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Guida al mercato dell’arte. Il libro che mancava. Intervista a Chiara Zampetti

auction Pablo Picasso (1881-1973), Les femmes d’Alger

Come già si evince dal titolo, il libro di Chiara Zampetti EgidiGuida al mercato dell’arte moderna e contemporanea” (edito da Skira) è un interessante vademecum per tutti i collezionisti e amatori che desiderino accostarsi a questo mondo. Il qualcosa in più, che lo innalza al di sopra della semplice “guida”, sono le interessanti appendici, capitolo per capitolo, con le interviste fatte ai maggiori protagonisti del mercato dell’arte, che raccontano la loro esperienza direttamente, approfondendo gli argomenti trattati dall’autrice.

 

Cosa vuole essere il libro? A chi è rivolto?
Uno strumento utile, di piacevole lettura, con tante informazioni, per chiunque voglia saperne di più e capire il mercato dell’arte moderna e contemporanea internazionale. Una guida di questo tipo non esisteva e, visto il crescente interesse per questo settore, ho pensato fosse importante scriverla.

Come si struttura brevemente il volume?
Ogni capitolo affronta un tema, parlo di quelle che sono le caratteristiche del mercato dell’arte dai primi del 2000 ad oggi, di come si valuta un’opera d’arte, di come i protagonisti (galleristi, case d’asta, collezionisti, curatori, etc.) possono influenzare il valore economico di un’opera sul mercato, dell’acquisto all’asta, in fiera o galleria, degli elementi che nel percorso di un artista hanno un effetto sul prezzo della sua opera, dell’arte come investimento, dello sviluppo del mercato dell’arte online e di tanti altri aspetti fondamentali per capire questo settore.
In appendice si trovano un dizionario dei termini più usati e tante altre informazioni utili per permettere a chi è interessato di approfondire l’argomento e operare nel mercato dell’arte.
Arricchiscono ogni capitolo le testimonianza che ho raccolto di alcuni tra i maggiori protagonisti internazionali che vanno da leggendari battitori d’asta come Tobias Mayer o Simon de Pury, a galleristi di fama internazionale come Nicholas Logsdail o Johann Koenig, a direttori di fiere di successo come Matthew Slotover o Sam Keller, ma anche a curatori del calibro di Massimiliano Gioni e appassionati collezionisti come Valeria Napoleone.

guida mercato zampetti egidi

Si percepiscono già delle differenze nel mercato da quando l’hai scritto ad ora? Le considerazioni che hai fatto sono ancora attuali?
Ho scritto il libro in modo tale da far sì che rimanga attuale il più a lungo possibile, anche se certo ci saranno aggiornamenti ad ogni edizione, cosa che sto al momento facendo per le traduzioni inglese e tedesca. Rispetto a fine 2014, quando il libro è uscito, il sistema del mercato dell’arte non è cambiato e non prevedo che ci sarà un cambiamento se non molto graduale. Quando questo avverrà il mio libro rimarrà comunque un testo storicamente interessante, dato che parla delle caratteristiche, dei protagonisti e dei tanti mutamenti avvenuti in questo settore del mercato dai primi 2000 ai nostri giorni.

Com’è cambiato e come sta cambiando il mercato dell’arte?
Aumento degli scambi nel settore dell’arte Contemporanea, globalizzazione, alzamento dei livelli di prezzo, interesse concentrato su solo pochi nomi, maggiore partecipazione di nuovi collezionisti da ogni parte del mondo con grandi disponibilità, sempre più attenzione all’arte come forma alternativa di investimento e lo sviluppo del mercato online.

Un commento sul Picasso dei record?

Il mercato dell’arte moderna è tornato ad essere molto forte e Picasso è uno degli artisti del periodo più venduti. In termini di fatturato annuo, è stato l’artista più redditizio all’asta per ben 17 volte tra il 1989 e il 2011. Negli anni successivi, è stato tra i primi cinque artisti venduti in Occidente, con un fatturato annuo totale all’asta di 300 milioni di dollari l’anno. I suoi prezzi sono aumentati vertiginosamente in seguito alla vendita di “Ragazzo con la pipa” (1905), che ha raccolto 104.168.000 dollari da Sotheby’s New York nel 2004, con valori eccezionali oggi abitualmente raggiunti, come ad esempio 95,2 milioni di dollari pagati per “Dora Maar con gatto” (1941) da Sotheby’s New York nel 2006.

