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Collezione A. Alfred Taubman da Sotheby’s. Un Modì nel catalogo di Masterworks

Amedeo Modigliani Portrait de Paulette Jourdain Circa 1919 Estimate $25/35 million Masterworks: 4 November Amedeo Modigliani Portrait de Paulette Jourdain Circa 1919 Estimate $25/35 million Masterworks: 4 November
Amedeo Modigliani Portrait de Paulette Jourdain Circa 1919  Estimate $25/35 million  Masterworks: 4 November
Amedeo Modigliani
Portrait de Paulette Jourdain
Circa 1919
Estimate $25/35 million
Masterworks: 4 November

Quello di A. Alfred Taubman  è un nome importante per Sotheby’s.  Tra novembre 2015 e gennaio 2016 la maison disperderà la sua prestigiosa collezione, nella quale compaiono le firme più celebri della storia dell’arte e le più ambite (e costose) del mercato.

Sotheby’s deve infatti proprio all’imprenditore e filantropo Taubman, deceduto lo scorso aprile, l’innovativo cambiamento di rotta attuato dalla società negli anni ’80. Egli acquistò Sotheby’s in qualità di cavaliere bianco, salvandola dalla minacciosa scalata degli investitori Marshall Cogan e Stephen Swid, e ne rivoluzionò gli assetti, scrivendo un pezzo di storia a cui si deve l’odierno successo della casa d’aste. Taubman riteneva infatti che il mercato dell’arte fosse eccessivamente di nicchia, inaccessibile ad una grande fetta di potenziali acquirenti. Quel mercato avrebbe dovuto interessare non solo i mercanti, che ne erano i pilastri fondanti, ma tutti gli appassionati d’arte. Diede spazio ai clienti e innovò le modalità di esposizione delle opere prima dell’asta: erano i primi passi verso la sorprendente crescita del mercato dell’arte internazionale.

A Alfred Taubman
A Alfred Taubman

Sotto la guida di Taubman Sotheby’s inaugurò la sede di New York, oggi luogo simbolo per il mercato dell’arte, e si occupò della vendita di importanti collezioni diventate pietre miliari della storia delle aste, come quella dei gioielli della duchessa di Windsor nel 1987, la Andy Warhol Collection nel 1988 e l’eredità di Jacqueline Kennedy Onassis nel 1996. “Si riesce a vedere l’importanza del lavoro di Taubman in tutta l’odierna visione del mercato dell’arte” – ha affermato Tad Smith, presidente e amministratore delegato di Sotheby’s.

La luce su Taubman si oscurò nei primi anni 2000, quando fu coinvolto in un’inchiesta su un presunto accordo tra Christie’s e Sotheby’s per stabilire un regime dei prezzi, violando le norme antitrust. Ma, condannato, multato e detenuto per alcuni mesi, Taubman, tornato in libertà, non smise mai di sostenere la sua innocenza.

La sua attività da filantropo è stata importante per molte istituzioni: Taubman è stato infatti tra i fondatori dell’Archive of American Art presso la Smithsonian Institution, membro del consiglio del Whitney Museum of American Art e Presidente della Art Commission of Detroit. Il suo impegno si rivolse anche a sostegno di diverse cause a sostegno delle arti, dell’istruzione e della medicina.

Oltre ad essere annoverato come benefattore principale del Taubman College of Architecture and Urban Planning dell’Università del Michigan, del Taubman Medical Research Institute, e fondatore del Taubman Center for Public Policy alla Brown University, per citare solo alcune delle sue attività da filantropo perseguite poi dalla sua famiglia, Taubman dedicò la sua lunga vita all’arte.

AAT - Modigliani, Portrait de Paulette Jourdain

“Aveva un talento eccezionale” – afferma oggi Simon Shaw, responsabile del dipartimento Impressionist & Modern Art da Sotheby’s, commentando le grandi doti da collezionista di Taubman. La sua raccolta vanta infatti i più noti nomi dell’arte e pezzi di grande prestigio. Singole opere raccolte nell’arco di mezzo secolo con l’intento di raccontare storie emozionanti che portano con sé i fasti di leggendarie gallerie come la Leo Castelli Gallery. Lavori di Jasper Johns, Willem de Kooning, Jackson Pollock, Mark Rothko, Frank Stella, Pablo Picasso, Egon Schiele. E ancora: Winslow Homer, Charles Burchfield, Albrecht Durer e Raffaello: in quattro imperdibili appuntamenti, in calendario dal 4 novembre al 27 gennaio prossimi, Sotheby’s disperderà i capolavori della Collezione Taubman.

Tra i lotti più ambiti, alla già attesissima asta “Masterworks” del 4 novembre sarà offerto “Untitled XXI” realizzato da Willem de Kooning nel 1976, stimato $25-35 milioni. Ma soprattutto il catalogo vanta il “Ritratto di Paulette Jourdain”, un bellissimo Modigliani valutato $25-35 milioni, che anticiperà di qualche giorno la vendita dello straordinario “Nu couché” che Christie’s metterà sul mercato per $ 100 milioni il 9 novembre. Un bel banco di prova per testare l’interesse dei collezionisti intorno al nome di Modì.

La Collezione Taubman andrà all’asta nelle seguenti date.

MASTERWORKS
4 November 2015

MODERN & CONTEMPORARY ART
5 November 2015

AMERICAN ART
18 November 2015

OLD MASTERS
27 January 2016

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