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Chiude con 100.000 visitatori la Biennale des Antiquaires

Biennale des Antiquaires 2012 - Galerie Applicat-Prazan - Serge Poliakoff - Fond noir aux traits 1952

 

 

 

Biennale des Antiquaires 2012 – Galerie Applicat-Prazan – Serge Poliakoff – Fond noir aux traits 1952


14/23 settembre 2012, Parigi

24/09/2012 –  Sovrastati dalla mongolfiera bianca e azzurra con un diametro di 10 metri, i 7 km di corridoi allestiti da Karl Lagerfeld hanno accolto -come da previsioni- circa 100.000 visitatori tra anteprime (12 e 13 Settembre) e giorni d’apertura. Il vernissage del 13 sera aveva visto la partecipazione di 7.000 invitati fra collezionisti e operatori provenienti da ogni parte del mondo. 

Soddisfatti gli espositori anche dal punto di vista commerciale, non solo per i buoni contatti. La prima opera venduta è stata Skull (1984) di Jean-Michel Basquiat che la Galleria Tornabuoni ha ceduto per 8,65 milioni di euro già alla prima sera, in occasione della cena di gala. Anche la JMG Galerie nella stessa serata ha annunciato di aver trovato con un collezionista italiano l’accordo per una panca di Claude Lalanne. La Galleria Moretti Fine Art ha invece venduto un trittico devozionale del XV-XVI secolo per 900.000 euro. Il pannello centrale continene un’icona della Vergine con il Bambino, negli altri spazi sono rappresentate la vita e la passione di Cristo.
Nelle prime due serate la storia Galerie Vallois, specializzata in Art Déco, ha venduto un secrétaire di Jacques-Emile Ruhlmann e una lampada di Eileen Gray. L&M Arts ha trovato invece acquirenti per Concetto Spaziale, Attese (1968) di Lucio Fontana e due mobili-scultura dell’archi-star Peter Marino per 130.000 e 250.000 euro. Un importante collezionista europeo, infine, ha acquistato da Galerie Applicat-Prazan Fond noir aux traits (1952) di Serge Poliakoff.
Fra i nuovi arrivi in Biennale: il belga Didier Claes ha preso accordi per diverse sculture provenienti Congo e Bénin per un valore compreso tra i 18.000 € e un milione di sera; mentre Carpenters Workshop ha venduto per 76.000 € un’installazione/lampada di Gordijn and Nauta in rame con led e fiori di Tarassaco (i soffioni che si trovano nei campi!)

“Il primo obbiettivo della Biennale des Antiquaires è valorizzare il ruolo delle gallerie antiquarie e in generale di noi professionisti” spiega Christian Deydier Presidente del Syndicat National des Antiquaires, nonché esperto sinologo di fama internazionale “Il nostro è un sindacato a tutti gli effetti e non un ente fieristico! Il nostro obbiettivo non è l’incasso dagli stand! E questa manifestazione dovrebbe aver tolto ogni dubbio in tal senso per la magnificenza dell’allestimento di Karl Lagerfeld e per l’imponenza dello sforzo organizzativo. Abbiamo coinvolto al massimo il potenziale comunicativo delle grandi maison di gioielleria, a fare da cassa di risonanza all’evento perché vogliamo che sia sempre più chiara la differenza fra noi antiquari e le case d’aste, ad esempio. Chi si rivolge a un antiquario -sia esso un collezionista privato, una banca o un museo- sa di avere la garanzia di un investimento corretto sia in termini culturali e di opportunità relative alla filosofia della collezione, sia in termini economici. Per questo il nostro settore, quello di noi galleristi antiquari è un mercato che conosce un solo tipo di crisi: la mancanza di oggetti. Ecco perché la nostra è una ricerca continua. Se c’è l’oggetto importante, imperdibile, si vende! La Biennale in tal senso è per tutti noi una grande sferzata di energia!”
www.sna-france.com

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18/09/2012 – La Galleria Moretti Fine Art ha venduto il pezzo forte dello stand già durante il Vernissage della Biennale des Antiquaires (giovedì 13 settembre) al Grand Palais di Parigi. Si tratta di un trittico devozionale composto da pannelli della fine del 15° inizio 16° secolo (56 x 89.5 cm aperto) con al centro una icona di 16 x 12.6 cm. E’ stato acquistato da un collezionista europeo, un nuovo cliente (prezzo richiesto € 900.000). Al centro è rappresentata la Vergine con il Bambino, mentre nei due sportelli laterali e intorno all’icona  sono rappresentate le storie della vita e della passione di Cristo in quindici episodi.

