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Richard Arschwager alla Galleria Alfonso Artiaco

In occasione della terza mostra negli spazi di Piazzetta Nilo 7, la Galleria Alfonso Artiaco intende rendere omaggio a Richard Arschwager (26.12.1923, Washington D.C., USA – 9.2.2013, Albany, N.Y., USA), artista con il quale la galleria ha avuto l’onore di lavorare per due mostre personali nel 1992 e nel 1996 e per le due mostre collettive Corso Terracciano 56 nel 2002 e Dedica nel 2006 al PAN di Napoli.

L’immagine della recente storia dell’arte, familiare ai più, sembra presentarsi in una maniera relativamente ordinata e gestibile. Conosciamo i nomi degli artisti e le definizioni stilistiche: abbiamo un’idea di come le influenze si siano esercitate nelle varie direzioni, come i grandi impulsi della Pop Art, della Minimal Art, della Conceptual Art e della New Sculpture si siano spartiti il mondo e questi continuino ad avere effetto anche oggi. Poi c’è Richard Artschwager, un artista che, da un lato, ha avuto ammiratori a partire dagli anni ’60 e con il quale, dall’ altro, alcuni critici e storici dell’arte hanno avuto qualche difficoltà. Artschwager non rientra in nessuna delle usuali categorie. Non convenzionale e imprevedibile: così si può definire il suo lavoro. Durante i decenni della sua carriera, Artschwager ha prodotto un corpus di opere che non potrebbe essere più vario nelle forme. Spesso è persino difficile dire se una certa opera sia un dipinto o una scultura, le loro implicazioni sono multiple. Ha realizzato tormentati dipinti grigi, spesso rappresentanti scene domestiche e architettura, e sculture superbamente costruite in materiali eccentrici come compensato, Celotex (un grossolano truciolato, usato spesso per soffitti economici), crine di cavallo gommato, legno e, in particolar modo, la Formica, che lui chiamava “il gran brutto materiale”. Spesso le sculture richiamano oggetti funzionali come pianoforti, sedie, tavole e casse, rivelando la professione dell’artista come artigiano di mobili negli anni ’50. [Richard Artschwager, Up and Across, catalogo della mostra, Neues Museum in Nürnbeg, 2001]

Solo una settimana prima della sua morte, una grande retrospettiva sul suo lavoro si è conclusa al Whitney Museum a New York. Questa è stata la seconda retrospettiva sulla sua carriera al museo (la prima fu nel 1988) e si sposterà presso l’ Hammer Museum a Los Angeles nel corso di quest’anno. Grandi sue personali hanno aperto al Centre Pompidou a Parigi nel 1989, al MAK di Vienna nel 2002 e al Deutsche Guggenheim nel 2003, per citarne alcune. Inoltre ha partecipato a importanti mostre internazionali quali la Biennale di Venezia e Documenta a Kassel, Germania, in quest’ultima per ben cinque volte.

In occasione di questa mostra, sono esposte le seguenti opere:
Weave (Green), 1991, acrilico e Celotex su pannello, 171.2 x 131 x 9cm
Up and Out, 1990, legno e formica, 203 x 120 x 44 cm

RICHARD ARTSCHWAGER

5 aprile 2013 – 18 maggio 2013

La Galleria Alfonso Artiaco è lieta di annunciare l’inaugurazione della mostra di Richard Artschwager, Piazzetta Nilo 7, Napoli, venerdì 5 aprile alle ore 19.00.

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