Data
Data - 15 Ott 2016 until 22 Ott 2016
Luogo
Spaziogmarte
Categoria/e
fotografia
Artista
Luigi Vigliotti
Curatore
Dott.ssa Giulia Maselli
Web:-www.spaziogmartephoto.com
“Un viaggio in Armenia” , di Luigi Vigliotti, è il titolo della mostra fotografica che Spaziogmarte inaugura sabato 15 ottobre alle ore 16,00.
Il progetto raccoglie una serie di fotografie scattate in più anni e durante differenti viaggi nei territori al confine fra la Turchia, Caucaso ed Iran e, nella sua interezza, ha il titolo di “Ricordi d’Armenia”.
Vigliotti è un geologo che vive a Bologna e che ama, nei suoi viaggi, spingersi alla scoperta anche di luoghi poco accessibili, varcando aree lontane dai percorsi turistici, a volte quasi dimenticate dal tempo seppure ancora presenti con proprie popolazioni e culture. Affrontare disagi ed imprevisti, sul suo percorso gli ha permesso di sperimentare sensazioni più profonde ed intime come solo “un “viaggio nel tempo” può offrire. Viaggiando sull’altopiano anatolico, ha ripercorso itinerari dell’ antica Via della Seta, entrando in contatto con culture dove, in passato, la cristianità ha lasciato chiese e monasteri dei quali oggi spesso non restano che macerie ammassate, muri scrostati ed affreschi esposti alla luce intensa del sole. Nella sua presentazione, il progetto si discosta da ciò che, solitamente, ci si può aspettare visitando una mostra di fotografia. Luigi parla di rivisitazione di un sogno e che ha, poi, voluto “……ritrascrivere attraverso le immagini”. Le fotografie, infatti, ricordano molto gli schizzi, che gli esploratori tracciavano, con mano rapida e sicura, aggiungendo piccoli tocchi di acquerello, sui loro taccuini di viaggio. La manipolazione delle immagini, che è stata eseguita, in un secondo momento, di per sé, non è una novità nella storia della fotografia. Basti pensare alle manipolazioni che già a metà dell’Ottocento, Oscar Gustave Rejlander, realizzò con le sue “fotografie composte”, oppure ad Alvin Langdon Coburn creò con il suo vortografo, ai rayogrammi di Man Ray fino ad arrivare ai nostri giorni con l’uso di photoshop. Questa scelta ancora oggi crea pareri discordanti ponendo spesso in vivace contrapposizione gli estimatori della fotografia analogica con chi preferisce utilizzare i propri scatti fotografici come base, punto di partenza, per creare mondi virtuali e realtà inesistenti. Luigi è ricorso ad una tecnica, non tecnologica, composta essenzialmente da tre diversi passaggi. Ha prima realizzato le sue fotografie, con una macchina fotografica analogica, su diapositive 35mm. In un secondo momento, ha rifotografato le immagini ottenute, con una Polaroid, per poi trasporre l’emulsione della gelatina fotografica su carta umida per acquerello o legno, questo, per creare un effetto”patina del tempo” che le rendesse più vicine al passato che al presente. La mostra si concluderà sabato 22 ottobre.
Luigi Vigliotti sarà presente il giorno del vernisage per raccontare tutti i retroscena dei suoi viaggi, illustrare come sono nate le sue singolari immagini ed offrire un piccolo rinfresco.
