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Gauguin venduto a $300 milioni? L’ignoranza della stampa italiana sul mercato dell’arte

Paul-Gauguin -"Nafea Faa Ipoipo"

Secondo alcuni media americani, il quadro di Paul Gauguin dal titolo «Nafea Faa Ipoipo (Quando ti sposi?)», sarebbe stato acquistato per 300 milioni di dollari da un consorzio dei musei del Qatar.

La vendita sarebbe avvenuta attraverso una fondazione svizzera. La notizia arriva nientemeno che dal “New York Times“. Ovviamente non si tratta di una vendita all’asta, che è per sua natura pubblica, e quindi siamo nell’ambito di una pura voce di corridoio.

GAUGUIN NYT

Se fosse vero, ma è tutto da provare, questo prezzo supererebbe il quadro «I giocatori di carte» (1893) di Paul Cézanne che è stato acquistato sempre dalla famiglia regnante del Qatar per (sembra) 250 milioni di dollari ed ora è esposto al museo di Doha (fonte Epa). Secondo l’agenzia AP (Associated Press) la vendita è stata confermata dal Rudolf Staechlin, 62 anni di Basilea, membro della The Rudolf Staechelin Family Foundation of Basel, proprietaria di alcune decine di capolavori della pittura impressionista. 

Il capolavoro di Gauguin risale al 1892 e raffigura due ragazze di Tahiti immerse in uno straordinario paesaggio polinesiano. La notizia della vendita alla cifra presunta di 300 milioni di dollari ha fatto il giro del mondo, rimbalzando dal “New York Times” a molti siti e giornali.

L’ignoranza dei media sul mercato dell’arte

La differenza tra una vendita all’asta e una a trattativa privata (“Private Sale”) è che la prima si svolge nel corso di un’asta pubblica, la seconda a seguito di trattative, nella maggior parte dei casi assai lunghe, tra due soggetti privati. Nel primo caso tutto avviene alla luce del sole.

E grandi case d’asta, come ad esempio Sotheby’s quotata al listino di Wall Street, seguono rigide procedure di controlli amministrativi e fiscali. Le trattative private invece godono della riservatezza e aleatorietà nella comunicazione del prezzo concordato. E infatti si svolgono, nella maggior parte dei casi, in territorio elvetico.

E’ incredibile il fatto che quasi tutti i media italiani (dall’Ansa ai vari telegiornali) abbiamo lanciato questa notizia dicendo che il quadro di Gauguin fosse stato venduto all’asta. Ciò denota un’imperdonabile ignoranza dei giornalisti italiani sui semplici meccanismi che regolano il mercato internazionale delle opere d’arte. L’unico giornale, oltre a noi, che ha notato questo pressappochismo è stato Artribune in un bel pezzo di Massimo Mattioli.

La Svizzera continua ad essere la cassaforte finanziaria di molti gruppi e trust internazionali. E inoltre gode di leggi molto poco restrittive nell’ambito della circolazione di opere d’arte. Questo quadro, insieme ad altri sedici, era stato nel 2002 al centro di una complicata controversia legale tra il governo degli Stati Uniti d’America e la Confederazione elvetica, allorquando la Fondazione Staechlin (iniziata dal fondatore nel 1920) aveva deciso di trasferire da Basilea al Kimbell Art Museum di Fort Worth, in Texas l’intera raccolta.

La potenza di fuoco del Qatar nelle acquisizioni di capolavori

Tornando al Gauguin che sarebbe stato venduto alla famiglia del Qatar, la notizia sembra corrispondere al vero per quanto riguarda la destinazione del dipinto (basterà aspettare qualche mese e verificare se sarà esposto nei musei di questo Stato).

Qatar - ArtsLife

Il Qatar, che gode di un’economia basata sui giacimenti petroliferi in esaurimento, sta investendo fortissime risorse nello sviluppo del turismo e dei luoghi di cultura, in primis musei. Per questo è da qualche tempo a caccia di capolavori dell’arte da esporre, in grado di implementare il suo turismo culturale nei prossimi anni.

La cifra della transazione, relativa a questo Gauguin, appare invece e resta del tutto presunta.

Per la cronaca domenica 8 febbraio 2015 si apre uno degli eventi culturali fra i maggiori del 2015 a livello europeo, consiste nella mostra di circa cinquanta capolavori di Paul Gauguin, che saranno riuniti ed esposti alla Fondation Beyeler e provenienti dai più rinomati musei internazionali e dalle maggiori collezioni private. 

 

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