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Luc Tuymans a Palazzo Grassi, grande collettiva a Punta della Dogana. Immagini dalla preview veneziana

Luc Tuymans, Palazzo Grassi, Venezia Luc Tuymans, Palazzo Grassi, Venezia
Luc Tuymans, Palazzo Grassi, Venezia
Luc Tuymans, Palazzo Grassi, Venezia

A Palazzo Grassi oltre 80 opere tracciano un percorso incentrato sulla produzione pittorica dell’artista belga. Grandi nomi per gli stupendi spazi di Punta della Dogana

Quando si legge il titolo “La Pelle” non si è davanti a una coincidenza: anche se l’artista protagonista della mostra è belga, il riferimento è proprio al libro di Curzio Malaparte pubblicato nel 1949. Stiamo parlando della prima personale in Italia di Luc Tuymans (Mortsel, Belgio, 1958), presentata oggi a Palazzo Grassi nell’ambito del programma di monografiche, dedicate a grandi artisti contemporanei, che dal 2012 a oggi si alternano a esposizioni tematiche della Pinault Collection. Curata da Caroline Bourgeois in collaborazione con lo stesso Tuymans, la mostra – che occuperà gli spazi veneziani fino a gennaio 20202 – presenta oltre 80 opere, tracciando un percorso incentrato sulla sua produzione pittorica, con una selezione di dipinti che vanno dal 1986 a oggi, provenienti dalla Collezione Pinault, e da musei internazionali e collezioni private.

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Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli
Idomeni, Grecia, dicembre 2015. Migranti e profughi in attesa di attraversare il confine tra la Grecia e Macedonia.
©Giulio Piscitelli/Contrasto
Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli
Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli
Qayarat Tubiyah, novembre 2016. Civili in fuga dalle aree controllate dall'Isis attraversano il fiume Tigri per raggiungere un'area controllata dagli iracheni.
©Giulio Piscitelli/Contrasto
Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli
Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli
Mosul, novembre 2016. Operazione dell'esercito iracheno nel distretto di Tahrir nel corso della battaglia per liberare la zona dai combattenti dell'Isis
©Giulio Piscitelli/Contrasto
Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli
Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli
Calais, Francia, novembre 2015. Tende nel campo profughi vicino alla città
©Giulio Piscitelli/Contrasto
Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli
Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli
Melilla, Spagna, agosto 2014. Immigrati subsahariani cercano di scavalcare la rete di confine tra Spagna e Marocco.
©Giulio Piscitelli/Contrasto
Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli
Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli
Röszke, Ungheria, settembre 2015. Migranti appena arrivati dalla Serbia in attesa di essere trasportati, in autobus, nel campo profughi del governo ungherese, dove saranno registrati e schedati.
©Giulio Piscitelli/Contrasto
Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli
Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli
Idomeni, Grecia, dicembre 2015. Migranti aspettano da ore di attraversare il confine tra Grecia e Macedonia
©Giulio Piscitelli/Contrasto
Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli
Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli
Gerba, Tunisia, marzo 2011. Alcuni migranti tunisini sulla spiaggia dalla quale si imbarcheranno per Lampedusa.
©Giulio Piscitelli/Contrasto
Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli
Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli
Mar Mediterraneo, aprile 2011. Oltre 100 migranti tunisini imbarcati dal porto di Zarzis attraversano lo stretto di Sicilia verso Lampedusa
©Giulio Piscitelli/Contrasto
Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli
Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli
Deserto del Sahara, confine tra Egitto, Libia e Sudan, maggio 2014.Un gruppo di profughi eritrei attraversa il deserto.
©Giulio Piscitelli/Contrasto
Harraga. Fotografie di Giulio Piscitelli

In contemporanea, su il sipario anche a Punta della Dogana, dove a debuttare è l’esposizione “Luogo e Segni”, a cura di Martin Bethenod, direttore di Palazzo Grassi – Punta della Dogana, e Mouna Mekouar, curatrice indipendente. La mostra – in questo caso aperta fino a dicembre prossimo – prende il nome dall’opera di Carol Rama presente in mostra, riunendo una trentina di artisti le cui opere intrattengono un rapporto particolare con il loro contesto urbano, sociale, politico, storico, intellettuale. Tra gli artisti presenti ci sono Berenice Abbott, Trisha Donnelly, R. H. Quaytman, Wu Tsang, e nuclei di opere, di Louise Lawler, Agnes Martin, Julie Mehretu, Anri Sala e Šejla Kamerić, Tatiana Trouvé. Presto leggerete un’ampia recensione su ArtsLife: intanto vi anticipiamo una galleria di immagini…

Luogo e Segni, Punta della Dogana, Venezia
Luogo e Segni, Punta della Dogana, Venezia

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