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Al Teatro Lirico di Cagliari va in scena la Turandot

Turandot al Teatro Lirico di Cagliari
Turandot al Teatro Lirico di Cagliari

“Qui finisce l’opera, rimasta incompiuta per la morte del maestro”. Con queste parole si concludeva la prima rappresentazione della Turandot alla Scala di Milano sotto la direzione di Arturo Toscanini nell’aprile del 1926. Così va in scena al Teatro lirico di Cagliari ideata dal regista Pier Francesco Maestrini, proprio come Puccini l’aveva lasciata: nella versione originale, quindi incompiuta, con la morte di Liù. Le peculiarità proseguono attraverso quella magnifica idea (teorizzata da Wagner) di  Gesamtkunstwerke, cioè opera d’arte totale, che qui si manifesta con l’unione tra lirica e scultura, tra il modernista Puccini e il primordiale Pinuccio Sciola.

Turandot al Teatro Lirico di Cagliari
Turandot al Teatro Lirico di Cagliari

Il nuovissimo allestimento prodotto interamente dal Teatro lirico dove le imponenti e suggestive scenografie (contemporaneità dell’odierna Pechino fatta di grattacieli e torri) dello scultore sardo fanno da cornice ad una rappresentazione che sembra assumere il sapore quasi di kolossal, grazie anche al sapiente utilizzo delle luci del light designer Simon Corder, il quale ha saputo modellare le pietre della visionaria ambientazione voluta per l’opera. Le scenografie non si fermano al riquadro della scena del palco, ma escono dal teatro come nel gesto di abbracciare le persone. Essendo il teatro parte della città, anche la sua scenografia deve far parte del contesto urbano: questo è il concetto dello scultore di San Sperate. Ecco che all’ingresso del teatro si trova un’istallazione (pietra di basalto) che funge da prodromo di ciò che si vedrà al suo interno: “più che strutture stiamo creando emozioni” sono le parole di Sciola.

Turandot al Teatro Lirico di Cagliari
Turandot al Teatro Lirico di Cagliari

Non si potrebbe parlare di opera d’arte totale senza i costumi realizzati da Marco Nateri, sardo come Sciola, ed essenziale nella sua progettazione. Ispirandosi ad una Cina dei primi del novecento, in linea con il regista, elimina tutto ciò che riguarda “l’orientalismo di Turandot” fatto di draghi e tessuti cinesi, privilegiando una linea di costumi che raccontano una Cina antica attraverso i colori: per il popolo il blu con pennellate di rosso (molto maoista!), gialli i soldati mentre il bianco delle ancelle riprende il colore della roccia calcarea tanto cara a Sciola e presente nella scenografia stessa.

In scena fino al 16 Agosto, diretti dal maestro Giampaolo Bisanti, si alterneranno Maria Billeri (Turandot), Davide D’elia (Altoum), Carlo Cigni (Timur), il grande tenore Roberto Aronica (Il Principe Ignoto Calaf), Liù (Maria Katzarava) ed altri interpreti del dramma pucciniano. Quindici rappresentazioni che garantiranno anche ai turisti in visita nell’isola di essere, secondo Philippe Daverio, spettatori di quel formidabile laboratorio, non più solo fantastico passatempo, che ritorna ad essere la lirica made in Italy, capace di mettere insieme Puccini e Sciola.

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INFORMAZIONI UTILI

Repliche: venerdì 27 giugno, ore 21; mercoledì 2 luglio, ore 21; sabato 5 luglio, ore 21; mercoledì 9 luglio, ore 21; sabato 12 luglio, ore 21; mercoledì 16 luglio, ore 21; sabato 19 luglio, ore 21; mercoledì 23 luglio, ore 21; sabato 26 luglio, ore 21 fuori abbonamento; mercoledì 30 luglio, ore 21 fuori abbonamento; sabato 2 agosto, ore 21 fuori abbonamento; mercoledì 6 agosto, ore 21 fuori abbonamento; sabato 9 agosto, ore 21 fuori bbonamento; mercoledì 13 agosto, ore 21 fuori abbonamento; sabato 16 agosto, ore 21 fuori abbonamento.

Biglietteria: via Sant’Alenixedda, 09128 Cagliari
telefono +39 0704082230, + 39 0704082249; fax +39 0704082223

biglietteria@teatroliricodicagliari.it
www.teatroliricodicagliari.it

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