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Confronto tra giganti. Michelangelo a tu per tu coi maestri dell’arte contemporanea

David di Michelangelo Il David di Michelangelo
David di Michelangelo
David di Michelangelo

Da giugno del prossimo anno dieci opere di artisti contemporanei saranno messe a confronto con Michelangelo e altri grandi del passato negli storici spazi della Galleria dell’Accademia di Firenze.

Marina Abramović, Cai Guo-Qiang, Maurizio Cattelan, Damien Hirst, Jeff Koons, Yayoi Kusama, Bruce Nauman, Richard Prince, Gerhard Richter, Cindy Sherman a fianco a Michelangelo, Giotto, Paolo Uccello, Botticelli. Un confronto tra giganti.

Riusciranno i contemporanei a reggere il confronto?

Gli accostamenti tra arte antica e arte contemporanea hanno ormai una lunga storia. Per quanto, almeno dalle Avanguardie in poi, l’arte abbia voluto tracciare una cesura con il passato, il fascino del confronto è sempre esistito. Cambia la percezione del mondo, cambia il fine dell’arte, che da strumento di comunicazione che veicola altri contenuti diviene un mezzo di innovazione esso stesso, ma il confronto con i grandi del passato resta un’aspirazione, in una dimensione di sostanziale continuità.

Jeff Koons, Autoritratto con maiale, 1998, piatto di porcellana, Firenze, Galleria degli Uffizi, Corridoio Vasariano
Jeff Koons, Autoritratto con maiale, 1998, piatto di porcellana, Firenze, Galleria degli Uffizi, Corridoio Vasariano

Da una parte si schierano il David e i Prigioni di Michelangelo, con un seguito di opere per nulla minori, i cui autori vanno da maestri medievali come Giotto e Taddeo Gaddi, a quelli del Rinascimento con Paolo Uccello, Botticelli, Ghirlandaio, Perugino. Dall’altra dieci tra più celebri artisti del nostro tempo, coloro che hanno negli ultimi decenni raggiunto i vertici del sistema dell’arte, in quanto a valore e notorietà: Marina Abramović, Cai Guo-Qiang, Maurizio Cattelan, Damien Hirst, Jeff Koons, Yayoi Kusama, Bruce Nauman, Richard Prince, Gerhard Richter, Cindy Sherman.

Tra gli spunti di riflessione sollecitati dalla mostra c’è anche quello relativo alle ingenti valutazioni economiche raggiunte da tempo dai maggiori protagonisti dell’arte contemporanea, anche in rapporto ai valori assegnati invece alla categoria degli “Old Masters” nelle aste di tutto il mondo.

L'artista Cai-Guo-Qiang, Carrara, 2010, foto di Valerio Brambilla
L’artista Cai-Guo-Qiang, Carrara, 2010, foto di Valerio Brambilla

Tuttavia, la mostra I grandi dell’arte contemporanea a confronto con Michelangelo, si pone la domanda di cosa resterà nel futuro dell’arte del nostro tempo. Quali opere, in una galleria ideale, terranno il confronto con Michelangelo? Quali valori, quali qualità, il nostro tempo consegnerà ai posteri?

Walter Benjamin, circa ottanta anni fa, aveva pronosticato la perdita dell’aura dell’arte nell’era della sua riproducibilità tecnica. Lungi dal segnare la morte dell’arte, negli ultimi decenni certi supporti mediatici ne hanno invece potenziato l’aura, facendo assumere ad alcune opere valori e attenzione enormi.

Nell’ideare la mostra i due curatori, Fabio Cavallucci, Direttore del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, e Angelo Tartuferi, Direttore della Galleria dell’Accademia di Firenze, sono partiti proprio dalla considerazione che, a dispetto di tale teoria, i new media e il sempre più esasperato star system degli ultimi decenni abbiano invece potenziato l’iconicità delle opere contemporanee, grazie anche al risalto conferitogli dal mercato e dall’enorme attenzione mediatica. “E’ da una sensazione di spaesamento nei confronti di una forza del presente che supera quella della storia — affermano i due curatori — , che nasce il progetto di questa mostra.

Yayoi Kusama, Autoritratto, 2010,  Acrilico su tela, Firenze, Galleria degli Uffizi, Corridoio Vasariano
Yayoi Kusama, Autoritratto, 2010, Acrilico su tela, Firenze, Galleria degli Uffizi, Corridoio Vasariano

Spiegano gli organizzatori che

“le opere degli artisti contemporanei che saranno messe in mostra alla Galleria dell’Accademia non solo reggeranno il confronto con Michelangelo, e con altri maestri, ma aggiungeranno elementi di sorpresa e più attuali chiavi di interpretazione a quelle del passato, al punto che perfino gli antichi capolavori potranno arricchirsi di nuovi significati agli occhi dei visitatori”. Il David resterà immutato dopo questa presenza? Del resto Michael Bachtin (1895-1975) sosteneva, parlando del romanzo, come un’opera non resti sempre uguale a se stessa, ma venga modificata, muti il suo significato nello svolgersi della storia.”

Vedremo…

INFORMAZIONI UTILI

I grandi maestri dell’arte contemporanea a confronto con Michelangelo
Galleria dell’Accademia
via Ricasoli, 58 Firenze
14 giugno 2016 – 8 gennaio 2017
Curatori: Fabio Cavallucci, Angelo Tartuferi
Biglietto
Intero: € 12,50; ridotto: € 6,25 per i cittadini dell’U.E. tra i 18 ed i 25 anni
Gratuito riservato a minori di 18 anni di qualsiasi nazionalità, portatori di handicap ed un accompagnatore, giornalisti, docenti e studenti di Architettura, Conservazione dei Beni Culturali, Scienze della formazione, Diploma di Laurea di lettere e filosofia con indirizzi di laurea archeologico o storico-artistico, Diploma di Laurea o corsi corrispondenti negli Stati membri dell’Unione Europea

Orario
Martedì – domenica ore 8.15 – 18.50; la biglietteria chiude alle 18.20
Chiuso il lunedì

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  • Diciamo subito che i giganti restano quelli del passato, i dieci del contemporaneo sono solo dei nani incapaci persino di salire sulle loro spalle. L’unico che può reggere il confronto oggi é lo scrivente con The Opera Collection, basta prenderne atto, in fondo la mia esposizione su G+ ha superato il milione di visualizzazioni, qualcuno ha iniziato a capire cosa c’é di realmente nuovo in giro : http://armellin.blogspot.com

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