Poesia in scala urbana. L'ultima grande opera di Edoardo Tresoldi, sul cielo di Barcellona

Poesia in scala urbana. L’ultima grande opera di Edoardo Tresoldi, sul cielo di Barcellona

Edoardo Tresoldi, Limes 2018 | Roberto Conte

«Il linguaggio della trasparenza porta con sé la capacità di tessere nello spazio qualcosa che non c’è, rende plastica la negazione della materia e rivela il risultato di una mancanza, quindi l’astrazione della realtà e la sua identità visiva senza riferimenti nel tempo».

Edoardo Tresoldi, La Materia Assente

Pieni e vuoti che si rincorrono, il tramonto e l’ora blu come cornice. Il cielo di Barcellona accoglie Limes, l’ultima opera pubblica site-specific di Edoardo Tresoldi, l’artigiano delle cattedrali metalliche. In occasione del 25° anniversario de L’Illa Diagonal -il più grande centro commerciale della città catalana il cui edificio è stato progettato dall’architetto Premio Pritzker Rafael Moneo e da Manuel de Solà-Morales- dal 4 dicembre 2018 al 26 gennaio 2019 l’opera è esposta sul punto più alto de L’Illa, a 56 metri da terra.

Si tratta di un’installazione composta da sei volumi trasparenti -dell’altezza di circa 5,50 metri- la cui figurazione alterna geometrie e profili umani. Estendendosi lungo il margine della copertura dell’edificio, Limes si affaccia a strapiombo sull’Avinguda Diagonal, una delle principali arterie che attraversano la città, e interagisce con i linguaggi architettonici che la ospitano. Limes è il confine mutevole dei punti di vista, dei soggetti che la osservano mentre si spostano nello spazio urbano, la sua fisionomia prende forma man mano che lo sguardo attraversa la città e varia e si modifica a seconda dei riflessi e delle luci che riempiono i vuoti della materia. Limes è l’orizzonte comune del passeggero, il teatro delle interazioni umane. Edoardo Tresoldi è il poeta della Materia Assente, filtro attraverso cui crea dimensioni oniriche e atemporali. Le sue architetture raccontano nostalgie malinconiche, mutevoli e multiformi, determinate dai fenomeni atmosferici e in dialogo con l’ambiente contemporaneo.