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“Prima del Ballo” di Antonio Mancini

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Un magnifico ritratto di Antonio Mancini in vendita  a Londra da Sotheby’s 

Lot 29
PROPRIETÁ DI UN COLLEZIONISTA PRIVATO AMERICANO
Antonio Mancini  1852 – 1930
Prima del Ballo
Firmato A Mancini in basso a sinistra
olio su tela 100 x 60.5cm
Stima: £80,000 — 120,000 / €96,000 – 144,000

Asta Pittura Europea del XIX Secolo, 20 Novembre 2013

Questo splendido dipinto di Antonio Mancini ritrae Virginia Almagià ed è stato commissionato dal padre Edoardo intorno al 1898-99. Vestita con un abito di seta rosa, guanti bianchi e un girocollo di perle, la giovane debuttante si rivolge allo spettatore con uno sguardo sognante e seducente allo stesso tempo.

Edoardo Almagià, un noto imprenditore edile di Ancona, che partecipò, tra gli altri progetti, all’espansione del porto di Alessandria, si trasferì a Roma al volgere del secolo, insieme a sua moglie, Eleonora Baruch e ai figli. Mentre Virginia fu incoraggiata dai genitori a coltivare il proprio amore per la musica e a studiare piano, sua sorella Amelia seguì il suo talento artistico. Sotto l’influenza di Mancini, realizzò ritratti di familiari, di amici e della nobiltà e divenne nota nel mondo artistico dell’epoca con il nome da sposata di Amelia Ambron.

Il dipinto rimase nella casa Almagià fino al matrimonio di Virginia, avvenuto l’11 Luglio del 1900 con il Professor Vito Volterra, celebre matematico italiano, fino a  quando entrò nella collezione personale di Virginia come dono dei suoi genitori. L’opera fu ereditata nel 1968 dal figlio che la portò con sé in Texas, dove è rimasta da allora.

A Parigi, nel 1870, Mancini incontrò Edgar Degas ed Edouard Manet e divenne amico di John Singer Sargent, notoriamente uno dei più grandi pittori dell’epoca. Attraverso i contatti con questi artisti, illuminò la sua tavolozza e sviluppò la sua  sorprendente tecnica ad impasto. Prima del Ballo è uno dei ritratti più affascinanti di Mancini ed è rimasto nella stessa collezione dall’anno di esecuzione.

L’opera è accompagnata da una lettera dell’artista a Edoardo Almagià, datata 3 novembre 1900, in cui venne richiesto un trasporto del dipinto a Palazzo Borghese per mostrarlo ad una probabile committente.

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