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Coltelli nelle galline

Una scena buia, che lascia trasparire subito la necessità di ricercare un confine, un calore. “Coltelli nelle galline”, al Teatro Litta di Milano fino al 16 marzo, è uno spettacolo, dalla drammaturgia dell’autore americano David Harrower e per la regia di Antonio Sixty, che racconta il gelo della solitudine e la ricerca dell’amore. Recitato in modo ottimo dai tre giovani attori, Marianna De Pinto, Marco Grossi, Giuseppe Pestillo, si consuma sul palcoscenico la storia della “donna” (non viene mai chiamata per nome) e di suo marito William: i due vivono in campagna, sono agricoltori e allevatori di cavalli. La trama è una traccia, una via che i protagonisti percorrono: se William e la donna, infatti, conducono una vita semplice e pressoché primitiva (scandita dai ritmi della campagna, dal lavoro e dal fatto particolare che William preferisca dormire nella stalla con i cavalli), questa stessa vita viene complicata nel momento in cui la donna si reca dal mugnaio Gilbert per portare lui del grano raccolto per la macina: ecco che lo spettacolo assume una svolta, un’aurea macabra e magica. La donna verrà sedotta e allo stesso tempo spaventata da Gilbert, che sembra poter fare di lei e di suo marito ciò che vuole. Tra incubi notturni e apparizioni, tra scoperte di tradimenti e duelli fra uomini, quella in scena al Litta è una commedia da apprezzare per il suo stile completamente astratto, fantastico e antiborghese, in cui gli attori si muovono con capacità riuscendo ad accrescere le proprie azioni d’intensità e di senso.

SCHEDA TECNICA:

“Coltelli nelle galline”

Milano, Teatro Litta

25 febbraio-16 marzo

corso Magenta 24

ORARIO SPETTACOLI martedì-sabato ore 20.30; domenica ore 16.30lunedì riposo

IPREZZO BIGLIETTI intero: € 19 / ridotti: € 13 – 9

www.teatrolitta.it tel 02.86.45.45.45 promozione@teatrolitta.it

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