecniche esecutive ai materiali, talvolta inconsueti come il brillante verde lime della porcellana decorata in rilievo su cui spiccano una coppia di gru ubianche di un piccolo  paravento da tavolo aggiudicato per 8.750 euro.

“Ha vinto la qualità” è il commento sintetico e puntuale con cui il Capo Dipartimento, Thomas Zecchini, ha definito il brillante esito del catalogo presentato, aggiungendo inoltre: “Una qualità superiore alla media degli oggetti ultimamente proposti dal mercato italiano, alla quale va aggiunta la loro freschezza. Si tratta infatti di opere e oggetti nella loro totalità sono provenienti da committenze private, quindi nuove per i buyers e per questo molto più appetibili.”

Palazzo Ramirez-Montalvo
Borgo degli Albizi, 26 | 50122 Firenze
Tel. +39 055 2340888 (r.a.) | Fax. +39 055 244343
info@pandolfini.it | www.pandolfini.it

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