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Street Art Silos Catania: il Mediterraneo e le sue identità millenarie a colori

2. OKUDA, La bella di Bellini (ph. Scattando Catania)
2. OKUDA, La bella di Bellini (ph. Scattando Catania)

Street Art Silos: il Mediterraneo e le sue identità millenarie scorrono a colori sui silos del Porto di Catania. Centotrenta ore di lavoro, alcune persino in notturna. Mille chili di colore, 700 bombolette spray per raccontare sui silos del Porto di Catania l’identità della Sicilia attraverso i suoi miti, comuni alla madrepatria Grecia: da Ulisse a Colapesce, da Scilla e Cariddi a Polifemo, dal Minotauro all’ironia di una sirenetta sott’olio, ovviamente d’oliva, altro elemento identitario del Mediterraneo.

2. WAONE (Interesni Kazki), Senza titolo (ph. Scattando Catania)
2. WAONE (Interesni Kazki), Senza titolo (ph. Scattando Catania)

Una monumentale opera d’arte contemporanea per rigenerare e valorizzare l’area del Porto. “Un’opera “titanica”, tanto per restare nel mito, che regaliamo alla città di Catania” spiegano gli street artist internazionali. Gli artisti che hanno aderito al progetto sono gli spagnoli Okuda e Rosh333, gli italiani Microbo,  Bo130, Danilo Bucchi e il catanese Vlady Art, il duo ucraino InteresniKazki.

2. ROSH 333, Senza Titolo (ph. Scattando Catania)
2. ROSH 333, Senza Titolo (ph. Scattando Catania)

“E’ stata una grande esperienza di gruppo. E benchè l’arte sia effimera per definizione, siamo contenti dell’attenzione che ha raccolto fra la gente. È questo l’obiettivo della street art: accendere fari di bellezza nelle città”.

AEC (Interesni Kazki), Fuga di Ulisse da Polifemo (ph. Scattando Catania)
AEC (Interesni Kazki), Fuga di Ulisse da Polifemo (ph. Scattando Catania)

“Il Porto – ha detto il sindaco Enzo Bianco – rappresenta il punto di entrata e anche di uscita di una città. E come tutte le porte deve comunicare gioia. Grazie a una felice  collaborazione tra I Art, Autorità Portuale e Assessorato comunale alla Cultura abbiamo pensato di rendere attraenti e unici questi silos, obiettivamente non certo belli, chiamando alcuni tra i migliori artisti europei in questo campo per far nascere, come avviene nelle grandi capitali, gigantesche opere d’arte”.

2. VLADY ART, Barattoli (ph. Scattando Catania)
2. VLADY ART, Barattoli (ph. Scattando Catania)

I soggetti ritratti sono Colapesce (Bo130); La bella di Bellini (Okuda); Il Triskelion e La fuga di Ulisse da Polifemo (di Waone e Aec, il duo ucraino InteresniKazki); Il moto perpetuo di Scilla e Cariddi (Microbo); Barattoli (Vlady Art); il Minotauro (Danilo Bucchi) e il “Senza titolo” (ma con un Etna esplosivo di colori e di un grande occhio) dello spagnolo Rosh.

2. MICROBO, Il moto perpetuo di Scilla e Cariddi (ph. Scattando Catania)
2. MICROBO, Il moto perpetuo di Scilla e Cariddi (ph. Scattando Catania)

Questi di Catania sono gli unici silos rimasti in Sicilia e hanno una funzione strategica per i 5 milioni di abitanti dell’isola perché raccolgono tutti i cereali d’importazione destinati al consumo umano e le granaglie per la zootecnia (gli allevamenti destinati alla produzione di latte, uova, carni e loro derivati). I silos appartengono alla società Granai della Sicilia che ha accolto con favore il progetto.

Street Art Silos fa parte del Festival I Art, il grande contenitore di eventi multidisciplinari incluso nell’omonimo progetto comunitario, ideato e diretto da I World e con il Comune di Catania ente capofila.

2. DANILO BUCCHI, Minotauro (ph. Scattando Catania)
2. DANILO BUCCHI, Minotauro (ph. Scattando Catania)
2. BO, La leggenda di Colapesce (ph. Scattando Catania)
2. BO, La leggenda di Colapesce (ph. Scattando Catania)

 

 

 

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