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Mercanteinfiera Autunno 2013

5 – 13 Ottobre 2013, Parma

Sono ormai a buon punto i preparativi per la trentaduesima edizione di Mercanteinfiera Autunno che inaugurerà il prossimo 5 Ottobre nel quartiere fieristico di Parma e che, come sempre, sarà ricca di novità per addetti ai lavori e appassionati di arte e antiquariato.

Tornano le sezioni speciali: Archi&Parchi e Mercanteinauto. La prima, da quest’anno, si apre alla florovivaistica e alle sue declinazioni: si potranno pertanto trovare, accanto ai materiali di riutilizzo e agli arredamenti da esterno d’epoca, florovivaistica di alto livello. Il progetto di allestimento infatti sarà frutto della sinergia tra Tusi Vivai e Fiere di Parma Spa. Per quanto riguarda Mercanteinauto, si conferma come punto focale della sezione il settore automotive d’epoca: pezzi unici, ricambi introvabili e modelli da film, ma con una maggior presenza rispetto alla prima edizione di motoveicoli da collezione.

Dopo il successo della precedente edizione, L’Angolo del restauro torna con un’area ampliata gestita, in continuità con la Primavera, dallo Studio Taddei-Davoli di Reggio Emilia. Un’occasione unica quindi per scoprire quest’arte, chiedere preventivi, sondare opportunità legate al settore e incontrare esperti.

Sempre molto attese le mostre collaterali che, apprezzate dai visitatori di Mercanteinfiera, nell’edizione autunnale saranno ben tre: nel Padiglione 5 troverete Numeri Uno – Tesori del fumetto italiano”, in collaborazione con il Museo Wow di Milano, un’esposizione dedicata ai più importanti autori del fumetto italiano e alla loro abilità di raccontare graficamente un pezzo di storia del nostro Paese e della nostra cultura. Nel Padiglione 4 un’ importante mostra patrocinata dall’Accademia di Belle Arti e dall’Istituto Toschi di Parma intitolata Novecento Parmigiano”, ovvero quattro grandi pittori del Novecento a confronto, di cui saranno esposte opere straordinarie che provengono da collezioni private e che non sono mai state raccolte insieme in un unico evento. Sempre nel Padiglione 4 si troverà infine “Verdi e Wagner e il disco nel bicentenario della nascita dei due compositori” una collaterale organizzata in collaborazione con la Casa della Musica e l’Archivio Storico del Teatro Regio, dedicata alla discografia di due miti della musica lirica Giuseppe Verdi e Richard Wagner, di cui quest’anno ricorrono i duecento anni dalla nascita.

Grande novità infine, la prima edizione del Premio Mercanteinfiera: una giuria di esperti assegnerà un importante tributo ad una personalità che si ritiene sia stata determinante nel cambiare il modo di concepire e/o di vivere l’arte e la cultura nell’ultimo trentennio. Il premio ben rappresenta l’anima stessa di Mercanteinfiera che ha contribuito nel corso di questi oltre trent’anni di storia a far riscoprire l’arte mettendola a disposizione dei nuovi fruitori.

Mercanteinfiera: è la manifestazione più longeva nel panorama europeo per quanto concerne antiquariato e modernariato; l’occasione di riferimento più ricca e qualificata nel panorama italiano e una delle fondamentali a livello internazionale. Da 60 espositori nel 1981, a oltre 1.000 nel 2013, con una crescita ed un successo constante nel tempo oggi la manifestazione conta inoltre 50.000 visitatori in 9 giorni di manifestazione e 4 padiglioni espositivi per un totale di 45.000 mq nel quartiere fieristico di Parma.

Ecco gli eventi collaterali.

NOVECENTO PARMIGIANO
Quattro grandi pittori che hanno reso Parma celebre in tutto il mondo in mostra alle Fiere di Parma
dal 5 al 13 Ottobre 2013

Tra le tante novità della trentaduesima edizione di Mercanteinfiera Autunno (Fiere di Parma 5-13 Ottobre 2013), per la prima volta saranno esposti contemporaneamente nel Padiglione 4, Paolo Baratta, LatinoBarilli, Giovanni Voltini ed Enzo Bioli, quattro personalità che hanno lasciato un segno importante nella cultura e nell’arte contemporanea parmigiana e non solo.

