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Dadamaino, una retrospettiva a Parigi

Dadamaino “Oggetto ottico dinamico inderteminato negativo P. 3”, 1963-64 diagonale. Alluminio, filo di nylon e legno. Courtesy Galleria Tornabuoni Art.

11 ottobre 2013 – 4 gennaio 2014, Galleria Tornabuoni Art

Un’esposizione a carattere retrospettivo è dedicata da Tornabuoni Arte a Parigi a Dadamaino (1930-2004) una importante figura del panorama dell’arte del ‘900 internazionale. Questa mostra si profila come la più importante retrospettiva mai realizzata sinora nell’ambito di una galleria privata, esponendo circa sessanta opere integrate da ricerche plastiche e carte.

Dadamaino, vero nome Eduarda Emilia Maino nell’ambito della sua ricerca creativa intensissima ha attraversato molti movimenti artistici differenti a partire da quelli nati in Europa alla fine degli anni’40. Partecipa alla nascita  del primo Manifesto Spazialista redatto da Lucio Fontana nel 1948, e del Gruppo N in Italia, partecipa  al Gruppo Zéro in Germania e ad  Equipo 57 in Spagna sino al Gruppo di Ricerca dell’Arte Visuale (G.R.A.V.) in Francia e infine fa parte de  la Nuova Tendenza a Zagabria.

Dadamaino lavora con la cerchia degli artisti come Piero Manzoni e Lucio Fontana e al finire degli anni ’50 si avvicina allo Spazialismo con forme e superfici dense di riflessioni analitiche. “Volumi” sono la serie di opere con modelli strutturati verso l’infinito. Le vibrazioni ottiche che Dadamaino ottiene con la realizzazione di questi ultimi – moduli sfasati- danno atto ad altre ricerche sulla vibrazione del colore.

Dadamaino “Volume”1960 . Olio su tela Courtesy Galleria Tornabuoni Art.

Nella mostra parigina sono presenti gli alfabeti immaginari dell’artista; con “Alfabeto della mente” iniziano la serie delle “Scritture segniche” le creazioni che permettono di visualizzare –come fossero pagine di giornali, di un quotidiano- le vicissitudini della vita, della Storia quella degli anni Settanta e Ottanta intitolati “I fatti della Vita” presentati alla Biennale di Venezia dello stesso periodo. Il polso del mondo, un insieme spaziale che evolverà nella serie delle “Costellazioni”, i cromo rilievi su tela e carta che ricordano gli ammassi stellari. Gli anni Ottanta sono anche caratterizzati dalla riapparizione del colore in Dadamaino, in sostituzione del bianco e nero. Le tele di questo periodo si animano in segni/disegni che si aggregano e contemporaneamente si disgregano. Anno dopo anno l’artista disegna su plastica, innumerevoli ed interminabili scritture dal segno costante, vivo e vibrante.

La mostra parigina alla Tornabuoni Art è accompagnata da un catalogo edito per l’occasione con testi di Flaminio Gualdoni, Direttore dell’Archivio Dadamaino a Milano e Bernard Blistène  Direttore del Dipartimento Culturale Centre Pompidou a Parigi. La Galleria Tornabuoni ha inaugurato lo spazio parigino nel 2009 con la personale di Lucio Fontana. Di seguito Alighiero Boetti, Mario Ceroli, Arnaldo Pomodoro, Enrico Castellani, Mimmo Rotella,  Giuseppe Capogrossi nel 2013. Oltre l’arte italiana la galleria ha in permanenza anche altri artisti, da Picasso, Mirò, Kandinsky, Hartung, Poliakoff, Dubuffet, Lam, Christo a Wesselmann, Wharo, Basquiat  assieme agli italiani Morandi, Balla, Severini, de Chirico, Sironi, de Pisis e tanti altri.

Dadamaino “Cromorilievo” 1974. Legno dipinto. Courtesy Galleria Tornabuoni Art

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INFORMAZIONI UTILI: 

Dadamaino
Dall’11 ottobre al 4 gennaio 2014
Galleria Tornabuoni Art
Avenue de Matignon, 16, Parigi
Orari : dal lunedì al sabato 10.00 – 18.30
Info: www.tornabuoni.com

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