WORKSHOP OF THE CLEVELAND CASKET OR
WORKSHOP OF THE MAIN BERLIN CASKET
Venice or Ferrara, active from the late 15th to the mid-16th century
Triptych with Scenes from the Life of Christ
Painted and gilded pastiglia on a gilded wooden support, closed 56 x 43.5 cm, open 56 x 89.5 cm
Moretti Fine Art at the Biennale des Antiquaires, Stand N15
WORKSHOP OF ANDREAS RITZOS (Candia, 1422-1492) OR
NIKOLAOS RITZOS (Candia, before 1482-1507)
Icon of the Virgin and Child
Panel, 16 x 12.6 cm
Moretti Fine Art at the Biennale des Antiquaires, Stand N15

 

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Organizzata dal 1956 dal Syndicat National des Antiquaires (SNA), la XXVI Biennale si svolgerà dal 14 al 23 Settembre 2012, al Grand Palais di Parigi. Appuntamento irrinunciabile per il mercato dell’arte, la Biennale propone un’ampia gamma di specializzazioni presentate dai più rinomati professionisti internazionali nel settore dell’Antiquariato, dalle Belle Arti alla Gioielleria. Tutti i membri del SNA sono scelti tra i migliori antiquari e mercanti d’arte del mondo. Questa selezione risponde all’esigenza di qualità stabilita dal SNA e garantisce un codice d’onore rispettato da tutti i professionisti verso i loro clienti e i loro colleghi.
Per questa edizione l’allestimento è stato commissionato a Karl Lagerfeld e accoglierà 122 espositori, 37 in più rispetto al 2010, grazie alla riapertura del Salon d’Honneur chiuso da oltre 70 anni.

Storia 

L’idea di una «foire aux antiquaires» nacque negli anni ‘50. Nel 1956, in particolare, sotto l’egida del nuovo presidente del Syndicat National des Antiquaires, Pierre Vandermeersch. Il sogno era creare una manifestazione in cui la bellezza delle opere esposte rivaleggiasse con quella delle donne che l’avrebbero visitata, dove l’eleganza, il prestigio e la festa attirassero un pubblico di appassionati d’arte e collezionisti.
André Malraux aprì le porte del Grand Palais, leggendario monumento parigino costruito per l’Esposizione Universale del 1900. È nel 1962 che qui ha luogo, nella sua forma attuale, la prima Biennale Internationale des Antiquaires, concentrando i più importanti antiquari, decoratori, gioiellieri francesi e stranieri sotto la cupola, in un allestimento incantato costituito da padiglioni, giardini e fontane.
Nel corso degli anni, personalità come André Crivelli, Jean-Raphaël Milliès-Lacroix, Pier-Luigi Pizzi, Jean-Michel Wilmotte o Christian Lacroix hanno contribuito con il loro talento alla realizzazione di questa manifestazione che la Parigi dei grandi collezionisti e l’elite internazionale non manca di visitare.

 Arte Orientale e arte africana alla Biennale

Biennale des Antiquaires 2012 – Galerie Christian Deydier – Cammello e cammelliere, terracotta, Cina, Dinastia Tang, 618- 907 dC

Visitare Parigi tra Venerdì 14 e Domenica 23 Settembre 2012 può essere un’ottima occasione per scoprire un volto inedito della città. Ora che perfino i cinesi stanno scoprendo il valore della conservazione e i più ricchi stanno diventando appassionati collezionisti, Parigi  – con l’evento clou del settore antiquario, la Biennale des Antiquaires oltre ai suoi importanti musei –  sta diventando fulcro di scambi, mostre ed eventi dedicati all’antica cultura asiatica e ai suoi manufatti.

L’appuntamento biennale voluto dal Syndicat National des Antiquaires per valorizzare la professionalità di galleristi e esperti delle diverse specializzazioni vanta come presidente Christian Deydier, uno dei più importanti esperti d’arte cinese al mondo. Nato in Laos e laureato in Sinologia a Parigi, approfondisce negli anni ’70 la lingua e la scrittura antica all’Università di Taipei, a Taiwan, fino a diventare Consulente ufficiale del Governo Cinese su diversi scavi archeologici.  Autore di opere di riferimento sui bronzi arcaici, l’oreficeria antica e in particolare sulle Jaguwen (iscrizioni oracolari su ossa e gusci di tartaruga) ne è prima appassionato collezionista, poi esperto gallerista. Riconosciuto ufficialmente come professionista del settore Arte dell’Estremo Oriente presso la Chambre des Commissaires Priseurs di Parigi nel 1980, apre a Londra la prima galleria nel 1984, e solo nel  1997 a Parigi. È membro del Syndicat National des Antiquaires dal 1999.

