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I Preraffaelliti a Torino. La mostra e tutte le foto

“Ogni forma d’arte aspira alla condizione di musica”

(Walter Pater)

L'Ofelia di Millais
L’Ofelia di Millais, 1851-1852

Lussureggianti capigliature corvine o chiome dolcemente ramate. Sfarzose donne sensualmente modellate o eteree fanciulle abbandonate all’acqua. Adornate di rose, pomoni e lucenti gioielli o cosparse di innocenti fiorellini di campagna e pettirossi solitari. Ofelia e Sidonia, Aurelia e Vespertina, Proserpina e Mariana, Monna Pomona e Monna Vanna. Meraviglie muliebri da Pre-Raphaelite Brotherhood scandite in un poema da 7 atti per 7 sezioni espositive fino al 13 luglio a Torino.

In scena la lirica della Confraternita, cinquant’anni d'”utopica bellezza” preraffaellita riunita nelle inusuali sale di Palazzo Chiablese sotto il sigillo che da sempre la lega: pittorica autenticità, artistica purezza. Nel nome di quel Medioevo “aureo” cui bisogna attingere per scardinare le ipocrite e irregimentate istituzioni vittoriane, a cominciare dalla Royal Academy di Sir “Sloshua” Reynolds (da to slosh: impiastrare), e creare una soluzione alternativa allo svilimento esistenziale della società industriale, ispirandosi alla tecnica artigianale medievale, rifiutando la produzione meccanica.

La sede espositiva torinese così si tinge di viola melanzana e blu di Prussia conditi a luci soffuse per accogliere le 70 “vivide e brillanti” opere della fratellanza mistico-artistica alla loro ultima “reunion” in giro per il mondo prima di rientrare definitivamente nella casa dolce Tate (Britain) sul Tamigi. Un torpore visivo ricreato nelle sale dove luccica l’olio (verde smeraldi, blu oltremare e rossi carminio tanto stridenti e dissonanti da essere a suo tempo accusati di “uccidere” ogni opera circostante) ad ogni parete e l’acquerello più tenue scandisce poemi cavallereschi, “divine commedie” e antiche ballate in atti pittorici.

Dante Gabriel Rossetti . Proserpina
Dante Gabriel Rossetti – Proserpina, 1874
Dante Gabriel Rossetti -
Dante Gabriel Rossetti – Monna Vanna, 1866
Dante Gabriel Rossetti -
Dante Gabriel Rossetti – Ecce Ancilla Domini!, 1849-50
Dante Gabriel Rossetti -
Dante Gabriel Rossetti – L’amata (La sposa), 1865-66

La mostra parte d’azzardo giocandosi subito l’immagine copertina. Prima sala: colpo di teatro (shakespeariano) dell’Ofelia amletica avviluppata dall’acqua che diventerà il suo sepolcro. Chiosa finale: un tris ad elevato tasso erotico con la divina e corvina Proserpina di Rossetti al centro che “rapisce” (a sua volta) l’umano sguardo nel profondo blu delle sue iridi. Passionale, carnale come il melograno che sfoggia aperto in mano.

Tra l’angelo ramato sostenuto e avvolto nella Natura (naturata), colta sulla tela in una precisione botanico-geologica ineguagliabile, e la bruna dea tentatrice dal fascino orientale, trascorrono anni di cenacoli esclusivi volti a riaffermare bellezza e spiritualità dell’aetas aurea medievale contro l’alienazione della Londra ottocentesca. Un dialogo tra antico e moderno,originale e antidogmatico, revivalista e realista sviluppatosi in 5 decenni attraverso 2 generazioni di artisti.