I capolavori di Picasso ora scarseggiano e quindi stanno diventando sempre più costosi. Questo è particolarmente vero per i dipinti realizzati nei suoi periodi “Blu” e “Rosa”, le prime opere cubiste e quelle intimamente legate alla vita privata dell’artista. La scarsità di opere dei suoi primi anni ha avuto l’effetto a catena di aumentare anche il desiderio (e, a sua volta, il prezzo) anche della sua produzione successiva. Negli ultimi decenni, numerose e importanti mostre sono state dedicate agli ultimi anni della carriera di Picasso, consentendo una maggiore comprensione e riconoscimento delle sue opere realizzate negli anni Cinquanta. In ultima analisi, tuttavia, quello che molti collezionisti mondiali stanno cercando è la migliore opera realizzata in uno qualunque dei periodi di Picasso, e “Les Femmes d’Alger” (Versione “O”) è sicuramente una di queste.

Picasso, Femmes d'Alger
Picasso, Femmes d’Alger

I fatturati delle case d’asta continuano a salire, pensi che per alcuni artisti contemporanei ci sia un rischio di bolle speculative?

Penso che il mercato dell’arte sia destinato ad ingrandirsi sempre più e che i livelli di prezzo siano destinati a salire, a meno che l’attenzione dei collezionisti smetta di concentrarsi solo su pochi nomi. Ci sono certo bolle speculative. Comprare un artista ‘di moda’ non vuol dire essere sicuri di fare un buon investimento futuro, non sono pochi i casi di artisti che da essere tanto richiesti sono passati a non vendere più. E la differenze in arte può essere non vendere a poco, ma non vendere per niente, non avere più valore economico alcuno.

Qual è lo stato di salute del mercato italiano? Ci suggerisci dei nomi interessanti su cui investire?
Il mercato dell’arte italiana è un mercato solido e in crescita. Il mercato dell’arte in Italia soffre per lo più a causa di politiche fiscali, imprenditoriali e in materia di esportazione penalizzanti.Credo che ogni opera vada analizzata nella sua singolarità e ogni collezione debba rispecchiare la personalità e gli interessi di chi colleziona, per questo dare liste di nomi non rientra nel mio modo di lavorare.

Le Italian Sale hanno fatto bene o male all’arte italiana? Senza di loro i nostri artisti sarebbero sulle piazze internazionali?
Le Italian Sales di Sotheby’s e Christie’s hanno avuto il ruolo fondamentale di esporre i nostri artisti ad un pubblico internazionale che negli anni sta dimostrando di apprezzarli sempre più. I tentativi di Philips de Pury prima a Londra e di recente a New York non hanno portato a risultati simili, ma questo è secondo me dovuto ad altri fattori, che non hanno niente a che vedere con il valore della nostra arte.

Tu stessa, sei una collezionista? Se sì, vuoi raccontarci cosa collezioni e il tuo primo acquisto?
Sono interessata soprattutto ad artisti giovani internazionali, con un occhio di riguardo per gli Italiani. Prediligo opere con lettere e parole, un riflesso del mio interesse per lo scrivere.

Chiara Zampetti Egidi
Chiara Zampetti Egidi

Tra tutti i personaggi che hai intervistato per la sezione “Voce dei protagonisti” chi ti ha emozionato di più?
Mi ha emozionato e molto motivato il sostegno che i grandi protagonisti, per lo più stranieri o comunque che vivono all’estero, hanno dato al mio libro. Da New York a Londra, da Hong Kong a Berlino e Basilea si sono resi disponibili, nonostante i loro ritmi serrati di lavoro, a condividere le loro esperienze per un libro in italiano, senza quindi un beneficio personale diretto. Purtroppo e con sorpresa non ho trovato lo stesso sostegno in Italia.

Che ruolo ha assunto il web per il mercato delle aste?
Siamo solo agli inizi di un processo di espansione di cui non possiamo prevedere chiaramente gli sviluppi. Il web aiuta la trasparenza e potenzia enormemente il mercato dell’arte permettendo di vendere in ogni parte del globo, anche nei centri più remoti.

Pensi che, soprattutto a Milano, andare a seguire le aste in diretta sia diventata una moda?
Il mondo dell’arte oggi è percepito come glamorous e estremamente esclusivo; frequentarlo dice di uno stile di vita.

 

INFORMAZIONI UTILI

Chiara Zampetti Egidi. Guida al mercato dell’arte moderna e contemporanea

15 x 21 cm, 158 pagine, brossura

Skira 2014

Collana: Skira Paperbacks

www.skira.net

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