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Le tragedie di Napoli negli occhi di Irolli. Il pittore del sole in asta da Il Ponte

lotto 548 Vincenzo Irolli, "Napoli, 1943" olio su tela (cm 154x206) Firmato in basso a sinistra, In cornice Valutazione: € 32.000-35.000 lotto 548 Vincenzo Irolli, "Napoli, 1943" olio su tela (cm 154x206) Firmato in basso a sinistra, In cornice Valutazione: € 32.000-35.000
lotto 548 Vincenzo Irolli, "Napoli, 1943" olio su tela (cm 154x206) Firmato in basso a sinistra, In cornice Valutazione: € 32.000-35.000
lotto 548
Vincenzo Irolli, “Napoli, 1943” olio su tela (cm 154×206)
Firmato in basso a sinistra, In cornice
Valutazione: € 32.000-35.000

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Apre domani, 16 novembre, l’esposizione dei lotti dell’asta di Dipinti e Sculture del XIX e XX secolo del 22 novembre da Il Ponte a Milano.

La vendita si presenta ricca di importanti dipinti con circa 200 lotti in catalogo. Proprio fra leultime opere che saranno battute c’è un autentico gioiello drammatico di Vincenzo Irolli, “Napoli 1943” (valutazione € 32.000-35.000). “Non un solo rione è stato salvato dalle bombe” si leggeva sui giornali.
Vincenzo Irolli esegue questo quadro di cruda realtà riuscendo a far vivere a chi l’osserva tutta quell’atmosfera che il 1943 simboleggia per la città partenopea e faceva gridare ai napoletani “Napoli nun po’ muri”.
Dipinto fortemente realistico e incredibilmente onirico che raffigura un mondo di anime in attesa dell’evento in un ambiente che si spoglia e che mette in luce l’immenso ed inesplorato “continente” napoletano.
L’Irolli in quest’opera  propone una scena di vita che rappresenta un ambiente diverso da quello che fino ad allora aveva eseguito con quadri pieni di colori e felicità che riempivano di spensieratezza.

Tutto un altro clima è quello neo-settecentesco che caratterizza il testamento pittorico di Andrea Tavernier, il quale rimedita sul capolavoro Imbarco per Citera, viaggio sentimentale che Watteau aveva iniziato nel Settecento e che Tavernier chiude, sulle rive del Lago Maggiore poco prima di morire, nel 1932.

In catalogo si segnala una sorta di autentica personale di Angelo Dall’Oca Bianca (1858-1942) con l’opera Poesia pastorale, influenzata dalle conquiste pittoriche di Giuseppe Pellizza da Volpedo, e con scorci inediti come quello realizzato in Piazza della Vittoria a Gorizia.

Tornando indietro a livello temporale, l’imponente tela di Cherubino Cornienti, Lodovico il Moro visita Leonardo da Vinci mentre dipinge il Cenacolo (valutazione e 8.000-9.000), conferma la qualità dei pittori lombardi dell’Ottocento, specie in quella fase cruciale di superamento del romanticismo.

Infine, una trouvaille sorprendente ad opera di Giuseppe de Nittis è il Ritratto di Hyppolite de Villemessant, patron de “Le Figaro”.

lotto 547 ANDREA TAVERNIER, "Imbarco per Citera" olio su tela (cm 210x140) Firmato in basso a destra In cornice Valutazione: € 75.000 – 80.000
lotto 547
ANDREA TAVERNIER, “Imbarco per Citera”
olio su tela (cm 210×140) Firmato in basso a destra In cornice
Valutazione: € 75.000 – 80.000
lotto 549 CESARE MAGGI, "Contadini" 1939 olio su tela (cm 175x210) Firmato in basso a destra. Al retro: cartigli Esposizioni: 1940, 18 mag/20 ott, Venezia, XXII Esposizione Biennale Internazionale d'Arte, n.28 sala 13. Cartiglio al retro; 1969, 15 feb-4 mar, Torino, Galleria d'Arte Fogliato, n.29. cartiglio al retro.
lotto 549
CESARE MAGGI, “Contadini” 1939
olio su tela (cm 175×210)
Firmato in basso a destra. Al retro: cartigli
Esposizioni: 1940, 18 mag/20 ott, Venezia, XXII Esposizione Biennale Internazionale d’Arte, n.28 sala 13. Cartiglio al retro; 1969, 15 feb-4 mar, Torino, Galleria d’Arte Fogliato, n.29. cartiglio al retro.

Dipinti e Sculture del XIX e XX secolo
Asta 22 novembre
Esposizione 16, 17, 18 novembre

www.ponteonline.com

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