In mostra 7 sezioni per 7 temi fondamentali per conoscere e raccontare la “natura radicale della visione preraffaellita”. Dal “realismo particolare” di Brown, Millais e Hunt alla “libertà poetica” di Rossetti e Burne-Jones. Dagli anni della fondazione della Confraternita nel 1848 all’insegna della “sincerità operativa” dell’arte italiana del Quattrocento, prima di essere corrotta dalla “maniera moderna”, pre-raffaellita appunto, alle peculiarità espressive dei vari esponenti, passando in rassegna muse, amanti e modelle che si alternano promiscuamente all’interno del gruppo, e concludendo in “utopica bellezza” attraverso le ultime fasi cariche di simbolismo nascosto sotto gli strati densi della pittura di Burne-Jones e nei morbidi ritratti a mezzo busto delle sontuose donne di Rossetti, dagli esiti decisamente post-raffaelliti che ricordano tanto Veronese e Tiziano. Vedi Proserpina e Monna Vanna. O l’Aurelia, ispirata ai versi del poeta pisano trecentesco Fazio degli Uberti:

“Io miro i crespi e gli biondi capegli
de’ quali ha fatto per me rete Amore:
d’un fil di perle e quando d’un bel fiore
per me pigliar i’ trovo ch’e’ gli adesca.”

Dante Gabriel Rossetti - Aurelia (L’amante di Fazio), 1863‐73
Dante Gabriel Rossetti – Aurelia (L’amante di Fazio), 1863‐73

Fino al 13 luglio a Palazzo Chiablese di Torino lasciandosi sedurre dall“utopica bellezza” della Confraternita.

Dante Gabriel Rossetti - Sancta Lilias, 1874
Dante Gabriel Rossetti – Sancta Lilias, 1874

Si porse la beata damigella
dalla balconata aurea del Cielo;
Il blu dei suoi occhi era più cupo
persino dalle acque più profonde.
Tre gigli avea la bella triste
in mano, e nei capelli sette stelle.

(Dante Gabriel Rossetti – La beata damigella, 1850-1881)

Rossetti - Sancta Lilias, 1874, particolare del monogramma dell'autore
Rossetti – Sancta Lilias, 1874, particolare del monogramma dell’autore (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Burne-Jones -
Burne-Jones – Vespertina Quies, 1893

L’Ofelia di John Everett Millais, 1851-52

Dopo aver ricamato per mesi lo sfondo nella campagna londinese tra l’estate e l’autunno del 1851, dipingendo la tela centimetro per centimetro al cospetto di prati e ruscelli con una precisione botanica eccezionale, Millais ritornò a Londra con la tela completata tranne che nel centro, rimasto perfettamente bianco in attesa dell’inserimento della figura. La prescelta fu lei: Elizabeth Siddal, musa, modella, amante e infine pure moglie di Dante Gabriel Rossetti. Folta capigliatura rossa, carnagione pallida, bellezza angelica. La fece posare nella vasca da bagno nel suo appartamento in Gower Street dando vita alla “sua” Ofelia.

Millais - Ofelia,
Millais – Ofelia, 1851-52

“Là nell’arrampicarsi per appendere le coroncine di steli
Ai rami spioventi, una scheggia invidiosa si ruppe,
Ed ella precipitò nel rivo piangente
Con i suoi verdi trofei. Le vesti le si gonfiarono
E qual sirena per un poco la sostennero;
Intanto cantava motivi di arie antiche
Come ignara d’essere in pericolo,
O come se nel liquido elemento
Fosse nata e cresciuta. Ma non fu per molto,
Ché le sue vesti, grevi dell’acqua imbevuta,
Dal giaciglio melodioso l’infelice trascinarono
A una fangosa morte.”

(Amleto, Atto IV)

Ofelia di Millais
L’Ofelia di Millais, 1851-52

La bottega del falegname (Cristo in casa dei suoi genitori) di Millais, 1849-50

Millais - Cristo in casa dei suoi genitori, 1849-1850 (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Millais – Cristo in casa dei suoi genitori, 1849-1850 (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Particolare del Gesù Bambino feritosi la mano con un chiodo (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Particolare del Gesù Bambino feritosi la mano con un chiodo (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Burne-Jones -
Particolare del Giovanni Battista con la ciotola d’acqua (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Burne -Jones
Particolare dei trucioli tra i piedi dei personaggi (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Sidonia di Burne-Jones
La Sidonia di Burne-Jones, 1860
Monna Pomona 1864 Dante Gabriel Rossetti 1828-1882
Dante Gabriel Rossetti – Monna Pomona, 1864

La Beata Beatrix di Rossetti, 1863-70

Beata Beatrix è un appassionato canto d’amore e di morte, l’addio di Rossetti alla sua musa e compagna, oltre che un fine omaggio alla figura letteraria che egli venerava più di ogni altra.

