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Mostre 2019. Le 10 esposizioni da non perdere tra Milano, Venezia, Firenze e Napoli

Letizia Battaglia, Il ballo, festa di capodanno a Villa Airoldi, 1985 Letizia Battaglia, Il ballo, festa di capodanno a Villa Airoldi, 1985

Antonello da Messina, Annunciazione, 1475

Dai sogni d’amore di Chagall alla prima personale italiana di Luc Tuymans, dalla grande antologica su Letizia Battaglia ai manierismi di Giulio Romano. 10 grandi mostre da non perdere nel 2019 tra Milano, Venezia, Napoli, Firenze e non solo.

Antonello da Messina. Dentro la pittura
21 febbraio – 2 giugno 2019
Palazzo Reale, Milano

Antonello da Messina, Annunciazione, 1475

Tra le figure più celebri del Quattrocento italiano, Antonello da Messina si trafserisce da Palermo -dove la mostra, curata da Giovanni Carlo Federico Villa, è visitabile fino al 10 febbraio 2019 presso la Galleria Regionale di Palazzo Abatellis- a Milano con una straordinaria selezione di opere. Dalle influenze dell’arte nordica al classicismo di quella italiana, il pittore Messinese seppe coniugare fedeltà rappresentativa e penetrazione psicologica in esiti artistici originalissimi, quanto misteriosi. In mostra, tra numerosi capolavori, l’Ecce Homo con San Gerolamo nel deserto al recto -riconosciuta da Federico Zeri nel 1981-, la Madonna con Bambino, il San Giovanni Battista e il San Benedetto provenienti dagli Uffizi e il Ritratto di Giovane Gentiluomo proveniente dalla Pinacoteca Malaspina di Pavia, da dove fu trafugato nella notte fra il 10 e l’11 maggio 1970 e recuperato sette anni dopo dal nucleo di Tutela Patrimonio Culturale dell’Arma dei Carabinieri.

Animali nell’arte. Dal Rinascimento a Ceruti
19 gennaio – 9 giugno 2019
Palazzo Martinengo, Brescia

Giacomo Ceruti, Ritratto di vecchio con carlino, 1730

Da Raffaello a Caravaggio, da Guercino a Tiepolo fino a Ceruti. I grandi maestri del Rinascimento, del Barocco e dell’Età dei Lumi sono riuniti nella mostra a Palazzo Martinengo di Brescia attraverso un percorso espositivo tutto particolare curato da Davide Dotti. 80 capolavori illustreranno, infatti, il ruolo che gli animali hanno avuto nella pittura antica, sia come comparse che come veri e propri protagonisti. 10 sezioni, tra sacro e profano, illustreranno le simbologie e i significati di queste rappresentazioni, dagli animali più comuni come cani e gatti a quelli esotici, fino ai soggetti fantastici. Tra le opere in esposizione, in particolare, saranno esposti per la prima volta cinque capolavori del Pitocchetto, fra i quali la coppia di tele raffiguranti Vecchio con carlino e Vecchio con gatto, citata nell’inventario del 1802 della prestigiosa collezione Melzi d’Eril di Milano.

Sandy Skoglund. Visioni Ibride
24 gennaio – 23 marzo 2019
Camera – Centro Italiano per la Fotografia, Torino

Sandy Skoglund, Revenge of the goldfish, 1981

Si tratta della prima antologica dello statunitense Sandy Skoglund (1946), per l’occasione curata da Germano Celant. L’esposizione presenterà una selezione di 30 lavori, dalle prime serie fotografiche prodotte a metà anni Settanta, dove già emergono i temi caratteristici dell’interno domestico e della sua trasformazione in luogo di apparizioni tra comico e inquietante, fino alle grandi composizioni dei primi anni Ottanta, tra cui Radioactive cats del 1980 e Revenge of the goldfish del 1981, rivisitazioni surreali di ambienti famigliari invasi da gatti verdi e pesci volanti. Il clou della mostra, tuttavia, sarà Winter, opera inedita alla quale l’artista ha lavorato per più di dieci anni e che verrà presentata in anteprima mondiale al Centro Italiano per la Fotografia di Torino.

Letizia Battaglia. Fotografia come scelta di vita
21 marzo – 18 agosto 2019
Casa dei Tre Oci, Venezia

Shobha, Ritratto di Letizia Battaglia

Letizia Battaglia (Palermo, 1935), è una delle figure più significative del panorama fotografico italiano e la grande antologica, curata da Francesca Alfano Miglietti, ne ripercorre cronologicamente la profonda e continua ricerca sociale e culturale. Fotografa controcorrente, intellettuale e politicamente impegnata, ritrae donne, uomini, bambini e animali, indagandone, in una spregiudicata messa in discussione dei presupposti visivi della cultura contemporanea, la vita, l’amore, la morte. “La fotografia l’ho vissuta come documento, come interpretazione e come altro ancora […]. L’ho vissuta come salvezza e come verità”. (Letizia Battaglia)

Luc Tuymans. La Pelle
24 marzo 2019 – 6 gennaio 2020
Palazzo Grassi, Venezia

Luc Tuymans, Ballone, 2017

La grande mostra in programma a Palazzo Grassi presenterà oltre 80 opere dell’artista Luc Tuymans, tra i più influenti nel panorama internazionale contemporaneo, nella sua prima personale in Italia. Il percorso espositivo, curato da Caroline Bourgeois in collaborazione con lo stesso Tuymans, ripercorrerà con una selezione di dipinti -provenienti dalla Collezione Pinault, e da musei internazionali e collezioni private- la sua intera produzione pittorica. Il titolo “La Pelle” si rifà direttamente al libro di Curzio Malaparte pubblicato nel 1949 e raccoglierà una serie di immagini, dal 1986 a oggi, che spaziano dalla sfera personale a quella pubblica restituendo attraverso una luce rarefatta e distaccata una rappresentazione falsificata della realtà. L’esposizione include, inoltre, un’opera site-specific realizzata appositamente per gli spazi di Palazzo Grassi.

