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L’insonnia di Sgarbi. Tanto rumore per nulla

Vittorio Sgarbi - ArsLife

Vittorio Sgarbi - ArsLife

E’ guarito completamente Sgarbi, non c’è dubbio. Ma ora soffre di insonnia. Un disturbo che colpisce milioni di italiani tra cui, evidentemente, anche il celebre critico d’arte Prof. Vittorio Sgarbi. “Ha da passa’ ‘a nuttata…”, ma qui “Napoli milionaria” non c’entra. È la notte tra il 29 ed il 30 dicembre scorso, il Prof. Sgarbi si trova a Mazzano comune del bresciano. Vittorio appare completamente ristabilito dopo il malore (ischemia cardiaca) che lo aveva colpito il 17 dicembre scorso. Sgarbi voleva vedere un quadro esposto ai Musei Mazzucchelli di Mazzano, piccolo borgo di 12 mila anime non lontano dal Garda. Per questo, in piena notte tenta di comunicare col sindaco Maurizio Franzoni il quale però non risponde. Della serie “il potere logora chi non ce l’ha” il Prof. non si arrende. Si mette addirittura in contatto con la “batteria” del Viminale la quale si mobilita immediatamente manco fosse stata allertata l’Unità di crisi. E’ mezzanotte passata quando una pattuglia dei carabinieri di Brescia scampanellano sotto casa del primo cittadino sollecitandolo a mettersi in contatto con Roma. In tempi come questi è da rischiare un coccolone.

A Corriere.it racconta proprio il sindaco Franzoni, avvocato, alla guida di una lista civica “senza aver mai avuto una tessera di partito in tasca”. Sulle prime il primo cittadino pensa a una disgrazia. Poi, finalmente, la telefonata chiarificatrice. Sindaco e critico sono poi riusciti a parlare il 31 e Sgarbi ha così potuto visitare i Musei Mazzucchelli. “Al ministero sono tutti amici miei, mi hanno chiesto se era urgente ed ho risposto loro che era urgentissimo -ha poi dichiarato Sgarbi- il compito della “batteria” è proprio quello di cercare sindaci e parlamentari che non rispondono al telefono. Non credo che i carabinieri avessero molto di più da fare quella sera che cercare il sindaco del paese con il quale il più grande critico d’arte italiano aveva necessità di parlare”. Quando si dice l’umiltà dei grandi… “Il sindaco -ha continuato Sgarbi- aveva il telefono silenziato e si è scusato per questo, ma è stato contento di incontrarmi perché abbiamo avviato un progetto molto importante per i Musei Mazzucchelli”. Ma il sindaco Franzoni non ci sta: “Scusarmi per aver avuto il cellulare silenzioso? Non vedo perché, non l’avessi avuto silenziato, semmai, avremmo risolto il tutto all’ora di cena”. Concludendo, il Prof. Sgarbi voleva vedere quel museo perché pensava che ci fosse un quadro che lo interessava. Ma quel quadro, da tempo, ha lasciato villa Mazzucchelli per essere esposto altrove…molto rumore per nulla, ma molto su cui riflettere. Una domanda finale: ma la “batteria” italica del Viminale ha in dotazione dei farmaci per l’insonnia?

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  • Bene a sapersi che a Mazzano ci sono i Musei Mazzucchelli.
    Uno dei meriti di Sgarbi è di aver contribuito a divulgare anche le ricchezze d’arte dell’Italia c.d. minore. Il sindaco dovrebbe ringraziare. Se il sindaco deve essere reperibile il cellulare deve essere acceso e attivo!! Prima della riforma sanitaria,1978, il medico condotto era reperibile 24 ore su 24!! Nulla di eccezionale.

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