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Giuseppe Veneziano e l’arte del racconto. In mostra a Massa

Giuseppe Veneziano, Face to face, 2010, acrilico su tela, cm 100x80 Giuseppe Veneziano, Face to face, 2010, acrilico su tela, cm 100x80
Giuseppe Veneziano, L'ultimo selfie, 2019, acrilico su tela, cm. 80x190
Giuseppe Veneziano, L’ultimo selfie, 2019, acrilico su tela, cm. 80×190

La nuova mostra istituzionale per Giuseppe Veneziano a Palazzo Ducale di Massa prosegue fino al 24 febbraio.

STORYTELLING, a cura di Ivan Quaroni, è una accurata selezioni di dipinti tutti provenienti da collezioni private, alcune di questi mai esposti prima in Italia, le quaranta opere sono rappresentative dal percorso artistico di Veneziano degli ultimi dieci anni.
Giuseppe Veneziano artista noto sul mercato nazionale e internazionale, si è sempre distinto per la sua cifra stilistica che rimanda al mondo del fumetto per raffigurare, in modo ironico e spesso irriverente, gesti mondani o del quotidiano, personaggi dello spettacolo, della storia e della politica, attingendo a cromature che ci rimanda alla Pop Art.

Giuseppe Veneziano, Face to face, 2010, acrilico su tela, cm 100x80
Giuseppe Veneziano, Face to face, 2010, acrilico su tela, cm 100×80

Ivan Quaroni scrive «Le sue storie sono sempre aperte a molteplici interpretazioni. Attraverso l’immediata riconoscibilità di un soggetto che gioca sull’antinomia realtà/finzione, coniugando sacro e profano, figure storiche e personaggi dei cartoon, citazione colta e immaginario consumistico tipico della Pop Art, Veneziano provoca lo spettatore facendo uso di sottile ironia per indurre una seria riflessione sulla società in cui viviamo».

Nasce a Mazzarino in provincia di Caltanisetta nel 1971, dopo gli studi di Architettura si trasferisce a Milano, dove espone per la prima volta nel 2004 con la mostra In-visi a Le Trottoir grazie allo scrittore Andrea G.Pinketts, amico di Veneziano venuto a mancare nel dicembre 2018, del quale è riprodotto un testo nel catalogo di questa mostra. Per questa prima personale aveva prodotto una serie di grandi ritratti presi dalla cronaca, personaggi conosciuti al pubblico per motivi diversi tra loro come: Osama Bin Laden, Toto Rina, Hannibal Lecter e Bruto, ma l’opera che suscitò scalpore fu il ritratto di Maurizio Cattelan, che venne appeso allo stesso albero su cui Cattelan stesso aveva appeso i manichini impiccati (piazza XXIV Maggio), l’immagine dell’opera di Veneziano venne pubblicata su Flash Art. L’intento di Veneziano era amplificare il gesto e la teoria (che l’arte si dissolva nella comunicazione) di Cattelan, creando nuova comunicazione e continuità del suo pensiero. Fu in quell’occasione che a Veneziano venne in mente l’idea di mescidare due aspetti apparentemente contrastanti: dipingere o scoprire (atto che sopraggiunge con il tempo) personaggi della cronaca con i personaggi dei fumetti, la dimensione reale con quella irreale. I personaggi reali li dipinge come le sembianze fumettistiche e i personaggi da fumetto li dipinge come personaggi reali, così facendo cerca di rappresentare le due dimensioni che si alternano e convivono.

Giuseppe Veneziano, Mc Emmaus, 2010, acrilico su tela, cm 110x140
Giuseppe Veneziano, Mc Emmaus, 2010, acrilico su tela, cm 110×140

 

Giuseppe Veneziano, La pietaĚ di Michael Jackson, 2010, acrilico su tela, cm 150x130
Giuseppe Veneziano, La pietaĚ di Michael Jackson, 2010, acrilico su tela, cm 150×130

Nel 2007 partecipa alla VI Biennale di San Pietroburgo. Nel 2008 è tra i venti artisti invitati a rappresentare l’Italia alla mostra “Artâthlos”, in occasione dei XXXIX Giochi Olimpici di Pechino. Nel 2009 partecipa alla IV Biennale di Praga. Nel 2011 viene invitato ad esporre all’interno del Padiglione Italia alla 54ª Biennale di Venezia. Nel 2012 partecipa alla Biennale d’Arte Contemporanea Italia-Cina allestita presso la Villa Reale di Monza. Nel 2015 partecipa alla mostra “Tesori d’Italia” in occasione di EXPO 2015, Milano. Nel 2016 inizia ad insegnare all’Accademia di Belle Arti “Aldo Galli” di Como. Nel 2017 partecipa alla “Design Week” di Milano con una scultura in marmo statuario di Carrara dal titolo “White Slave”; l’opera viene esposta negli spazi di Palazzo Crespi e riscuote notevole successo: circa 17.000 visite in 5 giorni. Nel 2018 entra a far parte del gruppo “F4”. Dalla critica e dalle riviste di settore è riconosciuto come uno dei massimi esponenti della “New Pop italiana e Internazionale” e del gruppo “Italian Newbrow”, teorizzato da Ivan Quaroni. Nel 2018 esce la monografia “Giuseppe Veneziano. Mash-Up”, edita da Skira in occasione della personale “Mash-Up”, allestita presso la Galerie Kronsbein di Monaco di Baviera.

Giuseppe Veneziano, foto Livio Mallia
Giuseppe Veneziano, foto Livio Mallia

Giuseppe Veneziano, Storytelling
A cura di Ivan Quaroni
Palazzo Ducale
Piazza Degli Aranci 35, Massa (MS)
2-24 febbraio 2019
Inaugurazione: sabato 2 febbraio, ore 18.00
Orari: da martedì a domenica ore 10.30-12.30 e 16.30-18.30
Ingresso libero

Catalogo con testi di Ivan Quaroni e Andrea G. Pinketts.

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