Quattro realtà, quattro artisti ma, soprattutto, quattro volti di Parma, la città che ha ospitato non solo i natali ma anche la prima formazione degli stessi pittori, immagini che sono il simbolo di una storia e il racconto di quattro vite straordinarie al tempo stesso. L’evento non vuole essere solo un tributo all’arte in cui Parma emerge come protagonista ma, soprattutto, un’occasione importante e unica per scoprire la grandezza di questi quattro artisti e delle loro opere, esposte eccezionalmente e raccolte da collezioni private, con il Patrocinio dell’Accademia delle Belle Arti e dell’Istituto Toschi di Parma.

NUMERI UNO – TESORI DEL FUMETTO ITALIANO
I primi passi delle testate più importanti del fumetto italiano in mostra nella prossima edizione della kermesse parmigiana dedicata all’antiquariato, al modernariato e ai collezionismi

Si svolgerà nel padiglione 5. “Numeri Uno – Tesori del fumetto italiano”, in collaborazione con il Museo Wow di Milano, un’esposizione dedicata ai più importanti autori del fumetto italiano e alla loro abilità di raccontare graficamente un pezzo di storia del nostro Paese e della nostra cultura.

La storia del Fumetto è composta di autori, di case editrici, ma soprattutto di testate. Albi e giornali a colori o in bianco e nero, tascabili o a striscia, che racchiudono le avventure dei personaggi più amati da generazioni di lettori. Ma a rimanere impresso nella memoria, ricercato e ambito da collezionisti e appassionati è immancabilmente il numero 1.

La mostra “Numeri 1 – Tesori del fumetto italiano” racconterà i primi passi delle testate più importanti del fumetto italiano in una ricca esposizione di albi storici. Il punto di partenza è il Corriere dei Piccoli, il giornale che per primo fece arrivare nel nostro Paese i più popolari personaggi americani. Dal successo dell’amatissimo “Corrierino” scaturisce la prima invasione dei giornali a fumetti, fino ad arrivare al 1932 e a Topolino, apripista per il successo degli eroi Disney e di tanti personaggi comici nati nei decenni successivi, come Geppo, Cucciolo, Pugacioff, Tiramolla e tanti altri…

Il genere forse più amato dai lettori italiani è però l’Avventura, che in Italia coincide con eroi come Tex Willer, Zagor e Mister No, grazie ai quali generazioni di ragazzi hanno sognato luoghi esotici e affascinanti, fino ad arrivare ai grandi successi della Bonelli di oggi, dagli enigmi di Martin Mystére all’horror di Dylan Dog, fino alle miniserie e alle Storie.

Gli anni Sessanta sono invece periodo di grandi cambiamenti, grazie alla nascita di Diabolik nel 1962, primo cattivo a diventare protagonista assoluto e a trionfare alla fine di ogni storia.

Nel 1965, poi, con l’avvento di Linus, nasce lentamente la percezione che il Fumetto può essere oggetto di studio e di ricerca, apprezzato anche da adulti e intellettuali. Ma il fumetto più “leggero” continua con la moda dei supereroi, già arrivati grazie a Superman e Batman vent’anni prima, ma che con gli eroi Marvel appassionano nuove generazioni. Nel decennio successivo si afferma il manga, il fumetto giapponese, che arriva in Italia anche grazie allo straordinario successo riscosso dall’animazione giapponese.

Tutto questo e molto altro troverà spazio nella mostra “Numeri 1 – Tesori di carta”, che permetterà ai visitatori di fare quattro passi nella storia del fumetto italiano, in una coloratissima rassegna che non mancherà di affascinare ed entusiasmare lettori di tutte le età.

 

VERDI E WAGNER E IL DISCO NEL BICENTENARIO DELLA NASCITA DEI DUE COMPOSITORI
Due miti della musica lirica in mostra nella prossima edizione della kermesse parmigiana dedicata all’antiquariato, al modernariato e ai collezionismi

Il terzo evento collaterale, nel padiglione 4, sarà “Verdi e Wagner e il disco nel bicentenario della nascita dei due compositori” una collaterale organizzata in collaborazione con la Casa della Musica e l’Archivio Storico del Teatro Regio, dedicata alla discografia di due miti della musica lirica Giuseppe Verdi e Richard Wagner, di cui quest’anno ricorrono i duecento anni dalla nascita.

