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Milano celebra Umberto Boccioni nel centenario della morte

Umberto Boccioni Umberto Boccioni, Elasticità, 1912 olio su tela, 100x100 cm Milano, Museo del Novecento, Collezione Jucker
Umberto Boccioni
Umberto Boccioni, Elasticità, 1912
olio su tela, 100×100 cm
Milano, Museo del Novecento, Collezione Jucker

Il Comune di Milano in sinergia con il Museo del Novecento e il Castello Sforzesco, festeggia il centenario dalla morte di Umberto Boccioni (1882-1916), con una mostra che apre i battenti il 23 marzo fino al 10 luglio 2016.

Alla conferenza stampa l’Assessore alla Cultura Filippo Del Corno, nel ricordare il centenario, ha così definito la mostra “Un’occasione speciale per rendere l’omaggio dovuto alla memoria di uno dei principali protagonisti del Novecento, ma anche un punto di partenza per un rilancio della ricerca e degli studi sulla sua opera”,  a sottolineare gli innumerevoli documenti e scritti che fanno da cornice alle opere scultoree e pittoriche presenti.

Umberto Boccioni
Umberto Boccioni, Forze di una strada, 1911
olio su tela, 99,5 × 80,5 cm
Osaka City Museum of Modern Art

L’esposizione mette principalmente a confronto le opere di Boccioni con tre artisti che hanno ispirato il suo percorso: Segantini, Fornara e Previati, dei quali, nel 1907, ebbe occasione di ammirare le opere alla Biennale Venezia e al Salon parigino dei pittori divisionisti. Boccioni era particolarmente attratto dalla ricerca artistica e teorica di Previati, che inizia a frequentare appena giunto a Milano nel 1907.

Umberto Boccioni, Romanzo di una cucitrice, 1908  olio su tela, 150 x 170 cm Parma, Collezioni Barilla di Arte Moderna
Umberto Boccioni, Romanzo di una cucitrice, 1908
olio su tela, 150 x 170 cm
Parma, Collezioni Barilla di Arte Moderna

Il percorso espositivo si sviluppa in ordine cronologico e tematico, è composto da 300 opere tra dipinti, sculture, disegni, incisioni, provenienti da importanti musei, istituzioni e collezioni internazionali, comprensive di nuovi documenti, fotografie, libri e riviste. Elemento fondante della mostra sono 61 disegni proveniente dalla collezione del Castello Sforzesco e una serie di scritti e documenti inediti provenienti dalla Biblioteca Civica di Verona, in particolare una rassegna stampa futurista, riunita a partire dal 1911, fotografie, appunti e libri raccolti dall’artista nella sua fase prefuturista.

Umberto Boccioni
Umberto Boccioni, Antigrazioso, 1913 (fusione del 1950-1951)
bronzo, 58,4 × 53,3 × 41,9 cm
New York, The Metropolitan Museum of Art ©Archivio Scala Group //© 2016.
Image copyright The Metropolitan Museum of Art/Art Resource/Scala, Firenze

Questa documentazione permetterà di conoscere e approfondire le tematiche della poetica di Boccioni, dallo sviluppo del concetto del dinamismo in rapporto alla figura umana, al ritratto, alla veduta paesaggistica e urbana e il suo legame con Milano. La mostra si apre con un’opera del 1902 Autoritratto, proveniente dal Castello Sforzesco, accompagnato da tre diari, scritti tra il 1907 e 1908, prezioso prestito della Getty Research Library di Los Angeles, considerati fonti documentari fondamentali per la comprensione espositiva. Si susseguono opere di Giacomo Balla, a lungo maestro di Boccioni, con La fidanzata a Villa Borghese affiancata alla Campagna romana del 1903, opera di prima produzione di Boccioni.

Umberto Boccioni
Umberto Boccioni, Antigrazioso, 1912-1913
olio su tela, 80 x 80 cm
Torino, Fondazione F.C. per l’Arte

Il percorso prosegue sviluppando i vari periodi: dalla formazione divisionista, simbolista ed espressionista, che guarda nel contempo alla tradizione classica, rinascimentale e barocca, alle coeve correnti figurative europee, fino all’affermazione del futurismo. Vi troviamo opere di Jacques-Emile Blanche, Richard Edward Miller, Félicien Rops, Leonardo Bistolfi, Vincenzo Vela, Joseph Sattler, Alberto Martini, Henri de Groux, Albrecht Durer, Gino Severini ma anhce Rodin e Archipenko. Le sale dedicate al periodo futurista sono ricche di disegni e schizzi, di qualche capolavoro su tela e di alcune sculture come Antigrazioso. Boccioni giunge a Milano nel 1907, rimane affascinato dai lavori di Previati e Segantini, che influenzeranno la sua nuova visione artistica. Erano anni di fermento, da agricola e artigianale si sta trasformando in città industriale, sorgono e si espandono industrie come la Pirelli, la Breda, la Carlo Erba.

Umberto Boccioni
Umberto Boccioni, Cavallo + cavaliere + case, 1914
matita nera, inchiostro nero a penna e acquerello azzurro su carta, 393 × 563 mm
Milano, Civico Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco

E’ in questa atmosfera innovativa che si viene a formare Il Futurismo, movimento creato da F.T.Marinetti dove vedeva partecipe lo stesso Boccioni insieme a Carrà, Russolo, Balla, Severini, nel 1910 creeranno il Manifesto di Pittura Futurista, dando vita alla prima Avanguardia storica italiana. Milano come Parigi, sono città innovative e moderne, culla di nuove idee e forme d’arte. Boccioni insieme ai Futuristi creano un’arte rivoluzionaria, legata ai concetti di dinamismo e velocità, in contrapposizione ai vecchi stili. Fu un movimento di portata rivoluzionaria, che lasciò un segno indelebile sulle sorti dell’arte del XX secolo. Umberto Boccioni muore a soli 34 anni per una caduta a cavallo.

Umberto Boccioni
Umberto Boccioni, La madre dell’artista, 1915
grafite e acquerello su carta, 651 × 530 mm
New York, The Metropolitan Museum of Art ©Archivio Scala Group //© 2016.
Image copyright The Metropolitan Museum of Art/Art Resource/Scala, Firenze

 

Umberto Boccioni
Umberto Boccioni, Corpo umano (Dinamismo), 1913
olio su tela, 80×65 cm
Milano, Museo del Novecento

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INFORMAZIONI UTILI:

Umberto Boccioni (1882 – 1916). Genio e Memoria
Palazzo Reale, Milano
Piazza Duomo 12
23 marzo – 10 luglio 2016
a cura di Francesca Rossi con Agostino Contò
orari lunedì 14.30-19.30 | martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30-19.30  | giovedì e sabato 9.30-22.30
ultimo ingresso un’ora prima della chiusura della mostra

Info e prenotazioni +39 0292800821
www.palazzorealemilano.it

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