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Christian Boltanski per la prima volta a Torino

Christian Boltanski Christian Boltanski

La prima mostra  personale torinese di Christian Boltanski presso la Fondazione Merz si sviluppa con un progetto site-specific inedito nell’intero spazio della Fondazione ed è concepita come un’istallazione totale. Il percorso espositivo si apre con circa 200 grandi fotografie, stampate su tessuto, sospese al soffitto e in movimento nello spazio della Fondazione che saranno visibili fino al 31 gennaio 2016.

Christian Boltanski
Christian Boltanski

I volti e le immagini di piccole quotidianità arrivano dall’archivio personale di Boltanski che negli anni ha raccolto storie concentrate in sguardi, ritratti e scatti.Il moto continuo impresso alle immagini sospese nel vuoto è un invito a lasciarsi andare al flusso del tempo e della memoria. Che succederà ‘dopo’? E quanti ‘dopo’ ci sono già stati nella vita delle persone, nei ricordi e nella casualità degli eventi?. Le foto girano come i fatti della vita, si può decidere di inseguirle con lo sguardo o muoversi dietro loro, ma poi alla fine bisogna lasciarle andare e pensare al ‘dopo’.
Storia e tempo sono la materia del lavoro di Boltanski, vulnerabilità, forza  riflessione sull’assenza sono  la sua  passione per il reale. Proprio per questo Boltanski costruisce archivi, muove ombre nello spazio, riporta alla superficie ricordi dimenticati attraverso volti e occhi di sconosciuti che affiorano da fotografie recuperate, fa risuonare il battito del cuore all’unisono con i ritmi della storia, costruisce scenari di abiti per non disperdere i racconti dei singoli, indaga il caso, sfida con ironia la caducità delle cose e propone l’arte della durata.

Christian Boltanski, artista concettuale francese (Parigi 1944), dopo aver sperimentato la pittura, con il cortometraggio La vie impossible de Christian Boltanski (1968) inizia un percorso di ricerca che pone al centro la memoria personale e collettiva. Realizza quindi assemblages e installazioni lavorando con la fotografia, frammentando realtà e immaginazione, accumulando materiali e oggetti. Alle opere degli anni Settanta (Vitrines de référence; Boîtes de biscuits; Tiroirs; L’album de photographies de la famille D. entre 1939 et 1954; ecc.) seguono installazioni che insistono con sempre maggiore intensità sulla testimonianza di esistenze passate e sulla presenza-assenza di tracce di una memoria da ripercorre e interpretare. Archives, Monuments, Réserves presentano, con varianti e adattamenti site specific, fotografie che si combinano con scatole impilate, muri illuminati da lampade, mucchi di abiti.

INFORMAZIONI UTILI
Christian Boltanski. Dopo

3 novembre 2015 – 31 gennaio 2016

Fondazione Merz
via Limone 24, 10141 Torino
A cura di: Claudia Gioia
Orari: martedì-domenica 11-19
COSTO:
-Biglietti: € 5,00 intero, € 3,50 ridotto (studenti, gruppi organizzati min. 10 persone)
-Gratuito: bambini fino a 10 anni, maggiori di 65 anni, disabili e accompagnatori,
-ogni prima domenica del mese e possessori tessera Abbonamento Musei e Torino+Piemonte Card)

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