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Hermann Nitsch è arrivato a Palermo per l’inaugurazione della mostra delle polemiche

Hermann Nitsch e Andrea Cusumano (assessore alla cultura)

Dopo le polemiche che si sono rincorse sul web, eccolo a Palermo. Hermann Nitsch, inventore di una innovativa forza del gesto artistico, è arrivato in città per l’inaugurazione del 10 luglio.

credit: (c) Atelier Hermann Nitsch
credit: (c) Atelier Hermann Nitsch

Il grande spazio di archeologia industriale Zac ai Cantieri Culturali alla Zisa, ospiterà dal 10 luglio “Hermann Nitsch- Das Orgien Mysterien Theater”, curata dallo stesso Nitsch, con Giuseppe Morra e Michel Blancsubé.

Gli spazi di Zac (Zisa Arte Contemporanea), un tempo hangar per la realizzazione di mobili e di aerei, accoglieranno una significativa selezione delle opere di Hermann Nitsch, per iniziativa dell’Assessore alla Cultura del Comune di Palermo Andrea Cusumano, con il contributo e la sponsorizzazione dell’intero progetto da parte di Elenk’art, da molti anni sostenitrice dei linguaggi contemporanei.

Hermann Nitsch e  Andrea Cusumano (assessore alla cultura)
Hermann Nitsch e Andrea Cusumano

Nitsch parla delle sue opere e dell’allestimento realizzato allo spazio Zac dei Cantieri Culturali di Palermo. “Le opere non saranno esposte secondo uno schema cronologico, ma tutto l’allestimento è finalizzato alla realizzazione di uno spazio sacro”, dice l’artista drammaturgo. “Andremo in un tempio, spero di averlo reso uno spazio sacro”. Quel sacro che l’autore vede nel creato e in ogni cosa che accade e il non vederlo diviene un vero sacrilegio.

L’allestimento ruota intorno ai temi della nascita, dell’amore, della morte e della rinascita tenuti insieme dall’intensità dell’esserci, filo conduttore tanto caro all’autore. Le quaranta tele di grandi dimensioni, più una grande tela di una decina di metri, che sarà posta per terra, dialogano con le quaranta fotografie relative alle performance, che costituiscono il fulcro delle “azioni” di Nitsch, fondatore dell’Azionismo Viennese. Tutto nel segno di una ritualità laica e catartica, le cui origini più profonde e remote sono proprio da rintracciarsi nei riti collettivi, dal rimando dionisiaco.

Andrea Cusumano, Hermann Nitsch e  il sindaco  Leoluca Orlando
Andrea Cusumano, Hermann Nitsch e il sindaco Leoluca Orlando

Le famose e discusse performances saranno riprodotte con numerosi video, proiettati in mostra. Il materiale audiovisivo permetterà di conoscere le azioni più importanti, realizzate nel corso dei decenni da Nitsch, nel suo castello di Prinzendrof, vicino Vienna. Il percorso espositivo, infine, è arricchito da una grande “farmacia”, una struttura a più piani che l’artista compone con i suoi oggetti-feticcio.

Accanto all’autore, felice di essere a Palermo, che sente essere una città straordinaria per la sua storia di crocevia di popoli e culture, l’Assessore Cusumano ribadisce la ferma decisione dell’amministrazione di rendere lo spazio Zac uno spazio internazionale dedicato all’arte contemporanea.

Hermann Nitsch
credit: (c) Atelier Hermann Nitsch

L’organizzazione del progetto è affidata a ruber.contemporanea, mentre l’Accademia di Belle Arti di Palermo, ha coinvolto i suoi studenti che hanno collaborato alla realizzazione dell’allestimento e che guideranno i visitatori nel percorso espositivo.

La mostra sarà aperta fino al 20 settembre, con ingresso gratuito, dalle 9:30 alle 18:30.

L’11 luglio alle 21, in occasione della mostra, gli spazi di Zac ospiteranno un concerto della Synphonie für Mexico City composta da Hermann Nitsch e diretta da Andrea Cusumano.

Per informazioni su Hermann Nitsch:

www.museonitsch.org

http://museonitsch.org/museo/testi-nitsch/la-pittura-e-lom-theater

http://museonitsch.org/museo/testi-nitsch/il-camice-del-pittore

http://museonitsch.org/museo/testi-nitsch/manifesto

 

 

Cantieri Culturali alla Zisa,
via Paolo Gili 4 / ZAC- Zisa Arti Contemporanee
da martedì a domenica dalle 9,30 alle 18,30

 

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  • Ma che vergogna: l’inno alla prepotenza e alla sopraffazione del più debole, con tanto di patrocinio del comune. Il “signor” nitsch usasse le sue viscere per fare la sua “arte”, o meglio per questa roba che altro non è che istigazione alla violenza verso gli animali. Come se Palermo non fosse già abbastanza violenta e indifferente verso gli animali e l’amministrazione non avesse già dimostrato di essere inetta e inadempiente anche nel far rispettare le minime leggi sul benessere e la tutela degli animali. Il degrado culturale e sociale della città continua a crescere, ma l’importante e far contenti l’assessore e i suoi amichetti.

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