Beata Beatrix c.1864-70 Dante Gabriel Rossetti
Beata Beatrix del 1863-70 di Dante Gabriel Rossetti

“l’amor che move ‘l sole e l’altre stelle”

Beata Beatrix
Beata Beatrix, 1863-70 circa, di Rossetti
Beata Beatrix -
Beata Beatrix di Rossetti, 1863-70 circa
Dante Gabriel
Dante Gabriel Rossetti – Dantis Amor, 1860

Entro trittici gotici si compongono pittoricamente manoscritti miniati, vetrate istoriate e racconti medievali. Il tutto incluso in arredi e atmosfere claustrofobiche stracolme di dettaglio. Ruskin, teorico del gruppo, spiegò la precisione scientifica degli interni non come mero e gratuito virtuosismo in una lettera al Times: “Quel mobilio dipinto con tanta cura, fino all’ultima venatura di palissandro: davvero non vi è nulla da imparare dalla sua terribile lucidità, dal suo fatale essere nuovo?“.

Edwar Burne-Jones -
Millais – La bottega del falegname, 1849-50 (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Burne-Jones
John Everett Millais – Mariana, 1850-1851 (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

Millais incluse questi versi da Mariana di Alfred Tennyson nel catalogo della Royal Academy del 1851:

Disse soltanto, “Uggiosa è la mia vita – 
Egli non viene più!”
E poi ancora, “Sono così stanca –
Ch’esser morta vorrei!”

Testo gotico william hunt
Testo in caratteri gotici sulla cornice di “Risveglio di coscienza”, 1853-54, di William Hunt (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

“Come chi si toglie le vesti in un giorno rigido
è colui che canta per un cuore afflitto”

(Libro dei Proverbi, 25,30)

D
Ford Madox Brown – “Prendete Vostro Figlio Signore”, 1851-1857
madox brown
Ford Madox Brown – Gesù lava i piedi di Pietro, 1852-56 (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
millais e brown
Millais e Brown (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Rossetti
Doppio acquerello di Rossetti (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Dante
Dante Gabriel Rossetti – La visione di Dante: Rachele e Lia, 1855
Rossetti -
Rossetti – Ecce Ancilla Domini!, 1849-50
La Proserpina di Rossetti
La Proserpina di Rossetti del 1874
Burne-Jones -
Burne-Jones – Amore e il pellegrino, 1896-97 (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

Foto e testo: Luca Zuccala © ArtsLife

INFORMAZIONI UTILI

PRERAFFAELLITI. L’utopia della bellezza
Palazzo Chiablese, Torino
19 aprile – 13 luglio 2014
Orari: LUN 14.30 – 19.30
MAR, MER, DOM 9.30 – 19.30
GIO, VEN, SAB 9.30 – 22.30
Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura.

€ 13,00 INGRESSO SINGOLO INTERO (audioguida inclusa)

€ 11,00 INGRESSO SINGOLO RIDOTTO (audioguida inclusa)
visitatori dai 15 ai 26 anni, visitatori oltre i 65 anni, portatori di handicap, militari, forze dell’ordine non in servizio, insegnanti, soci Coop con tessera, possessori Rinascente Card, dipendenti FS.

€ 6,50 INGRESSO RIDOTTO SPECIALE (audioguida gratuita)
Minori dai 6 ai 14 anni, dipendenti Gruppo 24 ORE (eventuale accompagnatore al seguito € 11,00), volontari Servizio Civile muniti di tesserino

GRATUITO (audioguida inclusa)

Info e prenotazioni: Tel. 011 0881178 – http://www.ticketone.it
http://www.mostrapreraffaelliti.it
hashtag #preraf
L’esposizione è realizzata e curata da Alison Smith e per l’Italia da Luca Beatrice

Il catalogo della mostra è edito da 24 ORE Cultura.

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