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Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte II. Il sacrificio e il prezzo della liberà

Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte II

Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte II. Il sacrificio e il prezzo della liberà al centro dell’epilogo della saga che ha appassionato milioni di spettatori (e lettori) in tutto il mondo.

Hunger Games è giunto al termine.
La trilogia di Suzanne Collins, diventata di quattro film, con Il canto della rivolta – Parte II trova al cinema la sua conclusione.Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte IIAlla regia Francis Lawrence, regista anche di Hunger Games: La ragazza di fuoco e Il canto della rivolta – Parte I.
Francis Lawrence prima di essere regista per il grande schermo (Constantine 2005, Come l’acqua per gli elefanti 2011) vanta una prolifica carriera di regista di videoclip musicali, da Waiting for tonight e Play di Jennifer Lopez, a Someone to call my lover di Janet Jackson, o I’m a slave 4U di Britney Spears, Bad Romance di Lady Gaga, Run the World (Girls) di Beyoncé. E si vede. L’estetica di Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte II è impeccabile, ma si perde a volte in sequenze da videogames, che hanno il merito di dare respiro dalla retorica un po’ ridondante su cui è premuto l’acceleratore per tutto il tempo. Hunger Games è una saga fatta di parole chiave: libertà, rivoluzione, sacrificio, pace, violenza, propaganda.Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte IIRitroviamo Jennifer Lawrence, una perfetta Katniss Everdeen: la persona giusta al momento giusto, non per forza la migliore. Diventata per caso il volto di una rivoluzione sulla quale sembra non avere controllo conquista tutti col suo buon carattere, un po’ zuccona, ma di buon cuore: come si confà a un’eroina senza macchia. Anche il vecchio cattivo -dopo tutto- sembra avere un debole per lei.
Il personaggio più riuscito si conferma quello di Effie Trinket, snob e dolce allo stesso tempo, interpretata da Elizabeth Banks in questo futuro apocalittico e dispotico sembra l’unica ad aver un briciolo di tenerezza e empatia per la povera Katniss.Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte II

Nel precedente capitolo, Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte I, non era successo granché, in questo -finalmente- tutti i nodi vengono al pettine, ma il lieto fine non è così dolce come si vorrebbe. Qual è il prezzo della libertà? Qual è il sacrificio giustificabile per la vittoria?

Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte IILa guerra è un fatto personale? O non lo è?  Katniss Everdeen sembra non avere dubbi, e un’eroina pulita e senza lati oscuri, senza sfumature, giusto in amore sembra un po’ indecisa, ma solo per un attimo, già sappiamo chi sceglierà, fin da subito.

Quelli di Hunger Games sembrano temi particolarmente attuali, ma come per la sua protagonista sospettiamo si tratti solamente di una questione di tempismo e coincidenza, più che di premeditazione. La saga di Hunger Games è così, un blockbuster quasi perfetto, se non fosse per qualche inutile lungaggine dettata dal dispotismo del mercato.

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