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Semi e Cancellature

Emilio Isgrò a TRA – Treviso Ricerca Arte

 

Dal 18 gennaio al 16 marzo 2014

Era il 1962, quando, facendo l’editing di un testo di Giovanni Comisso, Emilio Isgrò si trova davanti ad un intreccio di tracce, segni e correzioni. Egli stesso descrive  l’attimo e l’intuizione che segneranno la sua carriera d’artista  “Un mare di cancellature, il cui peso era più forte delle parole”.

TRA Treviso Ricerca Arte celebra il grande artista italiano con una mostra personale, curata da Valerio Dehò, con una ventina di opere che illustrano la nuova stagione creativa del maestro, e che vanno ad aggiungersi alla produzione già storicizzata, dando un nuovo senso alla pratica della cancellatura.

“La cancellatura rimane comunque il mio autoritratto più compiuto, per questo resiste al tempo e si carica di drammaticità”.

Sottrarre è aggiungere, togliere permette di comprendere e di riflettere sull’importanza delle parole. Riflettere per non allinearsi. In un mondo votato alla produzione di massa, al consumismo, alla crescita incontrollata, la pratica della cancellatura, del less is more, è un modo per sopravvivere, per non estinguersi.

Proprio per mantenere la sua autonomia artistica, durante il suo percorso, si stacca da gruppi e tendenze come la poesia visiva e il concettualismo. Ricorda la lezione di Duchamp e parte sempre da oggetti già esistenti, li nasconde e li esibisce, azzera ed evidenzia, in una pratica, come quella di Christo, che rende inaspettato ciò che prima è abituale, una lampada che, oscurando, illumina.

“L’arte non deve allinearsi, ma soprattutto l’arte non deve essere un privilegio dei ricchi. Perché un mondo che ammette la miseria intellettuale è un mondo inelegante” afferma citando “un’amica ricca e intelligente”.

Seguendo lo spirito dis-allineato di Isgrò le opere che compongono la mostra sono molteplici: alcune sculture, i Semi, semi di arancia innalzati a simbolo di rinascita economica e sociale dei popoli del mediterraneo, L’Italia disarmata, una mappa cancellata dell’Italia, esplicitazione di una nuova geografia politica, i classici Libri Cancellati e i Codici Ottomani, opere simbolo della pratica della cancellatura, delle velature che creando una sorta di foschia mentale, fanno emergere immagini nuove. Insieme alle cancellature, gli Insetti, formiche e api, animali fastidiosi, ma simbolo di comunità, di collaborazione e della perfezione del meccanismo sociale della gerarchia.

“Spero che dalla mia arte escano i frutti del mio pensiero”.

Quello di Isgrò in Veneto è un emozionante ritorno. L’artista, che visse a Venezia dal 1960 al 1967, quando si occupava delle pagine culturali de Il Gazzettino, è profondamente legato al territorio trevigiano, e ha sposato in pieno il progetto espositivo portato avanti da TRA.

Treviso Ricerca Arte, associazione nata nel febbraio 2013, con sede in un palazzo storico del XIV secolo nel cuore di Treviso, non si occupa solo di Arte Contemporanea, ma anche di Musica, Teatro, Letteratura, Poesia, Moda e Design e Cinema. E’ diventato così, in breve tempo, un luogo di incontro, sperimentazione, scambio e confronto, con un’ampia rassegna di eventi che animano la città.

 

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INFORMAZIONI UTILI:

TRA TrevisoRicercaArte
Ca’ Dei Ricchi
Via Barberia 25
TREVISO
Dal 18 Gennaio al 16 Marzo 2014
Martedì – Sabato 10-13 e 15.30-19.30
Domenica 15.30 – 19.30
www.trevisoricercaarte.org
info@trevisoricercaarte.org
+39 0422 419990

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