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StenLex e le mappe immaginarie: la Stencil Art si fa di carta, a Milano

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Sten & Lex, pionieri della Stencil Art italiana, disegnano grandi mappe immaginarie per la Wunderkammern di Milano. Dal 20 marzo al 20 aprile Confini. Ritagli su carta raccoglie opere di medio-grande formato, emotivamente immersive e divertenti nei loro risvolti riflessivi.

Inizialmente era una questione legale, ora semplicemente non si sentono fotogenici. Ecco perchè forse non riusciamo a collegare StenLex ad un volto. O meglio, a dei volti. Sten (Roma, 1982) e Lex (Taranto, 1982) compongono un duo fin dal 2001, quando partendo da Roma hanno iniziato a realizzare opere sui muri lungo le strade. A loro il merito di un utilizzo innovativo dello Stencil, volto a ribaltare il concetto di riproducibilità insito nella tecnica.

Se la Stencil Art si caratterizza dall’utilizzo di una matrice, applicabile sulla parete in modo rapido, utilizzata per imprimere l’immagine grazie allo spray e infine rimossa facilmente per essere poi riutilizzata, Sten & Lex decidono di dipingere anche sopra la matrice, relegandola per sempre all’opera e annullandone così la riproducibilità. Intuizione prolifica, che ha consentito loro di emergere anche sulla scena internazionale. Nel 2008, Banksy li invita a partecipare al Cans Festival a Londra e, sia nel 2008 che nel 2010, partecipano al Nuart Festival con esponenti internazionali della Street Art come Blek le Rat, Nick Walker, Dolk, D-Face, Chris Stain, Vhils e Roa.

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Dopo la personale Matrici Distrutte tenutasi a Roma, Wunderkammern dedica loro una nuova esposizione, questa volta a Milano, dal titolo Confini. Ritagli su carta in mostra dal 20 marzo al 20 aprile. Come suggerito dal nome, la mostra si muove in un territorio in bilico: tra realismo e astrattismo, tra la carta e tecniche street, tra mondi reali e fantastici.

Tutte di medio e grande formato, le opere rappresentano mappe immaginarie che rimandano a cartine esistente. Dunque si tratta di una perlustrazioni di luoghi visitati e rivisitati, in chiave fisica e metafisica. Mappe di confini estetici e ideologici, la cui consultazione diventa possibilità unica di orientarsi in questi mondi dal momento che la matrice, come da prassi, verrà irrimediabilmente compromessa.

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