Nell’ambito degli esperti d’Arte Asiatica partecipano alla XXVI Biennale des Antiquaires le gallerie  parigine Charbonnier e Gisèle Croës fino alla storica galleria di Jacques Barrere, aperta in Saint Germain nel 1969.  Saranno nel Salon d’Honneur appena restaurato Eric Pouillot,  altro professionista specializzato in Arte Cinese e le gallerie di Arte Orientale Hioco Christophe  e Alwane Art Gallery.
Punto di riferimento per gli appassionati di Arte Giapponese è Anisabelle Berès-Montanari, figlia della fondatrice della galleria Berès, Huguette, che nel 1951 aprì sulla Rive Gauche, davanti al Louvre, lo spazio espositivo dedicato alla pittura francese delle avanguardie e a una sua grande passione di sempre: le stampe giapponesi.  Può oggi essere considerata una delle gallerie francesi che -sulle tracce dei fratelli Goncourt- hanno fatto scoprire e amare le stampe giapponesi a generazioni di occidentali anche grazie a importanti mostre organizzate in oltre mezzo secolo di attività. Fra tutte la grande mostra di Utamaro che nell’1981 ebbe grande successo prima a Parigi e poi a Londra.

In primo piano alla Biennale 2012 anche l’Arte Africana con il ritorno di Bernard Dulon e Bernard De Grunne e l’ingresso di un nuovo importante protagonista: il belga Didier Claes,  specializzato in oggetti d’arte dell’area centro-africana.

Due le gallerie specializzate in Arte Islamica, Kevorkian e Alexis Renard, che esporranno opere di arte mediorientale dall’antichità al contemporaneo.

Prima o dopo la visita alla Biennale gli appassionati di Arte Orientale potranno visitare due storici musei dell’8 arrondissement, non distanti dal Grand Palais: il Museo Cernuschi e Museo Guimet.
Il primo è ospitato nella lussuosa villa accanto al Parc Monceau in cui visse in esilio il patriota Enrico Cernuschi (1821-1896) finanziere milanese e raffinato collezionista d’arte orientale. In Francia fondò la Banque de Paris che divenne poi Paribas, ma riuscì -per il suo temperamento rivoluzionario- a farsi espellere anche dalla Francia in seguito al suo sostegno alla Comune di Parigi. Nel 1872 intraprese un lungo viaggio in Asia dove acquistò opere d’arte di ogni sorta tra cui il celebre Buddha di Meguro tutt’ora esposto come opera principale del museo. Chiude il lunedì www.cernuschi.paris.fr  (7 Av. Vélasquez) .
Il Museo Guimet delle Arti Orientali, progettato dagli architetti Henri e Bruno Gaudin, racchiude la più ricca collezione di arte asiatica in occidente. Fu fondato dall’industriale Émile Guimet (1836-1918) che nei suoi viaggi raccolse una quantità impressionante di manufatti orientali.  La collezione spazia su tutta l’arte asiatica, dal Giappone alla Cina, dall’Indonesia all’India, per terminare con i tesori della via della seta. Vicino al museo si trova il Panthéon buddista, con un giardino giapponese dove potrete vivere in diretta l’antichissimo rituale della cerimonia del tè. Il museo ha un ricco programma di attività culturali, seminari, laboratori e mostre temporanee. Chiuso Martedì  www.guimet.fr  (6, place d’Iéna)

Per scoprire l’Arte Africana , invece, gli indirizzi imperdibili sono il Musée du quai Branly e il Musée Dapper.    Il Musée du Quai Branly è dedicato alle arti degli altri continenti e  presenta collezioni di Arte Africana ma anche dell’Asia, Oceania e America. Chiuso Lunedì www.quaibranly.fr (37, quai Branly)
È interamente dedicato all’Arte Africana lo spazio espositivo della Fondazione Olfert Dapper, fondata per la conservazione del patrimonio artistico dell’area sub-sahariana. Il Musée Dapper è chiuso il Martedì e il Giovedì www.dapper.com.fr (35, rue Paul Valéry).

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INFORMAZIONI UTILI:
www.sna-france.com

 14 – 23 Settembre 2012
dalle 11 alle 21 (aperture serali fino alle 23 Martedì 18, Giovedì 20 e Sabato 22 Settembre 2012)
Grand Palais, avenue Winston Churchill, Parigi

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