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Brera: a Milano in arrivo il Seicento lombardo

A Brera in arrivo il Seicento lombardo

Inaugurazione con ingresso gratuito:
martedì 8 ottobre 2013, ore 18.00 – 20.00 

Martedì 8 ottobre alle ore 12.00 alla Pinacoteca di Brera Sala della Passione  avrà luogo l’anteprima per la stampa della mostra Seicento lombardo a Brera Capolavori e riscoperte a cura di Simonetta Coppa e Paola Strada.

Scopo della mostra è consentire la visione di un gruppo di significative opere lombarde del XVII secolo, in massima parte restaurate negli ultimi decenni con finanziamenti ministeriali e di privati, normalmente sottratte all’attuale percorso espositivo. La selezione presentata, comprendente 46 opere, privilegia i dipinti di grande formato, difficilmente movimentabili al di fuori del circuito del museo; ben 21 sono i dipinti dai depositi interni ed esterni di Brera, tutti destinati ad essere esposti nel futuro progetto museale denominato “Grande Brera”.

Il pezzo forte della mostra è rappresentato da quattro importanti pale d’altare, tre delle quali firmate e datate: di Fede Galizia il Noli me tangere (1616), della maturità di Carlo Francesco Nuvolone è l’Assunzione della Vergine (1648), ormai pienamente barocca, e di Giuseppe Nuvolone il San Francesco in estasi (1650), in deposito presso la chiesa parrocchiale di Cornate d’Adda; di Giovan Battista Crespi detto il Cerano è invece il Cristo nel sepolcro, san Carlo e santi (1610 circa), fino a qualche mese fa in deposito presso la chiesa milanese di Santo Stefano.
In occasione della mostra i dipinti di Fede Galizia e del Cerano sono stati oggetto di restauro (2013), con interventi finanziati rispettivamente da DLA Piper e dai Rotary Club di Milano Nord e Milano Visconteo.

Esposte anche altre opere importanti di Agostino Santagostino, Daniele Crespi, Giovanni Stefano Montalto,  Morazzone, Giuseppe Vermiglio, Giulio Cesare Procaccini, Tanzio da Varallo, Luigi Scaramuccia.

Comuni denominatori di grande fascino che accomunano gli artisti riferibili alla scuola pittorica lombarda del XVII secolo sono da un lato il senso corposo della materia pittorica e dall’altro l’uso scenografico degli effetti luministici.

Il catalogo, pubblicato da Skira, oltre che delle curatrici comprende contributi di Danilo Zardin, Francesco Frangi e Paolo Vanoli e agili biografie degli artisti stese da Eugenia Bianchi.

La mostra sarà aperta sino al 12 gennaio 2014

Info: clicca qui

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