Print Friendly and PDF

Arte asiatica, design, moderni e contemporanei

LOTTO 259 GINO DE DOMINICIS PROSPETTIVA ROVESCIATA

WANNENES, GENOVA, 16/17 DICEMBRE 2013 

ASIAN ART
16 dicembre 2013 – ore 15.00

Per l’Asian art qualità e provenienza sono elementi essenziali per attrarre un pubblico competente e appassionato disposto a conoscere e apprezzare civiltà millenarie attraverso oggetti unici per fattura e creatività. Nell’asta del 16 dicembre il catalogo presenta opere di gusto orientale e occidentale provenienti da importanti collezioni private e aristocratiche. Da un’importante collezione siciliana due vasi cinesi in porcellana “famiglia rosa”, di epoca Jaqing (1796- 1820). I vasi ed altri oggetti di antiquariato furono acquistati dall’attuale proprietario negli anni ’70, direttamente dagli Eredi del Marchese San Giuliano, che fu Ministro plenipotenziario a Parigi e per molti anni Ambasciatore in Cina (lotto 34 stima 15.000 – 20.000).

Un raro vaso cinese a forma di pera in porcellana smaltato in rosso di rame, con marchio del periodo Qianlong (1736-1795), si caratterizza per un misurato ed elegante equilibrio tra forma e colore così vicino al gusto contemporaneo (lotto 49 stima 30.000 – 50.000 euro). Un prezioso vaso cinese Wucai con coperchio in porcellana di epoca Shunzhi (1644-1661) decorato con tralci d’uva e scoiattoli, con all’interno una filatura a stella, si distingue per un decoro armonioso e delicato che ben si amalgama con la forma stessa del recipiente (lotto 74 stima 5.000 – 8.000 euro).

LOTTO 49 VASO A FORMA DI PERA, CINA QIANLONG

Da una collezione privata di un gentiluomo milanese proviene, infine, un rarissimo piatto concavo cinese del XVIII secolo (1738-1740), in porcellana “famiglia rosa” e decoro “dame au parasol” su disegno di Cornelius Pronk (lotto 83 stima 2.000 – 3.000 euro).

LOTTO 83 PIATTO FAMIGLIA ROSA DAME AU PARASOL

_________________________________

ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
16 dicembre 2013 – ore 18.00

L’asta di Arte moderna e contemporanea del 16 dicembre mette a confronto giganti del XX secolo e grandi innovatori della nostra epoca. Un delizioso gioco grafico ci appare Quelques fleurs di Henry Matisse, del 1951, realizzato con matite colorate e impreziosito da una vezzosa cornice, dove l’artista ci regala un segno essenziale e fanciullesco che esalta la gioia della vita (lotto 281 stima 20.000 – 25.000 euro). Tormentate e piene di angosce le figure spettrali vergate a matita da Henry Moore in Standing figure, simulacri di un dolore ancestrale e profondo che ha segnato la sua anima e la sua arte dopo il secondo conflitto mondiale (lotto 255 stima 5.000 – 7.000 euro).

LOTTO 280 GINO SEVERINI STUDIO DELLA FONTANA PER LA SCARLATTIANA ANNI QUARANTA

Invisibili equilibri cromatici e volumetrici sembrano sorreggere le due Forme astratte degli anni ‘60 di Serge Poliakoff, dipinte a tempera con ritmo aereo e musicale (lotti 269 e 277 stima 30.000 – 40.000 euro). Il gioco e l’ironia declinati fino al paradosso percorrono tutto l’universo visionario di Gino De Dominicis traducendosi in opere spiazzanti che sono entrate nella leggenda, come il ragazzo down seduto e immobile esposto ‘scandalosamente’ alla Biennale di Venezia del 1972. L’arte stessa è una speculazione sull’idea del verosimile invisibile che attraverso l’artista diviene palese: “È il pubblico che si espone all’arte e non viceversa”. Una pittura popolata da un campionario di figure larvali e arcaiche, volti alieni ed enigmatici, corpi stilizzati su fondi oro: più che vere immagini, epifanie di un al di là che acquista consistenza attraverso la sua rappresentazione: toccare l’invisibile è l’ossessione di G.d.D (come riportava il suo enigmatico biglietto da visita), e Prospettiva Rovesciata del 1991 è una metafora elegante e silente di una realtà che oltre i sensi è attesa del Nulla (lotto 259 stima 60.000 – 80.000 euro).

LOTTO 259 GINO DE DOMINICIS PROSPETTIVA ROVESCIATA

_____________________________________

ARTI DECORATIVE E DESIGN DEL XX SECOLO
17 dicembre 2013 – ore 15.00

La storia del design del XX secolo è fatta di protagonisti che hanno lasciato un profondo solco nel costume della loro e nostra contemporaneità. Tre nomi emergono nell’asta di design del 17 dicembre: Gio Ponti (1891-1979), Carlo Scarpa (1906-1978) e Max Ingrand (1908-1969). Una sola frase di Gio Ponti basta per raccontare l’immenso contributo che egli ha dato ad un’arte che somma un alto artigianato riproducibile alla pura creatività: «L’industria è la maniera del XX secolo, è il suo modo di creare.
Nel binomio arte e industria, l’arte è la specie, l’industria la condizione». Del grande designer milanese un’elegante coppia di poltrone progettate per Ariberto Colombo nel 1946 (lotto 332 stima 8.000 – 10.000 euro), e una lampada a plafone della serie “Sole” realizzata per Arredoluce negli anni Sessanta (lotto 337 stima 4.000 – 5.000 euro).
Nei suoi quindici anni alla Venini (1932-1947), Carlo Scarpa sonda ogni possibilità espressiva della materiavetro, con esiti spesso inattesi. La tecnica del vaso a pennellate è una delle sue più felici creazioni, databile all’inizio degli anni Quaranta. La lavorazione è piuttosto  complessa, eseguita in pochi esemplari. Sul vaso, in fase di soffiatura, viene applicata una parte di pasta fusa colorata, che viene tolta poi a caldo, lasciando per l’appunto un effetto di “pennellata”. L’operazione viene ripetuta più volte, utilizzando paste diverse, sempre tono su tono, fino ad ottenere un decoro omogeneo su tutto il corpo del vaso. Talvolta la superficie viene leggermente iridata. Uno splendido esemplare del 1942 circa a pennellate gialle  è stimato 18.000 – 22.000 euro (lotto 305).

LOTTO 305 CARLO SCARPA PENNELLATE 1942 CIRCA

Il decennio 1954-1964 per Fontana Arte, è sottolineato dalla direzione artistica di Max Ingrand, maestro vetraioe decoratore francese, capace di realizzare veri e propri classici del design, come la deliziosa lampada da tavolo del 1955 circa (lotto 368 stima 12.000 – 15.000 euro), dove la base scura si apre ad accogliere con sensuale eleganza un’ellissi di vetro.

Quattro sedie, infine, di Carlo Mollino realizzate per la “Casa del Sole” di Cervinia, che tra il 1947 e il 1954 impegnò l’originale architetto e designer torinese nel suo primo progetto di unità abitativa arredata con mobili funzionali (lotto 317 stima 30.000 – 40.000 euro).

LOTTO 317 CARLO MOLLINO 4 SEDIE CASA DEL SOLE A CERVINIA

Commenta con Facebook

leave a reply

*