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500 top artist di Artprice: 10 italiani, Stingel all’11° posto

RUDOLF STINGEL Untitled , 2012 electroformed copper, plated nickel and gold, in 4 parts each 47 1/4 x 47 1/4 in. (120 x 120 cm) overall 94 1/2 x 94 1/2 x 1 1/2 in. (240 x 240 x 3.8 cm) Estimate $4.000.000 - 6.000.000 SOLD FOR $4.757.000

E’ uscito il report Artprice sull’arte contemporanea 2015 (13% del mercato globale). Nella classifica dei 500 top artist 2014/2015 il podio è tutto americano:  la Repubblica Popolare Cinese ha perso il primato nel mercato dell’arte contemporanea, cedendo lo scettro agli Stati Uniti (i dati si riferisco al periodo  1° luglio 2014 – 30 giugno 2015).

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Jean-Michel Basquiat (1960-1988) The Field Next to the Other Road Venduto per $37,125,000 da Christie’s il 13/05/2015 a NY

Al primo posto si trova  Jean-Michel  BASQUIAT (1960-1988) con un fatturato di  125.821.223 $ per 79 lotti venduti. Al secondo posto Christopher WOOL  (1955) che con 112.993.962 $ per 48 opere vendute scalza Jeff KOONS  (1955) (81.875.747 $ e 83 lotti ) e gli sottrae il primato di artista vivente più caro in asta.

Ma vediamo come si sono classificati i nostri artisti.

RUDOLF STINGEL Untitled , 2012 electroformed copper, plated nickel and gold, in 4 parts each 47 1/4 x 47 1/4 in. (120 x 120 cm) overall 94 1/2 x 94 1/2 x 1 1/2 in. (240 x 240 x 3.8 cm) Estimate $4.000.000 - 6.000.000  SOLD FOR $4.757.000
RUDOLF STINGEL. Untitled , 2012
aggiudicato da Phillips a NY 14/05/2015 per $4.757.000

L’altoatesino Rudolf STINGEL (1956) si posiziona bene, all’11° posto con un fatturato  di 22.201.414 $ per 30 lotti passati in asta. Al 55° posto troviamo Maurizio CATTELAN (1960) con un totale di 5.305.362 $ per 51 opere.

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Seguono al 129° Giuseppe PENONE  (1947) con  1.913.252 $ (14 lotti), al 220° Mimmo PALADINO  (1948) con 956.044 $ (59 lotti), al 326° Nicola de MARIA (1954) che ha venduto per 567.302 $ (25 lotti), al 339°  Marcello LO GIUDICE (1957) con 547.221 $ (14 lotti); al  355°  Francesco CLEMENTE  (1952) con 491.735 $ (29 lotti).

Poco distante, arriva 361° Gino de DOMINICIS (1947-1998) con 485.250 $ (5 opere);  432° Milo MANARA (1945) che ha fatturato 374.133 $ con 58 lotti e, ultimo italiano in classifica,  Francesco VEZZOLI  (1971) al  462° posto con 337.793 $ per 4 lotti.

Secondo i dati raccolti da Artprice, l’arte contemporanea si è imposta come vera e propria locomotiva del mercato dell’arte, un ruolo che storicamente era sempre stato appannaggio dell’arte moderna. Le cifre confortano questa osservazione: il 68% del fatturato globale dell’arte contemporanea (cioè 1,2 miliardi di dollari) ruota attorno a 100 artisti e il 35%.

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L’ARTE CONTEMPORANEA ALL’ASTA: CIFRE CHIAVE
luglio 2014 – giugno 2015

  • 1,76 Mrd $ di opere d’arte contemporanea, un risultato in calo del 12% rispetto all’esercizio precedente
  • 1.800% di crescita in 15 anni, nel 2000/2001, il fatturato delle aste di opere d’arte contemporanea è stato di 93 milioni di dollari. Nel 2006/2007 ha raggiunto i 365 milioni.
  • 13% del mercato mondiale, il peso attuale dell’arte contemporanea.
  • 91% generato dalle prime tre potenze. Il mercato mondiale dell’arte contemporanea è così ripartito: Stati Uniti 37%, Cina 30,9% e Regno Unito 23,3%. Il resto del mondo si deve accontentare del rimanente.
  • 410 mln $ nel regno unito, un risultato in netta crescita (+74,7%), che conferma la crescente rilevanza di Londra: solo 130 milioni di dollari separano il risultato britannico da quello cinese, a fronte dei 630 milioni di divario dell’anno passato.
  • 2% dei ricavi in francia. In quarta posizione, ma molto lontano dal podio, il mercato francese risulta marginale rispetto ai tre leader.
  • 36,9%, di flessione in cina, perdendo più di un terzo dei ricavi, la Cina perde anche il primato a vantaggio degli Stati Uniti.
  • 55.400 opere d’arte contemporanea vendute. Nel 2014/2015, il mercato cinese rimane il più consistente, con oltre un quarto delle aggiudicazioni mondiali.

Fonte: artprice.com

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