Già nei primissimi anni del Novecento i più grandi cantanti lirici dell’epoca cominciarono a lasciare testimonianza della loro arte interpretativa in quella che era la grande novità del momento: i cilindri e i dischi a 78 giri destinati ai fonografi e ai grammofoni che stavano entrando, letteralmente, nelle case di un pubblico sempre più vasto. La registrazione del suono era ancora agli albori, nonostante molta strada fosse stata percorsa dalle sperimentazione degli ultimi decenni dell’Ottocento, ma già il leggendario primo interprete di Otello, Francesco Tamagno, nel 1903 affidava al disco la sua interpretazione del Moro di Venezia e da allora, e sempre più numerosi, gli artisti di canto lasciavano testimonianza delle loro voci in preziose registrazioni che sono giunte fino a noi. Erano le prime avvisaglie di quella che sarebbe stata una vera e propria rivoluzione, quella del suono riprodotto: fin da subito ne fu avvertita la portata, tanto che già i primi avvisi pubblicitari si arrischiavano a dichiarare che con il fonografo e il grammofono il teatro sarebbe entrato nelle case.

In questa esposizione possiamo conoscere “da vicino” voci ormai leggendarie, quelle di interpreti già famosi quando Verdi era ancora vivo e operante, da Francesco Tamagno a Mattia Battistini, per citare solo due fra i più noti, o di quelli che, come Giuseppe Borgatti e Aureliano Pertile, hanno contribuito nei primi decenni del Novecento a costruire una tradizione interpretativa wagneriana in Italia. Assieme a queste incisioni di grande valore storico e artistico, anche altre di particolare rarità, come il “disco enigma”, pubblicato nel 1913 per le celebrazioni del primo centenario della nascita di Verdi. Da allora le interpretazioni verdiane e wagneriane presenti sul mercato discografico si sono moltiplicate. È da quella messe davvero imponente che deriva questa piccola ma significativa selezione di registrazioni storiche: testimonianze preziose che provengono dalle collezioni della Casa della Musica, il cui patrimonio discografico – anche grazie alle generosità e lungimiranza di tanti donatori – conta oggi quasi 25.000 esemolari.

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Alcune immagini di opere esposte in fiera:

Grande scrittoio a ribalta interamente lastronato in radica di noce con filetti geometrici in legno chiaro. Il mobile di eccezionale qualità si contraddistingue per le curve molto pronunciate sul fronte , con tre cassetti, e i fianchi , con sportelli. All’interno si scoprono piccoli cassettini visibili e vani segreti. Le maniglie e le serrature , anch’esse originali, sono in bronzo dorato e finemente cesellato. Il mobile è databile di costruzione della metà del 700’ fatto da abile ebanista operante nello Stato Pontificio , infatti risente molto del gusto veneto ma rivisto e corretto con un gusto più classico vicino a quello del centro Italia . dim 150 x 110 x 57 Cm
Galleria Chiavacci

 

Icona Russa dipinta olio su tavoletta raffigurante cristo benedicente su santi Ortodossi. L’opera è arricchita da splendida Rezza in argento placcata in oro, con il marchi di Mosca della metà dell’800’. La pregevole fattura della medesima nasconde una altrettanto qualità pittorica veramente rara per le Icone di quel periodo. 27 x 35 cm
Galleria Chiavacci

 

Bustini in terracotta incisi a stecco raffiguranti la primogenita e l’unico figlio maschio di Luigi XV di Francia e cioè Luisa Elisabetta Duchessa di Parma e il delfino Luigi ritratti come reca la scritta incisa Parigi 1739 all’età di 12 e 10 anni. Le opere sono montate su basettine tornite in marmo Rosso Di Francia h 38 Cm
Galleria Chiavacci

 

Portantina in legno dorato con pannelli in cuoio dipinti
Benedetto Trionfante Casa D’Aste

 

Gianluca Corona, Distanza II, olio su tavola, cm 35×80, 2012
Lorenza Salamon – Salamon&C Arte Contemporanea

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INFORMAZIONI UTILI

Mercanteinfiera Autunno 2013
5 – 13 Ottobre 2013
Fiera di Parma
Viale delle Esposizioni 393A
43126 Parma

 

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