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L’arte della cucina sovietica e cultura yddish

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L’arte della cucina sovietica di Anya von Bremzen, appena pubblicato in Italia da Einaudi, è “Una storia di cibo e di nostalgia”, come evidenzia efficacemente il sottotitolo.

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E’ un libro sulla cucina russa, dalla caduta degli zar fino alla conclusione dell’esperienza dell’URSS di Gorbaciov, ma è anche una storia autobiografica. La fotografia di uno spaccato, a cavallo tra Russia e Stati Uniti, che illumina e rianima esistenze, tradizioni, cultura, gioie e dolori di tre generazioni.

La cucina sovietica e le sue ricette sono la chiave di lettura efficace attraverso cui l’autrice racconta i grandi personaggi della controversa storia russa, così come quella del suo popolo.

Nata a Mosca nel 1963, in un’epoca in cui scarseggiava anche il pane, Anya è cresciuta in una casa popolare nella quale la cucina era un luogo condiviso da diciotto famiglie.
Erano gli anni in cui l’eroe nazionale Lenin era oggetto di lodi e inni, le gomme “americane” erano scambiate nelle scuole in un vero e proprio mercato nero e, la maggior parte dei cittadini sovietici, sognava di poter assaggiare qualcosa del mitico occidente .

Una vita fatta di momenti di ingenuo entusiasmo e al tempo stesso di grande malinconia. Ma alla fine divenuta intollerabile per Anya e sua madre, Larisa, dichiaratamente anti-sovietica.

Nel 1974, quando Anya aveva undici anni, lei e e la mamma fuggirono dalla repressione politica di Breznev e arrivarono a Filadelfia, negli Stati Uniti, senza cappotti invernali e con un visto di soggiorno che escludeva di poter tornare indietro.

Fu solo nel 1987 infatti che Anya potè rimettere piede in Russia, nella nuova realtà politica e sociale che ha cambiato profondamente il suo Paese.

Anya Von Bremzen negli Stati Uniti ha vissuto tra due universi culinari paralleli: uno in cui si scrive di ristoranti occidentali a quattro stelle, l’altra in cui un assaggio di umile Kolbasa la trasportava di nuovo al suo passato socialista rosso-scarlatto.

From Russia with Love: Life, Family & Pirozhki from Tasting Table on Vimeo

La sua arte della cucina sovietica è un libro di memorie realizzato a quattro mani con sua madre Larisa, che riporta in vita quel passato, esplorando l’esperienza dell’Unione Sovietica decennio per decennio.

Attraverso le ricette e i racconti di tre generazioni della sua famiglia, in particolare la famiglia della madre, di origine ebraica, Anya racconta una storia personale ma che in qualche modo si trasforma in narrazione epica della vita nell’ex Unione Sovietica.

Il bisnonno Yankel, un ebreo comunista che detestava la Bibbia, l’adolescenza di Larisa innamorata di un ragazzo che somigliava ad Alain Delon, il nonno che fu anche agente dei servizi segreti, ma anche la rigorosa ricetta yddish del Gefilte fish e altre delizie culinarie, preparate secondo tradizione, sono tutti egualmente succosi ingredienti di una narrazione tra storia e sentimenti.

Padroneggiare l’arte della cucina sovietica è un percorso raro e prezioso che non stimola solo la nostra passione culinaria, ma evoca emozioni e condivisione, si trasforma in una sorta di scrigno-memoriale di una cultura da non dimenticare.

Anya-Von-BremzenANYA VON BREMZEN

è uno dei critici gastronomici più completi della sua generazione.

Vincitrice di tre premi James Beard, redattrice della rivista Travel and Leisure, autrice e di cinque libri di cucina molto apprezzati , tra i quali “Il giro del mondo in 80 ricette”.

Collabora regolarmente al Food & Wine e Saveur, ha scritto per il New Yorker , per Departures, e per il Los Angeles Times .

Vive tra New York e Istanbul.

Photo © John von Pamer

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