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Almost Nothing. Cern: La scoperta del futuro e del vuoto (che non è vuoto)

Almost Nothing. Cern: La scoperta del futuro

Almost Nothing. Cern: La scoperta del futuroAlmost Nothing. Cern: La scoperta del futuro. Al cinema solo dal 18 al 21 novembre con I Wonder Stories

Almost Nothing. Cern: La scoperta del futuro, arriva al cinema, solo dal 18 al 21 novembre, un nuovo documentario per il ciclo I Wonder Stories. Un viaggio alla scoperta delle persone che vivono e lavorano per la ricerca, verso la comprensione dei misteri della natura, alcuni ancora insondabili, come per esempio il  vuoto. Perché “il vuoto non è vuoto”.

Se vi siete mai chiesti dove vengono discusse alcune fra le innovazioni tecnologiche più importanti per l’uomo: in una caffetteria. Sì, nella caffetteria del CERN però, l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare.

Sul confine tra la Francia e la Svizzera, il CERN non è solo il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle, ma una vera e propria cittadella, dove menti brillanti da tutto il mondo si confrontano ogni giorno per cambiare, letteralmente, le sorti dell’umanità – ma di sera si trovano anche in balera per ballare il tango o in palestra per praticare il kendō.Almost Nothing. Cern: La scoperta del futuroAlmost Nothing. Cern: La scoperta del futuro osserva con passione e ironia una comunità scientifica al lavoro: dagli aneddoti sulle scoperte più rivoluzionare – il World Wide Web ad esempio, che nemmeno gli stessi studiosi avevano davvero capito che portata avrebbe avuto – alla storia della prima fotografia apparsa sul web – quella del gruppo musicale/scientifico Les Horribles Cernettes, che cantava: I try to fax but it’s busy, always / I try the network but you crash the gateways / You never spend your nights with me / You don’t go out with other girls either / You only love your collider.

Almost Nothing osserva e ascolta una comunità scientifica al lavoro, un enorme cervello collettivo che giorno per giorno si inoltra sempre di più lungo le strade della ricerca sperimentale.

Quando si pensa alla scienza si parla sempre delle grandi scoperte (il Bosone di Higgs, le onde gravitazionali) ma raramente si pensa a cosa accade tra una scoperta e l’altra: ci sono migliaia di persone – scienziati, ricercatori, ingegneri, informatici, tecnici, impiegati, studenti – che lavorano fianco a fianco – che sbagliano a collegare i tubi, che si trovano a prendere un caffè, che giorno per giorno contribuiscono a capire meglio l’universo che ci circonda, e quindi (inevitabilmente) a cambiarlo.

Anna de Manincor e il collettivo ZimmerFrei lasciano il Bosone di Higgs o le onde gravitazionali sullo sfondo della narrazione e si concentrano sull’aspetto umano che rende il CERN un vero e proprio borgo ipertecnologico e vitale.

Almost Nothing guarda con acutezza, a volte con umorismo, la vita di questa comunità piuttosto speciale, una vera esperienza umana e sociale i cui attori sembrano inventare ogni giorno le regole di funzionamento”.

Almost Nothing. Cern: La scoperta del futuroIl collettivo di artisti e filmmaker ZimmerFrei ha esplorato nel corso della loro carriera diversi tessuti urbani e territori particolari: una via commerciale in declino a Bruxelles, una collina artificiale nel quartiere multietnico di Copenhagen, un progetto di gentryfication nell’ex quartiere rom di Budapest, il campo dei traveller e artisti cyberpunk in una cittadina romagnola, un bar scalcagnato nella zona popolare del porto di Marsiglia.

Nell’immaginare un film al CERN sognavamo un documentario surreale, un film di fantascienza controllata. Ci siamo tornati periodicamente per quattro anni, nei quali abbiamo parlato con decine di persone, abbiamo ascoltato discorsi complicatissimi, siamo tornati a casa a studiare per riformulare le nostre domande, abbiamo giurato di non voler filmare talking heads, di non voler fare un film sulla scienza ma un film su una città e una comunità”.

Ogni loro film è stato l’occasione per mettere a fuoco un dettaglio diverso, e spesso ignorato, della contemporaneità.

CommentaAnna de Manincor “Forse è un film sul perché della ricerca sul valore delle domande indipendentemente dalle risposte, dato che nella scienza anche una risposta negativa è una bella risposta”.

>> Almost Nothing. Cern: La scoperta del futuro, guarda il trailer

https://www.youtube.com/watch?v=rj0pDxFs6VE

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