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Antoh Mansueto – TEMPUS FUGIT

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Data
Data - 1 Giu 2018 until 30 Giu 2018

Luogo
Cucinieri - Viganò LC

Categoria/e
contemporanea

Artista
Antoh Mansueto

Curatore

Web:-


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Per me il disegno è meditazione. Così è stato dall’età dell’asilo e per sempre nella mia vita. Il colore è invece passione ed energia. Nella mostra presento alcune opere riferibili a diversi tra i miei ultimi periodi. Vi spiego il percorso.

Negli ultimi 20 anni ho cercato di esprimere le mie sensazioni e sofferenze derivanti dalla società che mi circonda. Le mie energie emotive erano costrette in una capsula veloce, ma come imprigionata in una enorme (metaforica) coda autostradale. La gabbia della produttività.

Ad inizio degli anni 2000 sono passato quindi dal surrealismo, dal nudo all’Osservatorio figurale, dalle mie frequentazioni di Bruno Munari, dall’arte della ceramica, ad un espressionismo astratto gestuale teso a sperimentare la liberazione delle energie emotive intrappolate. I miei appoggi intellettivi furono tra gli altri il Tao Te ching, e le teorie dello psicologo americano Alexander Lowen. Poi però il mio disegno babilonico è ritornato re. Il reticolo, la rete, il net, il caos organizzato, queste strutture di frammenti caotiche, ma organizzate e MULTI-interpretabili (come le nuvole) dal punto di vista realista. Come il nostro mondo in perenne cambiamento, ogni cosa è variamente interpretabile non esistendo più canoni e morali fisse. L’universo oggi i fisici lo chiamano Multiverso perché pare che esistano infiniti universi. Teorie scientifiche e conformazioni della nostra società sembrano assomigliarsi. Viviamo in un mondo multiplo. Multiculturale, Multietnico, Multitask etc.
Torno alla mia pittura: oggi le due anime, surrealismo astratto e disegno di frammenti di un mio linguaggio che mi dicono essere riconoscibile; si fondono per tentare un minimo di riposo alla vita iperattiva. Le teorie del sociologo Zygmunt Bauman sulla la società liquida, mi assomigliano. Io vedo tuttavia un mondo fatto di frammenti rigidi che scorrono sempre in movimento insieme in un liquido, ma anche scontrandosi. Se il mondo fosse davvero liquido, tutto scorrerebbe più pacificamente. Rigide sono le culture che si incontrano e si scontrano, rigidi gli interessi economici contrapposti che pur cambiano velocemente.
La mia arte che, a dispetto dell’apparenza (un equilibrio personale di ingredienti a me graditi dell’arte del XX secolo), è in fondo concettuale, rappresenta questo mondo babilonico che, se ne stessimo all’esterno come Dei immortali, giudicheremmo colorato, sorprendente, fantastico, stupendo. Standoci dentro… può anche far male. Ma tant’è. TEMPUS FUGIT. Godere ciò che hai, tra cui l’arte il colore, la fantasia, lo stare insieme. TEMPUS FUGIT anche nell’epoca della velocità e del molteplice. Perché, se noi siamo velocissimi, il tempo accelera più di noi, e ci vince: più corriamo, più siamo in ritardo. In fondo, meglio sarebbe rallentare, ma senza perdere l’uso della testa, del cuore, del corpo.
Restando ciò che siamo: umani ricchi di vita, ma difettosi e mortali, e che tuttavia -con buona volontà- cercano perennemente di migliorarsi.

Antoh Mansueto
18 maggio 2018

TEMPUS FUGIT
Mostra personale di Antoh Mansueto
1-30 giugno 2018
presso I Cucinieri – Viganò LC
curata da Galleria Spazioporpora Milano

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