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L’Urlo di Munch? Fu ispirato da una mummia peruviana vista a Parigi

Una mummia peruviana della civiltà Chachapoyas ispirò l'Urlo di Edvard Munch Una mummia peruviana della civiltà Chachapoyas ispirò l'Urlo di Edvard Munch
Una mummia peruviana della civiltà Chachapoyas ispirò l'Urlo di Edvard Munch
Una mummia peruviana della civiltà Chachapoyas ispirò l’Urlo di Edvard Munch

L’artista norvegese l’avrebbe vista esposta nel 1889 nel Museo di etnografia del Trocadero, a Parigi, e quell’immagine gli sarebbe rimasta molto impressa

Il celebre Urlo di Edvard Munch è uno di quei dipinti destinati – per diverse ragioni – ad alimentare continuamente le cronache artistiche. Periodicamente arriva uno spunto capace di far partire un dibattito e non di rado una polemica, favorito dalla popolarità dell’opera e dalla sua facilità nell’entrare nell’immaginario collettivo. Ora è la volta della mostra Edvard Munch: love and anguish, che si aprirà l’11 aprile al British Museum di Londra, che esporrà oltre cinquanta incisioni e litografie del pittore, tra cui una in bianco e nero del 1895 proprio dell’Urlo, indiscutibilmente la sua opera più famosa.

Edvard Munch, L'urlo, 1893
Edvard Munch, L’urlo, 1893

Forse anche per richiamare l’attenzione di opinione pubblica e media attorno all’evento espositivo, il museo ha deciso di rendere pubblico uno studio che aggiunge importanti elementi alla genesi del capolavoro, considerato un simbolo di angoscia e disperazione. Nel dipingere la figura centrale dell’opera, Munch sarebbe stato ispirato da una mummia peruviana della civiltà Chachapoyas, che aveva una fisionomia simile e la stessa posizione delle mani. L’artista norvegese l’avrebbe vista esposta nel 1889 nel Museo di etnografia del Trocadero, a Parigi, e quell’immagine gli sarebbe rimasta molto impressa tanto da ispirargli la sua opera capitale.

Una mummia peruviana Chachapoyas, e a destra un particolare dell’Urlo di Edvard Munch
Una mummia peruviana Chachapoyas, e a destra un particolare dell’Urlo di Edvard Munch

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