Arshile Gorky. 1904 – 1948
da maggio 2019
Ca’ Pesaro, Venezia

Arshile Gorky, One Year the Milkweed, 1944
Arshile Gorky, One Year the Milkweed, 1944

In concomitanza con l’evento clou della stagione artistica lagunare quale la 58° Esposizione Internazionale d’Arte, la retrospettiva su Arshile Gorky (1904-1948) è la prima in terra italiana dell’artista americano. La mostra, curata da Gabriella Belli e Edith Devaney, ripercorrerà la parabola dell’artista, considerato una delle figure chiave dell’arte del XX secolo, attraverso un iter che parte dai primi lavori degli anni ’20, caratterizzati dalla profonda influenza che esercitarono su di lui le composizioni di Cézanne, fino ad arrivare al rinnovato incontro con la natura negli anni ’40, riscontrabile nelle rappresentazioni paesaggistiche della Virginia e del Connecticut realizzate durante le estati del 1942-45.

Giorgio De Chirico. Il volto della metafisica
29 marzo – 7 luglio
Palazzo Ducale, Genova

Giorgio De Chirico, Piazza d’Italia, 1955

La mostra curata da Victoria Noel-Johnson riporta a Genova, dopo oltre 25 anni, l’intero corpus artistico del pictor optimus metafisico. 90 opere ripercorreranno l’intera parabola di De Chirico che, nonostante le numerose variazioni di stile, tecnica, soggetto e composizione si sviluppa nell’intangibilità della filosofia metafisica.

Giulio Romano. Con nuova e stravagante maniera
6 ottobre 2019 – 6 gennaio 2020
Palazzo Ducale, Mantova

iulio Romano e bottega, Diomede combatte Fegeo e Ideo, Mantova, Palazzo Ducale, Sala di Troia
Giulio Romano e bottega, Diomede combatte Fegeo e Ideo, Mantova, Palazzo Ducale, Sala di Troia

A Mantova il 2019 è l’anno di Giulio Romano (Roma, 1492 o 1499 – Mantova, 1546). “Con nuova e stravagante maniera” illustrerà la carriera del fedele allievo di Raffaello dagli esordi romani all’intensa attività svolta nella città gonzaghesca con una particolare attenzione alle tessere innovative della sua pittura. La mostra presenterà un ampio ventaglio di opere provenienti dalle più importanti collezioni museali italiane e straniere (tra cui l’Albertina di Vienna, il Victoria & Albert Museum di Londra, la Royal Collection a Windsor Castle) e un nucleo di 72 disegni concessi dal Département des Arts Grapiques del Musée du Louvre, grazie alla collaborazione di quest’ultimo con il comitato scientifico composto da Peter Assman, direttore del Complesso Museale Palazzo Ducale, Laura Angelucci, Paolo Bertelli, Renato Berzaghi, Paolo Carpeggiani, Sylvia Ferino, Augusto Morari, Roberta Serra e Luisa Onesta Tamassia.

Verrocchio, il maestro di Leonardo
8 marzo – 14 giugno 2019
Palazzo Strozzi, Firenze

Andrea del Verrocchio, Madonna col Bambino, 1469

Pittore, scultore, orafo e disegnatore, Andrea del Verrocchio è stato tra i più geniali interpreti dei valori rinascimentali nella Firenze medicea, influenzando con la sua bottega un’intera generazione di maestri del XV secolo in Italia come in Europa. L’esposizione, curata da Francesco Caglioti e Andrea De Marchi, affiancherà le opere del Verrocchio a quelle fondamentali di artisti come Perugino, Ghirlandaio e Leonardo da Vinci, il suo più grande allievo.

Chagall. Sogno d’amore
15 febbraio – 30 giugno 2019
Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta, Napoli

Marc Chagall, Sopra la città, 1918

Oltre 150 opere, tra dipinti, acquerelli, disegni e incisioni rivelano il sogno d’amore di Marc Chagall a Napoli. La mostra, composta da quattro sezioni e curata da Dolores Durán Úcar, racconta il mondo immaginario dell’artista fatto di poesia ma anche segnato dalle scosse della guerra. Tra sogno e realtà, colori vivaci e sfumature intense affiorano ricordi d’infanzia e paesaggi popolati da personaggi onirici.

Letizia Battaglia, Il ballo, festa di capodanno a Villa Airoldi, 1985
Letizia Battaglia, Il ballo, festa di capodanno a Villa Airoldi, 1985

SPECIALE MOSTRE ITALIA 2019. Le 10 da non perdere tra Milano, Venezia, Firenze e Napoli

[Prima immagine: ]

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