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La casa di Alberto Sordi diventerà un museo

La villa di Alberto Sordi diventerà un museo. Aprirà fra due o tre anni e sarà interattivo, con un percorso multimediale. Hanno presentato il progetto il ministro Dario Franceschini e Carlo Verdone, presidente della Fondazione Alberto Sordi per i giovani, che fu creata dallo stesso Sordi nel 2001, due anni prima di morire, con lo scopo di facilitare l’ingresso nel lavoro di giovani talenti in difficoltà economiche.
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“Questa villa è un luogo misterioso che custodisce il mondo mitologico di Sordi, renderlo disponibile e’ una grande opportunità per tutti gli italiani”, ha detto Franceschini.
Il salotto della villa di Alberto Sordi durante l'anteprima per la stampa dell'apertura. Roma 15 giugno 2015. ANSA/ANGELO CARCONI
Il salotto della villa di Alberto Sordi durante l’anteprima per la stampa dell’apertura. Roma 15 giugno 2015. ANSA/ANGELO CARCONI
“I visitatori potranno quindi entrare nell’abitazione di piazzale Numa Pompilio, che “Albertone” teneva “come una fortezza” – ha spiegato Verdone – e ammirare i suoi quadri d’autore,  tra cui tre de Chirico, ora in prestito alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, le lettere e i cimeli dell’artista, così come i saloni affacciati su Caracalla, lo studio colmo di premi, la barberia piena di specchi, la sala teatro dove Sordi andava con Federico Fellini e Giulietta Masina”.
Una delle stanze della villa in cui Alberto Sordi visse dal 1958 fino al giorno della sua morte il 24 febbraio 2003, Roma, 15 giugno 2015.  ANSA/ANGELO CARCONI
Una delle stanze della villa in cui Alberto Sordi visse dal 1958 fino al giorno della sua morte il 24 febbraio 2003, Roma, 15 giugno 2015.
ANSA/ANGELO CARCONI

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