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Vincenzo Agnetti in una retrospettiva a Milano

V. Agnetti, Chi entra esce, 1970-71, feltro, 120x80 cm V. Agnetti, Chi entra esce, 1970-71, feltro, 120x80 cm

Con il titolo “Testimonianza”, la retrospettiva curata da Bruno Corà ripercorre la carriera artistica di Vincenzo Agnetti. 32 opere, dalla fine degli anni ’60 al 1980 per raccontare negli spazi dello Studio Giangaleazzo Visconti di Milano, dal 19 maggio al 15 novembre, uno degli artisti più importanti del Novecento.

Una parabola che si apre con un capolavoro del 1967, data della sua prima personale, e si chiude con creazioni del 1980, un anno prima dell’improvvisa e prematura scomparsa. In mezzo la storia, straordinaria, di una delle figure capitali per l’arte concettuale.

V. Agnetti, Chi entra esce, 1970-71, feltro, 120x80 cm
V. Agnetti, Chi entra esce, 1970-71, feltro, 120×80 cm

Il percorso espositivo si snoda attraverso due serie cardine del lavoro di Agnetti, risalenti alla prima metà degli Anni Settanta. I feltri e le opere su bachelite: in entrambi i casi è la parola ad essere perno attorno cui ruota la speculazione intellettuale dell’artista, sia essa incisa oppure dipinta. Enigmatici, a tratti inafferrabili, venati di una squisita ironia i messaggi che Agnetti elegge a opera d’arte (Chi entra esce, Chi esce entra, In principio era la negazione…), costruendo un rapporto non solo concettuale ma anche visuale, persino tattile, con il testo.

V. Agnetti, Permutabile 1967, legno dipinto con 6 moduli movibili, 50x60 cm
V. Agnetti, Permutabile 1967, legno dipinto con 6 moduli movibili, 50×60 cm

C’è traccia, nell’antologica allestita allo Studio Visconti, di tutti i lavori più importanti di Agnetti: da esemplari della serie degli Assiomi (ideati a partire dal 1968) fino al trittico organico al geniale Progetto per un Amleto politico (1973), con cui l’artista – forte del proprio percorso di formazione alla scuola del Piccolo Teatro e delle esperienze nell’ambito della letteratura sperimentale – immagina un’opera d’arte totale, innescata dal paradosso di un eroe shakespeariano svincolato dal proprio leggendario dubbio, ingabbiato e al tempo stesso liberato da una struttura narrativa e comunicativa completamente nuova.

La mostra, una vera e propria antologia, è stata realizzata con il patrocinio dell’Archivio Agnetti e in collaborazione con la Galleria Il Ponte di Firenze.

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INFORMAZIONI UTILI

Titolo: Testimonianza

Date: 19 maggio – 15 novembre 2015

Sede: Studio Giangaleazzo Visconti, Milano, C.so Monforte 23

Orari: da lunedì a venerdì, 11.00 – 13.00; 15.00 – 19.00.

Ingresso libero

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