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Doisneau sbarca a Genova

Robert Doisneau
Robert Doisneau

Quel bacio rubato una mattina a Parigi, una delle tante in cui Robert Doisneau (1912-1994)  trascorreva ore per rapire attimi alla vita e fermarla con il suo bianco e nero, ha reso il fotografo francese noto a amatissimo al pubblico italiano. Lo confermano i numeri della tournée nella Penisola della mostra “Paris en liberté” che ha aperto domenica 29 settembre a Palazzo Ducale di Genova (sino al 26 gennaio 2014) la sua quarta e ultima puntata, avendo già registrato oltre 300.000 presenze nelle tre precedenti.

Per iniziativa della Ville de Paris con la Fondazione Fratelli Alinari, in partnership con Civita e ora anche con la Fondazione per la Cultura di Palazzo Ducale, il tour è iniziato in occasione del centenario della nascita del fotografo, nell’autunno del 2012, per finire quest’anno con la tappa genovese, dove la mostra resterà fino al 26 gennaio 2014.

“Inizialmente avevamo solo due sedi certe e confermate: il Palazzo delle Esposizioni di Roma e lo Spazio Oberdan di Milano”, spiega Monica Maffioli, responsabile scientifica della Fondazione Fratelli Alinari, “e poi si sono aggiunte la Regia di Caserta e Palazzo Ducale di Genova”. Ovvio: fare rete giova ai conti delle mostre, e in questo Civita è maestra da tempo. Coinvolta in prima fila nella gestione della Reggia di Caserta, è stato relativamente semplice inserire la puntata campana per quest’estate, dove ad ammirare i 200 scatti di Doisneau che compongono la rassegna monografica, sono stati 151.678 visitatori, dal 24 maggio al 23 settembre acquistando il biglietto della visita alla Reggia che comprendeva anche la mostra. Di successo anche la prima tappa, quella al Palazzo delle Esposizioni, con 160.758 visitatori dal 29 settembre 2012 al 3 febbraio 2013, favorita dal fatto di essere, appunto, la sede d’esordio del tour, prima che si rendesse noto che la mostra avrebbe girato. Più modesto, ma pur sempre soddisfacente, il numero dello Spazio Oberdan di Milano, dove Doisneau ha sostato dal 20 febbraio al 5 maggio, ammirato da 36.723 persone. Un successo annunciato con anticipo per Genova, dunque, che godrà anche dell’accoppiata con la grande mostra su Munch, che aprirà il 6 novembre, per una città che si sta consolidando come meta favorita dal grande pubblico, ben oltre i numeri soliti dei visitatori locali.

E proprio la fotografia pare essere uno dei settori più amati del momento. Basti ricordare che code a Genova come per la mostra “Viaggio intorno all’uomo” di Steve McCurry se ne erano viste di rado, tanto che i visitatori sono stati circa 100.000, dal  18 ottobre 2012 al 7 aprile 2013. Al fotoreporter , che è maestro nel scuotere l’anima di chi guarda i suoi scatti, perché scava dentro, oltre i volti che fissano inquieti e dolenti il suo obiettivo, ha fatto seguito per il Ducale Stanley Kubrick. Non nelle vesti di regista, noto a tutti per “Shining”, “Il dottor Stranamore”, “Arancia meccanica” e “Rapina a mano armata”,  per ricordare solo alcuni dei suoi capolavori, ma del giovanissimo fotografo alle prime armi, già capacissimo di osservare la vita che scorre e fermarla per un attimo. 20.000 visitatori nel suo caso, per una mostra certamente più da intenditori, aperta quest’estate a Genova dal 1 maggio al 1 settembre.

E quest’autunno, mentre a Genova ha aperto la mostra di Doisneau, si attende quella dedicata a Robert Capa a Villa Manin di Passariano di Codroipo in Friuli, prevista il 30 ottobre, per celebrare con una grande retrospettiva il centenario della nascita del fotoreporter ungherese naturalizzato americano (1913 – 1954).

Come spiegare il trend favorevole alle mostre di fotografia in questo momento in Italia?

Sono più “facili” per il pubblico e costano meno delle mostre con quadri o sculture. In un presente in cui siamo bombardati da immagini, seppur retrò, i bianchi e neri di questi grandi maestri del Novecento, e ancor più i colori accesi nei contrasti forti dei lavori di McCurry, unico autore vivente tra quelli celebrati con le mostre ricordate, si pongono su un binario percettivo più diretto e semplice un po’ per tutti. Per intendersi, e senza con questo voler snobbare proposte che, quando ben fatte, restano proposte di cultura, va pur detto che non bisogna aver studiato neanche un po’ di storia dell’arte, né aver letto gran che per apprezzare queste fotografie. Non parliamo poi di quando quest’arte, che nei casi citati tocca le sfere del fotogiornalismo o del cinema, tange il settore della moda, come nel caso di Helmut Newton (1920-2004), oggetto di una bellissima mostra che da Berlino è stata importata a Roma, sempre da Civita per il Palazzo delle Esposizioni, nella scorsa primavera.

Insomma, osservando il panorama italiano è indubbio che la fotografia sta svolgendo un ruolo importante, più del passato.  “Non si pensi che queste mostre non costino”, prova a dire sempre la Maffioli di Alinari. Ma per chi ha seguito eventi espositivi con quadri da tutto il mondo, pare poca cosa il budget per trasportare, assicurare ed esporre con un adeguato allestimento anche 200 fotografie, come nel caso di Doisneau, movimentate da Parigi a Roma, Milano, Caserta e Genova. Ma ben vengano mostre meno costose in tempi di limitazioni ai bilanci per la cultura. Visto che, anche in questo caso, di cultura si tratta. E considerato che anche queste sono occasioni per offrire al pubblico un po’ di bellezza.

ROBERT DOISNEAU

Paris en liberté

29 settembre 2013 – 26 gennaio 2014

Genova, Palazzo Ducale, Sottoporticato P.zza Matteotti, 9

Orari:
da martedì a domenica (ore 10-19); lunedì (ore 14-19)

Biglietti comprensivi di audioguida e eventuale prenotazione:

intero € 11,00
ridotto € 9,00 per  giovani fino a 25 anni, maggiori di 65 anni, gruppi di almeno 15 persone e apposite convenzioni,
ridotto speciale € 4,00 per scuole e minori di 18 anni
la biglietteria chiude alle 18

info e prenotazioni: Tel. 199.15.11.15

www.palazzoducale.genova.itwww.doisneaugenova.it

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