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Artissima, il teatro della performance

Sarah Cosulich Canarutto Sarah Cosulich Canarutto copyright Michele D'Ottavio
Sarah Cosulich Canarutto
Sarah Cosulich Canarutto
copyright Michele D’Ottavio

7-9 novembre 2014, Torino

Si è alzato il 6 novembre all’Oval – Lingotto Fiere di Torino il sipario della XXI edizione di Artissima. La fiera torinese dedicata all’arte contemporanea, diretta da Sarah Cosulich Canarutto, introduce quest’anno una novità assoluta nel suo programma: la sezione Per4m, dedicata alla performance. 

In principio fu il Dada. Il suo cabaret letterario d’avanguardia coinvolgeva tutti i sensi. Spesso mettendo in un angolo il significato di ciò che veniva detto e fatto per lasciare lo spazio della ribalta al significante. L’azione. Era il 1916. Era Zurigo. Città di artisti in fuga dalla Prima Guerra Mondiale. Scenario di un nuovo tipo di arte.

Poi arrivò John Cage, con i suoi 4’33’’ di silenzio che fecero a lungo parlare. E da lì, via agli happening, vero motore del Neodada anni ’60, fino ad oggi, momento d’oro per l’arte performativa che ha ormai fatto il suo ingresso anche nelle fiere. Dopo Frieze, anche Artissima, la fiera torinese visitabile all’Oval Lingotto Fiere dal 7 al 9 novembre.

“Nell’ultimo decennio la performance ha conosciuto una rinnovata popolarità a livello internazionale” – ha affermato Sarah Cosulich Canarutto, direttrice di Artissima.

Da Performa, il festival nato a New York nel 2004 e dedicato alla performance, al Leone d’Oro come migliore artista di Tino Sehgal alla 55^ Biennale di Venezia: la Cosulich ripercorre la crescita di questa forma d’arte per presentare Per4m, la sezione della fiera torinese che punta i riflettori sulla performance. Novità assoluta della kermesse all’ombra della Mole.

“Con Per4m, Artissima ha voluto prendere atto dell’attuale condizione di questa disciplina, a partire dalla sua relativamente nuova presenza nel mercato dell’arte” – ha continuato Sarah Cosulich Canarutto. “Per4m è una piattaforma nella quale la performance viene considerata come un’opera alla stregua delle altre presenti in fiera, esibita e messa in vendita dalle gallerie partecipanti non diversamente da un quadro o una scultura”.

Shaun Gladwell, Untitled
Per4m – Shaun Gladwell
Untitled, 2014
Performance still
Courtesy Galleria Astuni, Bologna
Photo: Lucille Gladwell

Sì, le performance si comprano. “I prezzi di queste 16 performance che ospitiamo in questi giorni ad Artissima vanno dai €5,000 ai €50,000” – puntualizza la Cosulich.

“E’ la vendita del fumo. Del nulla” – ha continuato il team-leader di K-Way, sponsor della sezione. “Non conoscevo questo tipo di arte, ma ne sono rimasto subito affascinato. E’ qualcosa di intangible, come lo chiama Sarah [Cosulich]. Qualcosa di intangibile. E’ una trasgressione. E’ saper guardare fuori dalla scatola. Qualcuno realizza qualcosa di immateriale, nemmeno la firma, e la vende: è affascinante!”.

Selezionati da Simone Menegoi, Tobi Maier e Natalia Slelewicz, i 16 artisti, autori delle performance, metteranno in scena le loro creazioni nel corso dei quattro giorni della fiera, e una giuria composta da Silvia Fanti (Curatrice Arti Performative, Xing, Bologna), Agustin Pérez Rubio (Direttore Artistico, Malba – Fundación Costantin, Buenos Aires) e Stephanie Rosenthal (Capo Curatrice, Hayward Gallery, London e Direttirce Artistica, Biennale di Sydney 2016) decreterà il vincitore di Prix K-Way Per4m.

“Fatta eccezione per il brasiliano f.marquespenteado, che si è misurato per la prima volta con la performance nel 2012 alla biennale di Sao Paolo, abbiamo voluto privilegiare nella selezione artisti che utilizzano la performance come medium abituale” – ha affermato Simone Menegoi.

Kate Steciw, Rachel de Joode, Open for business, 2014
Per4m – Steciw/de Joode
Open for Business, 2014
digital print, unique
40 x 29,7 cm
Courtesy Neumeister Bar-Am

Sono andati in scena ieri 6 novembre, nella giornata inaugurale di Artissima, Leah Capaldi, presentata da Vitrine (Londra), con Allure (2011); Kate Steciw & Rachel De Joode, ospitate da Neumeister Bar-Am, con Open for Business (2014). E ancora Helena Hladilovà con Swinger (2014) per la galleria CO2 di Torino; Marcello Maloberti con AMEN – Il boschetto dei giovani artisti (2014) per la galleria Raffaella Cortese; e Nico Vascellari con la sua Coperta d’ombra (2014) ospitata dalla galleria Monitor.
Oggi 7 novembre sarà invece il turno di Giovanni Morbin e del suo Strappi alla regola (2014), proposto dalla galleria Artericambi; seguiranno nel pomeriggio Tobias Kaspar con Friends, Lovers and Fiananciers (2014) per la galleria Peter Kilchmann; Prinz Gholam e la sua Ein Ding Mehr (2006-2014) per Jocelyn Wolff; Louise Hervé & Chloé Maillet realizzeranno Nautilus (2013) per la galleria Mercelle Alix; e Cally Spooner chiuderà la giornata con Seven-Thrity till Nine (2014) per Mot International.
Sabato 8 novembre toccherà a f.marquespenteado con Three novels (2014); Italo Zuffi con Dispersione (2014); Viola Yesiltac & Oliver Input con Habite de Tabletier (2014); e Tom Johnson con White-Toothed Ambition (2014).
Nella giornata conclusiva di domenica 9 novembre andranno invece in scena Lili Reynaud-Dewar con Interpretation (2010-14) e Shaun Gladwell con Reversed Readymade (2014).

Tom Johnson La lingua è un gancio Performance at Guido Costa Projects, 20 June 2013
Per4m – Tom Johnson
La lingua è un gancio
Performance at Guido Costa Projects, 20 June 2013

“Le opere di questa prima edizione di Per4m sono tanto varie da comporre quasi un repertorio delle forme della performance contemporanea. Spaziano da creazioni basate su un rapporto classico, frontale, fra attore e spettatore, a situazioni che sollecitano la partecipazione dei visitatori, o che tendono a mimitizzarsi nel contesto della fiera; da realizzazioni che intrecciano media diversi (reading, musica, azione, eccetera) a lavori che esplorano le potenzialità di uno solo di essi; da azioni diluite nel tempo e prive di un apice drammatico, a opere di stampo narrativo” – ha proseguito Menegoi anticipando il programma della sezione.

“Alcuni artisti presenteranno nuove creazioni, realizzate appositamente per Per4m; altri adatteranno al contesto della fiera, a volte modificandoli radicalmente, dei lavori preesistenti, per la maggior parte mai presentati prima in Italia”. E conclude: “Difficile, in tanta varietà, indicare tendenze o orientamenti prevalenti. Possiamo però notare che la parola parlata – in forma di reading o di testo semi-improvvisato, da sola o in congiunzione con altri elementi – gioca un ruolo importante: in misura maggiore o minore, è presente in circa metà delle 16 creazioni selezionate”.

Per maggiori informazioni sul programma di Artissima, clicca qui.

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